Foto dei Carabinieri di Castel d’Aiano. |
Venerdì
sera, un 50enne italiano ha chiamato il 112 chiedendo aiuto perché
era stato minacciato di morte dal figlio 31enne con cui aveva avuto
una discussione per motivi familiari. Tre pattuglie di Carabinieri,
provenienti da Porretta Terme, Vergato e Castel d’Aiano si sono
dirette velocemente sul posto, dove hanno trovato il 31enne
fortemente agitato, ubriaco e ferito, in compagnia di altre persone.
Ricostruendo
la dinamica dei fatti, è emerso che intorno alle 21.30, il 50enne,
dopo aver ricevuto una telefonata intimidatoria da parte del figlio,
che vive in un appartamento adiacente al suo, ha udito un forte tonfo
provenire dall’ingresso. L’uomo è andato a controllare ed è
rimasto impietrito vedendo il volto del figlio, sbucare da uno
squarcio della porta provocato dallo stesso a colpi d’accetta. Una
scena simile a quella apparsa nel film 'Shining' diretto da
Stanley Kubrick. Subito dopo, il giovane ha infilato una mano nel
buco e ha aperto la serratura, trovandosi faccia a faccia col padre
che, con un atteggiamento poco rassicurante, ha invitato ad uscire
fuori per risolvere ogni divergenza: 'Esci che ti apro!'.
Fortunatamente, l’intervento immediato di altri familiari avvisati
dall’uomo e dei Carabinieri ha scoraggiato ben più gravi
conseguenze. L’accetta, rinvenuta nei pressi dell’abitazione, è
stata posta sotto sequestro.
In
sede di rito direttissimo, celebratosi sabato mattina nella aule
giudiziarie del Tribunale di Bologna, l’arresto è stato
convalidato e in attesa della sentenza, posticipata ad aprile per la
richiesta dei 'termini a difesa'. Il 31enne, pentito di quanto
accaduto, è stato messo agli arresti domiciliari con l’applicazione
del 'braccialetto elettronico'.
Dal
Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna
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