venerdì 1 luglio 2016

Monzuno per l’ANT. Un pranzo di beneficenza ha fruttato 1223 euro consegnati alla delegazione ANT di Sasso Marconi.


1223 euro e 70 centesimi: è la cifra che è stata donata all’ANT grazie ad una iniziativa del Comune di Monzuno che, con la collaborazione delle attività produttive territoriali e un gruppo di volontari, ha organizzato a Vado un pranzo di beneficenza. Il risultato ha soddisfatto l’assessore Antonella Sarti, tra i promotori dell’iniziativa, ci vuole riportare tutte le cifre dell’ operazione: spesi per il pranzo 1823,30 € e ricavati complessivamente 3047 €. La differenza è stata tutta devoluta all’ANT.
L’elenco di negozi, associazioni e attività imprenditoriali che hanno voluto partecipare è lungo e variegato, a dimostrazione del fatto che la solidarietà nei confronti di malati oncologici e delle loro famiglie è forte e non viene meno neppure in momenti di ristrettezza economica. Gli organizzatori hanno voluto trasformare una raccolta di fondi in un momento di festa, di condivisione, in cui i partecipanti hanno pranzato insieme sotto i portici di Piazza della Libertà senza farsi spaventare neppure dal clima incerto (e si può dire che sono tornati a casa sazi visto che il menu prevedeva formaggi con marmellate e miele, crostini, lasagne di carne e vegetariane, bis di carne arrosto, patate al forno, gelato, acqua e vino).
Non è un caso - spiega soddisfatta Antonella Sarti – che questa idea sia partita da un gruppo di donne: credo esista una sensibilità femminile nei confronti della vicinanza ai malati che è una ricchezza da preservare. Certo senza il supporto di tutti i volontari e delle attività economiche di Vado in primo luogo, e dei numerosi partecipanti poi, l’idea sarebbe rimasta tale. Sono orgogliosa di una comunità che si mostra solidale anche in periodi di ristrette economiche come questo”.
Nel ringraziare per la donazione ricevuta, i responsabili di ANT hanno ricordato il loro impegno sulla sensibilizzazione delle persone nei confronti della “Eubiosia”, cioè la vita in dignità, la pietra angolare su cui si fonda l’operato di ANT nel rispetto di chi soffre e delle famiglie dell’ammalato.


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