mercoledì 30 settembre 2015

Per il 45enne trasfuso erroneamente si spera.

ASL informa:
Continuano ad essere stabili le condizioni dell’uomo di 45 anni trasfuso erroneamente con sangue di gruppo non corrispondente al suo. Il paziente è ricoverato tuttora in Rianimazione e la prognosi resta riservata.

Chiusa l'A1 tra Pian del Voglio e Rioveggio: traffico in tilt sulla viabilità ordinaria verso Bologna.

Pomeriggio da dimenticare per gli abitanti della valle del Setta.
Un tamponamento tra tre mezzi pesanti in autostrada, avvenuto intorno alle 13.30, ha riversato il traffico autostradale sulla viabilità ordinaria ed è stato il caus. , L'incidente è avvenuto nella corsia che porta a Bologna, all'altezza del KM 229 e una persona è rimasta ferita. Dopo un'ora dallo scontro, la coda verso Bologna era già lunga 10 chilometri.

Alle 15.30 circa è stata riattivata la viabilità autostradale, ma i disagi sulla provinciale della val del Setta sono continuati a lungo.
Sul luogo dell'incidente sono intervenute le squadre dei Vigili del Fuoco, il personale della Direzione del 4° Tronco di Firenze, le pattuglie della Polizia Stradale ed i soccorsi sanitari e meccanici.

Assalti ai bancomat in provincia di Bologna con la tecnica 'Marmotta'. Sono in corso le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo e del RIS di Parma.


Tra le 2.30 e le 4.30 di sabato, una banda di rapinatori ha fatto saltare in aria, con la tecnica della 'Marmotta': un parallelepipedo in ferro riempito di polvere pirica delle esatte dimensioni delle aperture del bancomat, inserito con l'aiuto di un paranco all'interno del distributore di banconote che si vuole forzare, poi una frase in codice ripetuta nel congegno d'innesco portava all'esplosione. Gli sportelli bancomat presi di mira, prima dell’Unicredit di via Andrea Costa a Rastignano, poi , della Emilbanca di via Roma a Baricella. Il colpo di Rastignano, purtroppo è andato a buon fine e ha fruttato agli autori di darsela un bottino di circa 32.000 euro, mentre quello di Baricella si è concluso con il solo danneggiamento della struttura. La tecnica utilizzata era da 'commando. Due auto fungevano da palo davanti agli istituti di credito e ingaggiavano falsi inseguimenti con eventuali pattuglie delle forze dell'ordine giunte sul posto, mentre una terza era 'operativa', come definita dagli stessi ladri. Disponevano anche di un'auto sostitutiva in caso di guasto. Gli ordigni esplosivi erano molto ingegnosi ed erano composti da una miscela 'micidiale' che esplode in un tempo stabilito, se innescato con una semplice spina elettrica e batterie ricavate ad esempio dai trapani. Per comunicare, non venivano mai utilizzati telefoni cellulari, ma radio.

Foto dei Carabinieri di Bologna.
In entrambi i casi indagati, dalla testimonianza di alcuni cittadini che si erano affacciati alla finestra per capire cosa fosse accaduto, è emerso che i malviventi erano stati visti fuggire a bordo di due potenti BMW di colore scuro. Gli inquirenti, grazie alle testimonianze e ai rilievi tecnico-scientifici del personale della Sezione Investigazioni Scientifiche dell’Arma, hanno perquisito l’abitazione di una decina di soggetti italiani, di età compresa tra i 31 e i 46 anni, residenti nel bolognese e alcuni noti alle Forze dell’Ordine per i loro precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Tre persone sono state trovate in possesso di materiale 'compromettente'. In un’abitazione, sono stati trovati un ricetrasmettitore, due maschere e dei strumenti da scasso, in un’altra, invece, custoditi all’interno di una cassaforte, i militari hanno rinvenuto 33.850 euro suddiviso in banconote di vario taglio, infine, nell’azienda di un soggetto residente nella bassa bolognese, grazie all’impiego dei cani specializzati nella ricerca di esplosivi, in dotazione al Nucleo Cinofili dell’Arma, è stata scoperta una borsa contenente un manufatto in plexiglass idoneo al maneggio di sostanze pericolose e altre attrezzature che solitamente vengono utilizzate per commettere furti alle casse continue e ai sportelli bancomat, nonché tute e guanti idonei al camuffamento.


