venerdì 11 dicembre 2015

Comitato per la Ferrovia Porrettana: "FORSE C’E’ LUCE ALLA FINE DEL TUNNEL !!"



Di
Valerio Giusti
Comitato per la Ferrovia Porrettana


Mercoledì scorso, 9 dicembre, abbiamo partecipato alla riunione che l’Assessore regionale alla Mobilità.Raffaele Donini ha indetto l'incontro  per presentare il piano sviluppo della linea Porrettana che comporterà complessivamente un investimento di circa 20milioni di euro nel prossimo triennio.
Non possiamo non essere soddisfatti del piano regionale in quanto accoglie molte delle richieste dei pendolari della Porrettana che come Comitato abbiamo amplificato e cercato di portare quasi quotidianamente in ogni sede politica ed istituzionale. La regione ha annunciato, d’intesa
con i gestori ferroviari, l’introduzione dalla prossima primavera di 2 nuovi treni stadler (moderni e adatti per rapidità ed elasticità a percorrere la nostra linea piena di stazioncine, sempre climatizzati e unici idonei ai portatori handicap) e l’impegno ad effettuare una manutenzione seria delle infrastrutture e degli attuali treni utilizzati.
Da sottolineare l’impegno per ripristinare il secondo binario entro la primavera del 2017, con possibilità di “scambio” presso la stazione di Vergato, il cui declassamento ha comportato l’aumento esponenziale dei ritardi cagionati nella parte alta della nostra linea. Nel prossimo triennio sarà completato l’innalzamento di tutti i marciapiedi, saranno ripristinati anche i bagni pubblici
nelle stazioni, installati nuovi ascensori e nuovi impianti di illuminazione.
L’ing. Colaneri ha annunciato che RFI effettuerà entro il prossimo anno i necessari adeguamenti tecnologici agli impianti che hanno creato numerosi ritardi (scambi e passaggi a livello) migliorando i tempi di percorrenza nel tratto a doppio binario per aumentare ulteriormente la percentuale di puntualità della linea che è passata dal 93% del 2014 al 95%
del 2015, confessando che non sono riusciti a ridurre le criticità su alcune tracce orarie con gravi ripercussioni sui treni 11645 delle 18.34, 6340 delle 6.40 e 6341 delle 7.04 con percentuali assai scarse di puntualità variabili dal 75 al 85%.
L’ing. Diversi ha confermato la massima attenzione di Trenitalia per offrire maggior manutenzione e composizioni sufficientemente capienti dichiarandosi particolarmente allarmata sul fronte del riscaldamento. Per ovviare all’evidente attuale degrado, oltre ad aumentare il controllo e verifica degli impianti, ha annunciato la sostituzione entro metà
gennaio di tutte le sonde che rilevano la temperatura e la trasmettono ai convettori.
Cosa dire?? L’entrata a regime del nuovo contratto regionale previsto dalla “gara del ferro” che prevede nuovi treni e maggior qualità di servizi in tutta la regione, partirà solo nella seconda metà del 2018 e noi avevamo il terrore di non “giungere vivi” a quella data.
E’ stato un atto dovuto e sincero, ringraziare l’Assessore regionale per l’impegno politico ed economico nei confronti della nostra linea, perché gli interventi annunciati sono indispensabili per creare i presupposti per ripristinare un trasporto ferroviario decente e abbiamo colto l’occasione della platea competente per condividere con i responsabili dei gestori ferroviari (RFI, Trenitalia, Tper e Fer) e con i nostri sindaci, le proteste che raccogliamo quotidianamente.
I treni del mattino non possono essere soppressi e non possono viaggiare in ritardo!!! Abbiamo ricordato ai presenti i rapporti di lavoro sono sempre più precari e non più concesso “impunemente” di arrivare tardi al lavoro. Ogni ritardo, ogni soppressione potrebbe essere letale per non veder riconfermato il proprio contratto. Probabilmente questo aspetto non viene
immediatamente colto dai funzionari pubblici e dai dirigenti e operatori delle aziende ferroviarie a capitale totalmente pubblico. Ma è una drammatica realtà. Ogni qualvolta si assiste ad un ritardo o una soppressione i lavoratori coinvolti non riescono più a trattenere sconforto e rabbia e diventa intollerabile qualsiasi disservizio. E diventa insopportabile e sconfortante viaggiare al freddo e senza alcuna comunicazione su eventuali ritardi o soppressioni.

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