martedì 8 marzo 2016

L’8 Marzo non è nato come festa della donna, bensì come giornata a lei dedicata. Andando a scavare, se ne leggono tante.




Sembra si sia partiti da un 28 Febbraio (1909), con una manifestazione a favore del voto femminile; ma tutto il primo ‘900 fu costellato di iniziative del genere.
Pare poi che solo nel 1914 la festa (o giornata) si sia iniziata a celebrare l’8 Marzo, forse perché quel giorno cadeva di domenica. Si parla anche di una manifestazione avvenuta l’8 Marzo 1917;
e siamo a Pietroburgo, per una sorta di rivoluzione al femminile che contribuì alla caduta dello Zar.
Sempre scavando a ritroso, sembra non sia vero che la Giornata Internazionale della Donna ricordi la morte di centinaia di operaie in una fabbrica di camicie – peraltro inesistente – a New York l’8 marzo 1908.
Un incendio in una fabbrica in città avvenne tre anni dopo, in febbraio; vi morirono 146 persone, molte delle quali operaie, ma in ogni caso la Giornata della donna non trae origine da questo evento.






Che i rilievi storici siano veri o falsi poco importa, i diritti paiono al centro della genesi di tutto: conquistati pian piano, con tanti sacrifici.
Oggi ci pare strano, forse distante. Di certo abbiamo trasformato in festa ciò che un giorno rappresentava un momento di lotta, quella che è continuata altrove, tra politica e lavoro.
L’anno scorso si è celebrato il centenario della prima guerra mondiale, che fu un evento bellico “anche” di donne: nelle città, nelle fabbriche e persino al fronte.
Ma è a loro che dobbiamo persino l’alfabetizzazione della nostra nazione, come testimoniato dal bellissimo libro “Maestre e maestri d’Italia”, di Gianna Marrone
Insomma, la donna l’abbiamo vista al centro di molte manifestazioni, anche qui: sulle nostre montagne;
e mai le abbiamo prestato la debita attenzione.

Lei è sempre stata capace di contribuire, facendo un passo indietro se necessario: questo in famiglia come altrove.
Mai la sua azione è stata inutile, o per caso; e crediamo sia il momento di prenderne atto, iniziando a ricordare nomi e cognomi, ma anche i volti; aggiungendoli a quelli delle eroine, dimenticate anch’esse nelle curve strette della storia.

                                                         Luciano Marchi
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Foto Marchi continua con l'iniziativa
"in occasione della Festa dell’8  marzo, regaleremo un ritratto a tutte le Donne"

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1 commento:

  1. Se tutti gli uomini capissero il valore della donna
    avremmo un mondo magnifico e non miserabile.
    Grazie donna per tutti i regali che ci porti e per tutti i piaceri che ci consenti.

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