Coloro che sono incappati nei controlli sono G.M e S.D.M., entrambi 34enni residenti a Granarolo dell'Emilia, M.M., 35enne residente a Castel Maggiore, N.M., 30enne residente a Granarolo, G.M., 35enne residente a Castel S, Pietro, O.S., 42enne residente a Granarolo, M.B., 41enne residente a Sasso Maconi e S.C., 37enne residente a Bologna. Sono tutti accusati di associazione a delinquere, furto aggravato e detenzione di esplosivi e sono stati rinchiusi alla Dozza in attesa della convalida dell'arresto da parte del GIP.
Quanto rinvenuto è stato posto sotto sequestro e a breve sarà analizzato dai Carabinieri del RIS di Parma per stabilire eventuali nessi con i fatti accaduti sabato scorso. I numeri seriali delle banconote trovate sono al vaglio degli inquirenti. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna.


Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna


LUNEDI’ 5 OTTOBRE SCIOPERO REGIONALE DI 24 ORE DEL PERSONALE FERROVIARIO DI TPER INDETTO DA CGIL, CISL, UIL, UGL E FAISA E SCIOPERO DI 4 ORE INDETTO DA USB LAVORO PRIVATO: MODALITA’ PER I SERVIZI DI TRENI TPER REGOLARI I SERVIZI DI BUS DI LINEA TPER


Completiamo la notizia dello sciopero 

Per lunedì 5 ottobre, le Organizzazioni Sindacali FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – UGL TRASPORTI e FAISA CISAL hanno proclamato uno sciopero di 24 ore del personale ferroviario (macchinisti e capitreno) di TPER.
Queste le modalità per i servizi di treni TPER, nel rispetto delle fasce di garanzia previste dalla legge di regolamentazione degli scioperi:

Per il personale viaggiante dei servizi ferroviari TPER, lo sciopero di 24 ore si svolgerà dalle ore 00.01 alle ore 24 di lunedì 5 ottobre, con fasce di servizio garantite dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 18 alle ore 21 sulle linee della rete di competenza FER Bologna-Portomaggiore, Bologna-Vignola, Ferrara-Suzzara, Ferrara-Codigoro, Reggio Emilia-Guastalla, Reggio Emilia-Sassuolo, Reggio Emilia-Ciano d'Enza, Modena-Sassuolo e Parma-Suzzara.
Negli orari di sciopero, ad eccezione delle predette fasce orarie, il servizio ferroviario non sarà garantito.
Per informazioni telefoniche sul servizio dei treni TPER il call center 840.151.152 è attivo tutti giorni feriali dalle ore 7 alle 14 e dalle ore 15 alle 18.
Disagi conseguenti allo sciopero potrebbero verificarsi anche in relazione alla possibile soppressione di treni TPER che circolano sul servizio regionale delle linee della rete RFI Ferrara-Ravenna-Rimini-Pesaro, Ferrara-Bologna-Imola-Rimini, Bologna-Parma-Milano, Bologna-Poggio Rusco, Bologna-Porretta Terme e Modena-Mantova.

Sempre per lunedì 5 ottobre, l’Organizzazione Sindacale USB LAVORO PRIVATO ha proclamato uno sciopero di 4 ore del personale ferroviario TPER che si svolgerà dalle ore 10 alle ore 14. L’astensione è, quindi, in orari concomitanti con quelli, più ampi, previsti per lo sciopero regionale descritto in precedenza.

L'Azienda adotterà ogni misura tecnico-organizzativa utile ad agevolare, al termine dello sciopero, un più celere ed integrale ripristino del servizio.
__________________________

L’iniziativa di sciopero non coinvolge il personale viaggiante del settore automobilistico: pertanto, lunedì 5 ottobre i servizi di linea di bus e corriere Tper nei bacini di Bologna e Ferrara saranno effettuati regolarmente.



Sasso Marconi. Riapre il cinema con “Sangue del mio sangue”.



