Di
Valerio Giusti
Comitato
per la Ferrovia Porrettana
Coloro
che lavorano in questi giorni, avrebbero voluto spostarsi in modo
semplice ed efficiente, sperando in un servizio adeguato a
fronte di un calo di viaggiatori, invece no. Alcune giornate sono
state assai deprimenti per la linea Porrettana.
Il
28 dicembre:
- Soppresso per un guasto di cui non conosciamo la natura, il treno 6336 in partenza da Porretta T. alle 5.00. E’ il primo treno del mattino e trasporta coloro che svolgono orari di lavoro più gravosi;
- Ritardo di 23 minuti per il treno 6342 previsto per le 8.22 da Porretta. Trenitalia ci scrive che sarebbe partito in ritardo da Porretta per “recuperare” il treno guasto;
- Soppressi il treno “Marzabotto” 11564 delle 9.21 e il treno “Marzabotto” 11435 delle 9.37 per “ripristinare la regolare circolazione”;
- Ritardo di 22 minuti per il treno 6350 previsto delle 12.22 da Porretta, inizialmente maturato tra Pioppe e Pian di Venola e completato da una lunga sosta a Marzabotto;
- Soppressi il treno “Marzabotto” 11622 delle 13.22 e il treno “Marzabotto” 11637 delle 13.36, che immaginiamo cancellati proprio per “ripristinare la regolare circolazione”.
Il
2 gennaio, invece:
- Treno 11437 delle 18.04 da Bologna è stato soppresso a Pioppe;
- Treno 6362 delle 18.21 da Porretta è stato fermo 45 minuti a Vergato. Per Trenitalia “Il ritardo maturato è derivato dai necessari tempi tecnici per ripristinare in sicurezza la corretta funzionalità dell'impianto frenante”. I viaggiatori parlano invece di fumo e fiamme che si sprigionavano sotto il locomotore poi spente dal capotreno;
- Treno 6367 delle 20.04 è partito da Bologna con 25 minuti di ritardo;
- Treno 11544 delle 20.21 da Porretta ha maturato circa 23 minuti di ritardo.
I
pendolari della Valle del Reno si chiedono se davvero potranno mai
usufruire di una reale “regolare circolazione” che per ora appare
solo una fantasia e sono assai
preoccupati di cosa succederà quando arriverà il maltempo con
pioggia, ghiaccio e neve.
Speriamo
che Trenitalia e Rfi aggiustino i locomotori, le carrozze, i
riscaldamenti, i passaggi a livello e deviatoi in tempo utile per
garantire un servizio sufficientemente decoroso. A fronte di un
servizio ferroviario così precario, anche l’abbonamento gratuito
ipotizzato per il mese di maggio 2016, potrebbe essere vissuto
e percepito come una goccia d’acqua gettata nel deserto dei
disservizi e non sarà in nessun modo sufficiente a lenire la grave
frustrazione vissuta in questi mesi.
i treni di marzabotto andrebbero eliminati definitivamente dal momento che doveva esserci la gentile concessione del sindaco di marzabotto che aveva dichiarato che alcuni di questi treni sottoutilizzati sarebbero stati fatti proseguire fino all'ex comune di porretta terme.
RispondiEliminanon servono a nulla.