Marco
ha inviato la risoluzione che impegna la Giunta regionale a valutare la
possibilità di introdurre forme di sgravio fiscale, quali la
riduzione dell’IRAP, per le attività commerciali site nei piccoli
comuni montani, ponendo inoltre in essere azioni presso il Governo al
fine di prevedere un regime fiscale agevolato e semplificato per gli
esercizi commerciali di montagna. A firma dei Consiglieri: Torri,
Taruffi
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna,
Considerato
che
il
calo demografico, che ha colpito la montagna fino agli anni settanta
e ottanta, aveva registrato una positiva inversione di tendenza, ma a
partire dal 2010, anche a causa della crisi economica, è ripreso con
dimensioni rilevanti;
a
fine 2014, in particolare, la diminuzione della popolazione residente
in aree montane dell’Emilia-Romagna era quantificabile in 4.672
abitanti, interessando 94 comuni appenninici su 123 e registrando le
punte massime nei comuni maggiormente decentrati;
uno
dei fattori che può contribuire a combattere tale fenomeno è, come
rilevano diverse analisi, il mantenimento della rete dei piccoli
esercizi pubblici e commerciali nelle zone più decentrate, in virtù
della funzione non soltanto economica ma anche e soprattutto sociale
che svolgono;
l’Unione
Nazionale Comuni Comunità Enti Montani (UNCEM) già da tempo
denuncia la situazione di alcuni comuni in cui non si trova più
nemmeno un negozio creando non soltanto problemi nell’accesso ai
servizi e nel reperire prodotti di prima necessità (soprattutto per
le persone anziane), ma generando serie conseguenze dal punto di
vista della tenuta sociale e comunitaria poiché rappresentano luoghi
di aggregazione ancora prima che di acquisto;
ultima
di queste denunce risale alla nota dell’UNCEM Emilia-Romagna
pubblicata in data 27 gennaio 2016 in cui si chiede l’intervento di
tutte le istituzioni per cercare di trovare soluzioni, anche fiscali,
al fine di incentivare le attività nelle aree di montagna.
Tenuto
conto che
la
montagna costituisce il 52% del nostro territorio regionale, anche se
abitata soltanto dal 10% della popolazione.
Valutato
che
i
territori montani trovano ben poco spazio nell’agenda politica
nazionale tanto che dal 2010 non vi sono più finanziamenti riservati
a questi territori e soltanto nella Legge di Stabilità 2016 è stato
rifinanziato, seppur in misura minima (una dotazione triennale di 15
milioni) il fondo per la montagna;
la
tendenza degli ultimi anni ha favorito un ritorno verso una politica
centralistica, con misure generiche a favore dei piccoli comuni (es.
6000 campanili) e con scarsi criteri selettivi che aumentano il
rischio di dispersione delle risorse e che tengono in scarsa
considerazione il ruolo regionale di programmazione territoriale.
Evidenziato
che
il
Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità un
ordine del giorno che prevede lo studio di una serie di sgravi
fiscali e burocratici per le zone montane e altre regioni stanno
promuovendo percorsi di detassazione, in particolare dell’IRAP, e
di misure di sostegno stabili per supportare la dinamicità del
sistema produttivo in queste zone.
Impegna
la Giunta a
valutare
la possibilità di introdurre forme di sgravio fiscale, come ad
esempio la riduzione dell’IRAP, per tutte le attività commerciali
site in piccoli comuni montani avviando eventualmente studi di
fattibilità e forme di sperimentazione;
farsi
portavoce presso il governo affinché si possano raggiungere gli
accordi necessari per rendere possibile l’attuazione di un regime
fiscale agevolato e semplificato, affrancato dagli studi di settore
per gli esercizi commerciali di montagna.
Approvata
a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 12 aprile
2016
Le famose tute blu, ossatura portante del lavoro insieme all' "edilizia", non hanno mai ricevuto e mai li riceveranno sgravi o quanto altro porti o lasci loro denari in tasca.
RispondiEliminaE' raro vedere una tuta blu su un S.U.V. o fare crociere in giro per il mondo.