La nuova stagione cinematografica del Cinema comunale di Sasso Marconi riparte venerdì prossimo, 2 ottobre, all’insegna del cinema italiano:
la programmazione si apre infatti con 'Sangue del mio sangue', il nuovo film di Marco Bellocchio, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2015.

Le vicende di “Sangue del mio sangue” ruotano attorno al monastero di S. Colombano, nei pressi di Bobbio (paese natale del regista), dove nel ‘600 una monaca accusata di stregoneria venne murata viva nella prigione del convento… 4 secoli più tardi alla porta del monastero bussano un sedicente ispettore del Ministero e un miliardario russo, intenzionato ad acquistare lo storico complesso, ormai abbandonato a sé stesso. Ma l’edificio è oggi il rifugio di un anziano “conte”, una figura misteriosa e solitaria, che abbandona le pareti del convento solo al calar delle tenebre ma che in realtà è profondamente partecipe della vita della comunità di Bobbio…

Venerdì 2 e sabato 3 ottobre proiezione unica alle 21; domenica 4 ottobre alle 16, alle 18.30 e alle 21.


Stabili le condizioni del paziente trasfuso erroneamente,

ASL informa:


Sono stabili le condizioni dell’uomo di 45 anni trasfuso erroneamente con sangue di gruppo non corrispondente al suo. 

Il paziente è ricoverato tuttora in rianimazione e la prognosi resta riservata.

Lunedì 5 sciopero personale treni Tper. Regolari bus e corriere



Da ANSA

Sciopero di 24 ore del personale ferroviario (macchinisti e capitreno) di Tper lunedì 5 ottobre.

    Lo hanno proclamato Filt Cgil-FiT Cisl - Uiltrasporti - Ugl trasporti e Faisa Cisal.

    Per il personale viaggiante dei servizi ferroviari Tper, lo sciopero di 24 ore si svolgerà dalle 00.01 alle 24 di lunedì 5 ottobre, con fasce di servizio garantite dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. I servizi di linea di bus e corriere Tper nei bacini di Bologna e Ferrara saranno effettuati regolarmente.
   



martedì 29 settembre 2015

Sasso Marconi. Cosa bolle nella 'pentola ex Metalplast' ?

E' una sciocchezza!” L'assessore all'urbanistica di Sasso Marconi Renzo Corti ha risposto 'secco' alla nostra domanda circa cosa stava avvenendo nell'area ex Metalplast di Sasso Marconi, dove si sta realizzando un intervento edificatorio e alcuni voci hanno ipotizzato si tratti di un futuro centro di ricovero profughi.

La nostra indagine è partita da una segnalazione di un lettore che ha inviato questa richiesta:

Tra sussurri e grida, gira la voce che il Comune starebbe preparando una zona (locali METALPLAST) da adibire a ricovero nuovi (numero ancora imprecisato) arrivi di profughi. Pare che villa ANGELI sia al collasso e che la Curia stessa si sia fatta promotrice di questo intervento. A sostenere la tesi sono più persone che sinora possono dirsi degne di attenzione. Ovviamente, il tutto nel silenzio più assoluto, ci troveremo ancora una volta di fronte ad un atto compiuto? Lei, dott Fabbriani, è a conoscenza di questa nuova iniziativa? Ci può dare notizie genuine su quello che doveva essere il nuovo polo scolastico? Grazie”.

Più preciso il consigliere di minoranza Eugenio Salamone: “La nuova costruzione servirà come magazzino comunale e sostituirà quello di Ca' de Testi di cui il Comune paga l'affitto,” ha precisato il consigliere. “La voce di nuovo ricovero di immigrati è assolutamente infondata. Anche il mio gruppo, preoccupato per l'ipotesi che si faceva con insistenza di un nuovo ricovero immigrati, ha voluto sincerarsi contattando la Prefettura da cui ha avuto la rassicurazione che Sasso Marconi non avrà un aumento di profughi. Anzi si operava per diminuirne il numero ora presente. In merito al nuovo polo scolastico,” ha concluso, “ il progetto non ha ancora terminato l'iter burocratico. Manca, fra l'altro, l'approvazione del Consiglio Comunale del progetto definitivo. Difficile quindi ipotizzare possibili avvii dei lavori”.

