Al centro Masacchi con la figlia e il complice Belière |
Sono
stati oltre 150 a condividere con il sindaco di Monzuno, Marco
Mastacchi, la cena del 'buon ritorno', organizzata al centro sportivo
di Rioveggio per consentire ai tanti che hanno seguito la
straordinaria ' marcia di protesta ' a Roma del primo cittadino
monzunese, di dimostrare il loro apprezzamento e la loro
partecipazione e l'affetto.
Mastacchi,
in modo clamoroso ha voluto portare a conoscenza del premier Renzi la
difficile situazione amministrativa in cui versano i piccoli comuni
come Monzuno costretti, per la costante e progressiva diminuzione dei
trasferimenti statali e regionali, a rinunciare al loro compito di
servizio e a subire 'il ricatto' della fusione con altri comuni,
operazione che prevede il trasferimento di risorse aggiuntive da
parte dello Stato e della Regione. Un ricatto, precisa Mastacchi, che
siamo contrari a subire: “ Si impoverisce l'ente per costringerlo
alla fusione”, aggiunge amareggiato. Lo ha rincuorato però la
bella partecipazione al pranzo, anche perchè gli introiti saranno
devoluti a favore della scuola materna parrocchiale di Monzuno e
delle scuole di Calcio.
La
sua avventurosa fatica, appesantita anche dal maltempo che lo ha
accompagnato per quasi tutto il tragitto, è stata seguita anche dai
'media' sia locali che nazionali: di lui si è persino interessata la
trasmissione Ballarò che lo ha invitato a una puntata nella quale ha
potuto spiegare, seppur brevemente, la ragione del suo gesto.
Signor
sindaco la fatica è stata quella che si aspettava?
Beh,
molta di più. In particolare nei primi giorni. Poi il mio fisico
pareva aver accettato l'impegno quotidiano di una media di circa 40
chilometri, e questo per 12 giorni. Il più difficile è stato il
secondo giorno, quando mi sono trovato una caviglia molto gonfia e ho
temuto di dover affrontare con questo doloroso handicap i giorni
successivi. Poi fortunatamente tutto si è normalizzato. Il sostegno
di Alessandro (Bellière, il
podista 82enne che lo ha accompagnato,ndr) è stato molto
importante.
E'
valsa la pena?
Assolutamente
sì. E' stato il modo per fare emergere il problema e farne prendere
coscienza ai cittadini. Ho incontrato oltre 40 sindaci e tutti hanno
condiviso gli argomenti portati a Roma.
Nella
Capitale cosa è successo?
Sono
stato ricevuto da numerosi deputati, tra cui l'onorevole Marilena
Fabbri di Sasso Marconi e tutti hanno promesso di portare il tema in
Parlamento.
Il
carniere però è vuoto.
Comunque
abbiamo sollevato il problema delle iniquità che ha caratterizzato
le politiche economiche attuate negli ultimi anni. Il futuro sarà il
testimone del successo o meno della mia azione. Non si poteva però
fare di più. Subire in modo passivo una simile situazione sarebbe
imperdonabile. Era inoltre dovuto ai cittadini.
Cosa
ne dice di Renzi?
Quando
si arriva lì, dove è Renzi, si diventa succubi del potere
sovraordinato europeo. Renzi non fa eccezione.
Come
è stato accolto al rientro a Monzuno?
Con
grande calore e ciò ha compensato tutta la mia fatica. Grande
solidarietà ho trovato anche lungo la strada. Oltre ai sindaci che
ho incontrato, anche tante persone mi hanno incitato e hanno detto di
sentirsi da me rappresentate.
E
che dice del suo accompagnatore Alessandro Bellière?
E'
un grande podista e una grande persona. Senza di lui non avrei potuto
farcela. E' stato determinante, grazie alla sua esperienza,
nell'indicarmi il modo di superare i momenti difficili.
Tra
poco, in aprile, partirà per un tour a piedi di 6000 Km: toccherà i
capoluoghi di provincia di tutte le regioni d'Italia.
E'
matto.
Ce
la farà sicuramente. L'ho visto all'opera e ha un precedente che
testimonia la sua grande capacità: l'anno scorso ha fatto
Svizzera-Palermo.
Complimenti
signor sindaco e auguri per il suo futuro e per quello della sua
comunità.
Una certa difficoltà nella comunicazione dei Comuni dell’Appennino non rappresenta certo una novità. Un esempio particolare l’abbiamo avuto in occasione della nevicata dello scorso anno. Lo stesso sindaco è stato impossibilitato ha comunicare quello che stava succedendo nel suo stesso comune, astenendosi nel dare le giuste informazioni ai suoi cittadini x ben 6 giorni isolati, causa la grande nevicata. L' assurdo è che nell' era della grande tecnologia, eludere l' informazione fa parte della carretteristica di questa classe politica.
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