Non
tralasciando di valutare i risultati di sondaggi rilevati su un
campione significativo di bolognesi intervistato sulle priorità su
cui indirizzare la futura attività socio – politica provinciale,
sono stati analizzati alla festa dell'Unità di Sasso Marconi la
situazione attuale e il progetto futuro della viabilità cittadina
con particolare attenzione a quelli di vallata. I sondaggi rilevano
che il 47,1 % degli intervistati indica nella salvaguardia
dell'ambiente la priorità dell'orientamento amministrativo futuro,
il 42.9% la realizzazione di una mobilità adeguata alle esigenze e
il 30 % lo sviluppo economico. A questi dati se ne aggiunge un altro
schiacciante: solo il 7 % degli intervistati trova sufficiente
l'attuale proposta di mobilità.
Sono
stati illustrati inoltre gli obiettivi strategici da mettere in atto
anche perchè richiesti dalle disposizioni europee, tra cui quello
che entro il 2020 Bologna conta di diminuire dal 30 al 25 % il
traffico privato a favore di quello pubblico. E' stato rilevato
inoltre che il 50 % degli spostamenti non riguardano la mobilità
interna della provincia, ma è di transito. Per il 2030 il calo dei
transiti privati dovrà essere del 20 % e il gas serra , meno 40 %.
Ciò
comporta che servizio ferroviario metropolitano dovrà incrementare
la propria offerta anche sotto il profilo qualitativo. Si punta a
ripristinare tratte del tram cittadino per il quale è già stata
individuata la linea che collega la stazione alla fiera. Per la
gomma, all'abbandono del progetto 'passante nord' seguirà
l'allargamento della tangenziale di una corsia per senso di marcia,
come pure dell'autostrada al suo interno. Il transito avverrà per la
maggior parte del tracciato in galleria, con benefici apprezzabili
ambientali poiché ciò consentirà il trattamento delle emmissioni
da combustione di idrocarburi. Quest'ultimo particolare è stato
sottolineato con interesse dal direttore dell'agenzia regionale
mobilità, Bruno Ginocchini, che ha riferito come sarà possibile
ricavare da questa opera, sopra la galleria, un interessante
tracciato ambientale capace di ospitare gli amanti del trekking ,
esperienza che egli stesso sperimenta già a San Lazzaro di Savena,.
Ha poi annunciato novità per migliorare e facilitare l'uso
dell'offerta di trasporto pubblico con la generalizzazione della
biglietteria elettronica sia per il treno sia per l'autobus. Ha
rimarcato inoltre come sarebbe opportuno travasare fondi previsti per la 'gomma' destinandoli al 'ferro'. “ La Regione riceve
dall'autostrada un miliardo l'anno. Qualcosa potrebbe essere
tirato fuori, destinandone parte alla ferrovia”, ha detto.
Problema, quello della ferrovia, che è emerso come particolarmente
delicato.
L'assessore
del Comune di Sasso Marconi, Renzo Corti, ha riferito che entro giugno
2017 sarà finito il nuovo casello autostradale di Borgonuovo. Ciò
alleggerirà, secondo le previsioni, in modo sensibile il traffico in
transito all'interno di Casalecchio di Reno. Il costo dell'opera è
di circa 8 milioni di euro. Sarà dotato di due piste in ingresso e
due in uscita utilizzabili con il solo telepass e di efficaci opere
di mitigazione ambientale. Anche il famigerato 'giro dell'oca' che
appesantisce l'ingresso nella nuova Porrettana per chi viene dalla
valle del Setta, sarà risolto entro l'anno in corso.
Il
sindaco di Casalecchio, Massimo Bosso, ha messo in risalto come
l'organizzazione politico-amministrativa della città metropolitana
non sia ancora decollata. L'ente dovrà dare una progettualità di
vasta area di cui si sente la necessità. Si è poi detto preoccupato
perchè non si capisce se 'ferrovie' vuole veramente investire sia
sulla linea Porrettana, sia sulla linea Vignola. “ Il casello di
Borgonuovo darà certamente mano”, egli ha detto. “Ma una
possibile soluzione all'attraversamento di Casalecchio di Reno lo
darà il prolungamento della nuova Porrettana fino alla tangenziale.
Opera per cui sono già dispinibili 159 milioni.” Il sindaco ha
poi precisato che sono in corso incontri che potrebbero sbloccare
l'avvio dell'intervento.
Il
sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti ha posto invece l'accento
sui tempi biblici che richiede l'approvazione di un opera pubblica,
tempi tali da portare spesso un intervento a essere realizzato quando
ormai non risponde più alle necessità di mobilità. Ha poi
auspicato che il tema viabilità e trasporti venga trattato e gestito
in un ambito territoriale più ampio di quello rappresentato dai
Comuni.
Tante promesse e finora solo delusioni.
RispondiEliminaBasta chiacchere !
E il prolungamento della porrettana fra Pontecchio m. e Casalecchio?
RispondiEliminax anonimo 22:27
RispondiEliminaChiedilo ai commentatori dell'articolo "A fine giugno il progetto preliminare del passante.....del 13/5/2016