Piantagione di marijuana individuata dai Carabinieri di Bologna.

Il Capitano Giuseppe Musto
in Conferenza Stampa.




'Marijuana a chilometri zero' era il progetto messo in atto da alcuni 'coltivatori anomali' nella prima periferia di Bologna. Ma si sa', il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e in questo caso di 'coperchi' il diavolo ne doveva fare tanti. L'area cittadina coltivata a marijuana era infatti di diversi ettari. E senza coperchi che l'occultassero, appena le piante sono crescite sono state anche individuate.

Questa mattina, i Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia e del
Carabinieri all'opera.
Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro, coadiuvati da quelli del V° Reggimento Emilia-Romagna, si sono introdotti nell'area incriminata, un’area demaniale situata tra via Erbosa e via dell’Arcoveggio e hanno estirpato 200 piante di marijuana che erano state precedentemente piantate ed accudite da soggetti non ancora identificati. 

La sostanza stupefacente, del peso di circa 250 kg, era destinata a rifornire le principale piazze di spaccio di Bologna, dove avrebbe permesso di trarne un illecito profitto di circa 400.000 euro.

Foto dei Carabinieri di Bologna.




Il Consiglio dell'Emilia Romagana e la Procura di Bologna.

Da ANSA



Sono stati notificati i primi avvisi di fine indagine per i consiglieri regionali in carica in Emilia-Romagna tra 2005 e 2010, legislatura precedente quella già oggetto di un'inchiesta sulle spese dell'assemblea legislativa, condotta da Procura di Bologna e Polizia tributaria della Gdf. Gli avvisi riguardano consiglieri all'epoca di An (Gioenzo Renzi, Enrico Aimi, Luca Bartolini e Alberto Vecchi), le capogruppo Udc e Pdci, Silvia Noé e Donatella Bortolazzi. Lo apprende l'ANSA.
La prima parte dell'inchiesta, coordinata dai Pm Morena Plazzi e Antonella Scandellari, con la supervisione del procuratore aggiunto Valter Giovannini, si è concentrata sul periodo 2010-2011 e aveva portato la Procura a formulare 40 richieste di rinvio a giudizio, per consiglieri di tutti gli schieramenti. Per alcuni gruppi l'udienza preliminare si è conclusa, per altri non è ancora stata fissata. Gli avvisi in notifica nei giorni scorsi ad alcuni consiglieri in carica nella legislatura 2005-2010 riguardano gli accertamenti che il pool dedicato della Guardia di Finanza ha continuato a fare, una volta terminato il primo filone, andando a spulciare i rimborsi e concentrandosi in particolare sul periodo di circa un anno e mezzo. Per gli altri gruppi del consiglio regionale 2005-2010 sono ancora in corso approfondimenti e non è escluso che possano a breve arrivare ulteriori avvisi. Aimi, tutt'ora in carica, Bartolini e Vecchi sono consiglieri coinvolti anche nella prima inchiesta, con il gruppo Pdl, così come Noé dell'Udc.

Corso di 'primo soccorso' a Sasso Marconi.


Dal prossimo lunedì, 5 ottobre, al 19 novembre si terrà nella sede della Pubblica Assistenza a Sasso Marconi (via S. Lorenzo 4) un corso teorico/pratico di primo soccorso.



Il corso prevede due incontri settimanali, il lunedì e giovedì sera, per un totale di 14 incontri. I partecipanti apprenderanno come comportarsi in caso di malore o trauma, come misurare la pressione arteriosa e la glicemia, come praticare la rianimazione cardio-polmonare in caso di arresto cardiaco e ad effettuare bendaggi e medicazioni…

Il corso è gratuito ed è a cura dei volontari della Pubblica Assistenza Sasso Marconi, in collaborazione con medici specialisti e personale qualificato,ed è coordinato del dr. Eros Tommasi, direttore sanitario della Pubblica Assistenza.


Materiale didattico e attestato di frequenza a tutti i partecipanti!


Per info e iscrizioni, tel. 051-840104 (primosoccorso@pubblicasassomarconi.it)


SASSO MARCONI. Messa notturna per le vittime di Monte Sole.

