“Un
tempo record. Pochi giorni e la luna di miele sindacati-Merola si è
già interrotta? Che forse non ci sia mai stato un vero amore ma
solo un’alleanza di comodo per evitare che la Lega andasse a
governare a Bologna e a mettere il naso dove ad alcuni non fa
comodo?”.
Così
Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord in Emilia
Romagna commenta lo scontro in atto tra Comune e Filcams-Cgil di
Bologna che chiede il ritiro della procedura di mobilità per i 123
dipendenti della Fiera.
“Al
di là di quello che può essere accaduto in campagna elettorale –
sostiene Marchetti – continuiamo però a fare la nostra parte e in
questo caso sappiamo bene che gli sprechi sono altrove e non
vorremmo che a pagare fossero sempre e solo i lavoratori costretti a
subire scelte sbagliate altrui. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo
anche in questa occasione – continua - bisogna passare ai
raggi x le partecipate della Fiera, tra tutte Sogecos e Bologna
Fiere China. Chissà che i primi litigi a sinistra ci aiutino a
mettere in chiaro una volta per tutte – conclude – quale è la
reale situazione all’interno del gruppo Fiera”.
Anche
PICCININI del M5S interviene: “SI INCOMINCI A TAGLIARE GLI
STIPENDI DEI MANAGER NON I POSTI DI LAVORO”
Silvia
Piccinini, consigliera regionale del M5S, ha presentato una
risoluzione per impegnare la Regione a chiedere il ritiro della
procedura di mobilità. “Se i dem non dovessero votarlo sarebbe
ormai chiaro a tutti che il loro unico scopo è quello di difendere i
loro amici di partito piuttosto che i lavoratori”.
“La
Regione blocchi i licenziamenti alla Fiera. Senza nemmeno aver letto
uno straccio di piano industriale una richiesta del genere è
assolutamente inaccettabile. Per questo abbiamo presentato una
risoluzione che verrà discussa nella prossima seduta dell’Assemblea
Legislativa in modo da obbligare anche il PD a prendere una posizione
su questa vicenda. Se anche in quell’occasione dovessero tacere,
come stanno facendo da settimane ormai, sarebbe la conferma della
loro complicità in una manovra che avrà effetti devastanti per 123
famiglie”.
A
parlare è Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, che
questa mattina da depositato una risoluzione per impegnare la
Regione, in qualità di socio pubblico di Bolognafiere, a chiedere il
ritiro immediato della procedura di mobilità che riguarda 123
dipendenti della società di via Michelino. “Il silenzio del PD su
questa situazione gravissima è a dir poco imbarazzante. Pur di
difendere le scelte scellerate del loro uomo Campagnoli che hanno
portato a questo disastro preferiscono abbandonare i lavoratori e le
loro famiglie – spiega Silvia Piccinini – Noi, invece, siamo
convinti che ognuno debba prendersi le proprie responsabilità e per
questo abbiamo presentato una risoluzione che verrà discussa al più
presto in Assemblea. Se in quella sede il PD dovesse scappare ancora
una volta, magari presentando altri documenti con richieste vaghe o
generiche, sarebbe ormai chiaro a tutti quali sono le loro priorità”.
Nella risoluzione presentata la consigliera regionale del M5S chiede
anche di subordinare ogni ipotesi di taglio al personale alla
definizione di una quadro di riduzione delle spese per le indennità
di vertice di BolognaFiere. “Se un taglio ci deve essere deve
partire necessariamente dagli stipendi dei dirigenti, investimenti in
società partecipate, sprechi amministrativi e gestionali non dai
posti di lavoro” conclude Silvia Piccinini.
La prossima settimana la BCE presta 399 miliardi di € alle banche EU (tasso 0% x4 anni).
RispondiEliminaIeri la UE ha autorizzato 150 miliardi di € di "garanzia" per le banche italiane.
MANCANO I SOLDI?
Sì, mancano i soldi per 123 poveretti lavoratori italiani.
Per i valvassini, gli sceriffi e i giullari dell'Imperatore, i soldi non mancano mai.