Mi piacerebbe ricevere commenti su questo punto di vista senza criminalizzare alcuna forma di dinamismo imprenditoriale montano o di pianura.
grazie
RispondiEliminaCHI E' MARCO
Chi sei tu?
RispondiEliminaUn pirlotto che odia i treni
RispondiEliminaNon e' una proposta sbagliata. Ma tanti altri soggetti in montagna meritano una riduzione delle tasse, per esempio i proprietari di seconde case che spesso sono tassati come se avessero casa a Canazei, alle aliquote massime pur non usufruendo dei servizi comunali per gran parte dell'anno e magari avendo questa seconda casa in paesi poco attrattivi. Alcuni comuni hanno fatto qualche passo in questa direzione ma troppi altri invece si approfittano in modo scandaloso della possibilita' di fare cassa su queste vecchie case che per lo piu' erano proprieta' dei nonni residenti... e' veramente ingiusto.
RispondiEliminama le tute blu devono diventare verdi in agricoltura e finire la farsa del rilancio dell'economia con le colate di cemento
RispondiEliminaMARCO è UN NOME PROPRIO DI PERSONA
RispondiEliminaSono d'accordo con l'anonimo delle 19.27 , i bilanci di molti paesini del nostro appennino sono basati sulle tasse dei proprietari di seconde case ereditate dalle famiglie. Tutte le belle parole sulla tradizione diventano aria fritta davanti ai guadagni milionari fatti da questi comuni bastardi con la speculazione selvaggia sulle vecchie case spesso disabitate.
RispondiElimina5 maggio 2016 18:23 coi treni diventerà consigliere comunale ad assessore alle strade nonché alle aree pedonali per far transitare la carrozzina che come un beone spinge.
RispondiEliminaanonimo del 5/5 ore 20 01
RispondiEliminaSe tu hai capito quello che hai scritto ce lo spieghi anche a noi ?
Il livello dei commenti fuori argomento e' sconfortante.
RispondiEliminaSignore delle 22 e 25 (6 maggio)
RispondiEliminaHAI R A G I O N I S S I M O
Auspichiamo una vera censura nei confronti dei fuori argomento o sui commenti incomprensibili per le persone normaldotate.
alain delon
grazie Fabbriani
tuta verde vuol dire agricoltura
RispondiEliminarilancio dell'economia e non vuol dire asfaltare di cemento l'appennino e il resto dell'italia come dal 1990 ad oggi come facie ricetta per creare posti di lavoro.
adesso ci ritroviamo 2 terzi dei paesi con abitazioni vuote.
quindi i governanti hanno pensato di non fare pagare le tasse ai palazzinari per gli immobili invenduti
oltre ad aver allungato i tempi di validità delle concessioni edilizie.
Lei 7 maggio 2016 10:38 crede di essere normaldotato rispetto a chi/che cosa?
RispondiEliminaLei insieme a colui colei a cui lei da ragione non potete che censurare voi stessi.
Fatevi un blog e non rompete.
La risposta " fatevi un blog e non rompete " la dice lunga su alcuni commentatori poco normaldotati
RispondiEliminafirmato Cicciolina
8 maggio 2016 22:10 più che "normaldotati" bisogna solo essere pazienti con gli iperdotati come Lei e gli altri due che hanno la spocchia di moralizzare gli altri commentatori a casa di altri (il blog di Fabbriani)
RispondiEliminasiccome parliamo sempre delle stesse persone che commettono sempre lo stesso peccato di arroganza, a questi posso dire tranquillamente di farsi un loro blog e di non rompere.
Lei poi non è qualificata a profilare le persone che scrivono " fatevi un blog e non rompete " anche se sempre di più le persone pensano di sdoganarsi scrivendo le loro minchiate come persone saccenti col c...o degli altri.
anche lo scienziato che parla di commenti fuori argomenti che cavolo ne sa se sono o non fuori argomento? che titolo ha per sostenerlo?
Ciao professori.
9/5 12 34
RispondiEliminaTi propi suneeeeeeeeeeeeee.
era un poco che non sprocchiavi,ora sei anche insolente e se potessi incontrarti di persona ti direi ciò che Fabbriani non può pubblicare ( per rispetto alle persone civili che si esprimono senza offendere come fa ELLA )
at salud fenomen
cicciolina