Marzabotto
ha presentato oggi, giovedì 28 gennaio, con orgoglio, la propria
nuova 'Casa della Cultura e della Memoria' ( nella foto) , cui è affidato il
compito di essere punto di riferimento organizzativo e culturale per
chi vuole conoscere, approfondire e valutare gli avvenimenti storici
legati agli scontri bellici del '44 - '45 nell'Appennino e non solo e
a tutti gli episodi tragici ed eroici che li caratterizzarono. Con Il
Sacrario, il Parco di Monte Sole e sua la Scuola di Pace completa la
rete informativa e culturale per le attività che Marzabotto ha
avviato finalizzate alla conoscenza, alla pace e alla concordia fra i
popoli.
Ha
fatto gli onori di casa e ha presentato la nuova realtà il sindaco
di Marzabotto Romano Franchi ( nella foto) che ha sottolineato come in tempi
difficili come quelli che stiamo affrontando la realizzazione della
bella struttura sia un indubbio successo reso possibile grazie alle
risorse derivate dalla Variante di Valico, dal 'progetto Linea
Gotica' e dai contributi della Germania, questi ultimi veri segni di
riconciliazione . “ E' il cuore pulsante della nostra comunità”,
ha detto Franchi nella presentazione . “Offre una sala
polifunzionale attrezzata, una biblioteca ben fornita e il centro di
documentazione che saranno a disposizione di tutti per lo studio e la
ricerca e custodi della memoria”. Il primo cittadino ha poi
rimarcato come i testimoni oculari del periodo bellico stanno
scomparendo. Ha ricordato la recente scomparsa di Fernando Piretti,
uno dei bambini daell'asilo di Cerpiano di Monte Sole del '44,
salvato dal corpo della mamma uccisa dai tedeschi. Ha aggiunto che
fortunatamente Edda, la cui attività a favore dell'accoglienza di
delegazioni e comitive a Monte Sole è impagabile, sta meglio. Non ha
mancato di affrontare i temi politici di attualità come
'l'accoglienza'. “ Si sta regredendo verso la costruzione di
barriere e muri,” ha detto. “Per battere la paure occorre
conoscersi e fra le funzione del centro vi è anche questo:
l'incontro tra i popoli per la reciproca conoscenza, vera costruzione
di pace”. Ha affrontato anche i temi di stridente attualità nella
valle del Reno fra cui quello della dignità e della difesa del
lavoro. Il riferimento è ai lavoratori della Saeco di Gaggio
Montano. “Esprimiamo la nostra solidarietà a chi difende
l'occupazione in modo tanto deciso e con tanto sacrificio”. Ha
poi concluso annunciando che presto saranno installati Totem
informativi all'interno del Sacrario e auspicando che la nuova
presenza, unita al Mausoleo di Marconi, alla Rocchetta Mattei e
all'Art Centre che si progetta di realizzare a Sasso Marconi, possa
essere un volano turistico per la vallata e che quindi possa divenire
una realtà di interesse sovracomunale.
Ha
completato la presentazione il vicesindaco Valentina Cuppi ( nella foto) che, dopo
aver ricordato che non tutte le sale sono completate, ha detto “ La
casa della cultura e della memoria non è solo un centro della
memoria, ma è un luogo in divenire, in evoluzione, vivo, il centro
di interpretazione Monte Sole e del 'pensare comune Italia e
Germania'”.
Una scena dello spettacolo |
Ha
poi fatto notare come la sala che ospitava l'incontro era anche sede
della mostra di Alessandra Stivani 'I Bambini del '44' e che questa
sera, giovedì 28 gennaio, nel teatro comunale di Marzabotto è in
programma Bent, spettacolo drammatico sul tema dell'Olocausto
dei triangoli rosa, il distintivo che individuava gli omosessuali nei
lager, che ha ricevuto il riconoscimento da parte di Amnesty
International Italia.
Tratto da una opera del 1978, Bent svela l'orrore dentro l'orrore, pur non mancando di momenti divertenti e toccanti.
Tratto da una opera del 1978, Bent svela l'orrore dentro l'orrore, pur non mancando di momenti divertenti e toccanti.
E'
seguita poi la proiezione di un video realizzato dagli alunni delle
scuole di Marzabotto sui fatti legati all'olocausto, e sulla visita
dei ragazzi a Dachau.
L'ambasciatrice dialoga con i presenti. |
Molto
applaudito l'intervento dell'ambasciatrice tedesca Susanne Wasum
Reiner, che al di là di ogni discorso di circostanza ha detto: “
Siamo molti grati alle famiglie che ospitano in estate i nostri
ragazzi”. E ha aggiunto: “Mi inginocchio ai caduti e mi unisco al
dolore dei famigliari e dei superstiti”, ricavandone
l'apprezzamento generale e il bacio di riconciliazione di Romano
Franchi.
L'ingresso della Casa della Memoria. |
Un pugno di politici(quelli in foto particolarmente), ha venduto il PERDONO a questi barbari che ancora lavorano per distruggere l'Italia economicamente, in cambio di un piatto di lenticchie, un pugno di politici perdonano per convenienza politica, la popolazione NON PERDONA.
RispondiEliminaGrazie mille per il reportage dott Fabbriani.
RispondiEliminaSe posso aggiungere una considerazione, io credo che ai Cittadini di Marzabotto sarebbe interessato anche qualche notizia sui tempi di completamento della parte ancora chiusa e la modalità di recupero delle risorse necessarie.
A tal proposito sarebbe di grande interesse conoscere lo stato di avanzamento e le previsioni sui tempi di arrivo degli aiuti promessi dal presidente Renzi nella sua visita di un anno fa.
Non so se lei ritiene di chiederlo o se l'Amministrazione che certamente ci legge, può condividere qui informazioni a tal proposito.
Grazie in anticipo in questo caso.