Oggi, martedì 29 settembre, anniversario dell'eccidio di Monte Sole, alle 20.30, nella chiesa parrocchiale di Sasso Marconi verrà celebrata un Messa in suffragio delle vittime di quella strage.

Nella notte del 29 settembre del '44, le truppe tedesche, approfittando del momento di stasi sul fronte della Linea Gotica per il maltempo, si concentrarono a La Quercia, nella valle del Setta. Poco prima dell'alba iniziarono la loro tragica salita verso la cima di Monte Sole con l'intento di uccidere tutti coloro che avrebbero incontrato. Dopo una sosta a Cadotto per una resistenza partigiana, che ben presto dovette cessare per le soverchianti forze tedesche, la colonna proseguì. La resistenza di Cadotto dette però tempo a un partigiano di precedere a passo veloce l'arrivo dei militari e avvertire la popolazione del pericolo incombente. Coloro che avevano da temere perchè uomini abili si diedero alla macchia, vecchi, donne e bambini credendo di non essere la preda dei tedeschi rimasero sul posto. In molti si rifugiarono in preghiera nelle chiese. Non sapevano che la colonna che con passo cadenzato risaliva le strade di Monte Sole intendeva fare 'piazza pulita'. E piazza pulita fu, con episodi di una disumanità lacerante, come l'uccisione dei bambini dell'asilo di Cerpiano, raccontata, nella sua relazione ai superiori, dalla religiosa che miracolosamente sopravvisse alla mitraglia e alle bomba lanciate dai saldati all'interno della chiesetta dove si erano rifugiati. Oltre alla colonna di Cerpiano, risalirono il monte altre tre formazioni tedesche che, partite dalla valle del Reno si congiunsero sulla cima di Monte Sole lasciando dietro di sé una scia di morte e distruzione. Gli eccidi proseguirono fino ai primi di ottobre.

lunedì 28 settembre 2015

Provinciale delle Ganzole. Camion esce di strada, traffico bloccato.


Foto d'archivio
Pomeriggio difficile e pesante per chi utilizza la provinciale Ganzole.
Intorno alle 12.30 un mezzo pesante autoarticolato diretto a Pianoro, che saliva l'aspro tratto di strada che precede l'arrivo al passo per la valle Savena, probabilmente a causa di un errore del conducente, è uscito di strada.
Il rimorchio si è incastrato nel fosso che delimita la carreggiata, rimanendo immobilizzato e ostruendo il passaggio dei veicoli.
Si è reso necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco, che con 2 squadre e l'appoggio dell'autogru, hanno imbragato il camion e lo hanno rimesso in carreggiata. Dopo di che il mezzo pesante ha potuto riprendere il viaggio.
Per permettere le operazioni di recupero la Polizia municipale ha dovuto interrompere completamente la circolazione dei veicoli nel tratto interessato. Ciò ha comportato la formazione di code con inevitabili disagi a chi doveva spostarsi da una valle all'altra.
L'incidente riporta alla luce il problema del traffico pesante su una strada aspra e difficile, che è già stata teatro numerose volte di episodi simili.
Con la stagione invernale, ormai prossima, in molti si augurano un intervento al fine di aumentare la sicurezza su un tratto di strada molto trafficato e su cui molti pendolari contano per raggiungere il posto di lavoro.

Migliorano le condizioni dell'uomo sottoposto a una trasfusione di sangue errata.


ASL informa:


Lieve miglioramento nelle condizioni del paziente di 45 anni trasfuso erroneamente con sangue di gruppo non corrispondente al suo.

Il paziente è ricoverato tuttora in Rianimazione e la prognosi resta riservata.

INPS. SOSPENSIONE DELLE PRESTAZIONI DI INVALIDITÀ CIVILE PER I SOGGETTI ASSENTI A VISITA DI REVISIONE L. 114\2014 .


INPS, Istituto Nazionale Previdenza Sociale, INFORMA:
A partire dal mese di ottobre 2015, l’Istituto procederà alla sospensione delle prestazioni economiche di invalidità i cui titolari sono stati convocati a visita di revisione dal mese di marzo 2015 e sono risultati assenti ingiustificati. Le sospensioni riguarderanno unicamente le convocazioni regolarmente effettuate.

In tutti gli altri casi nei quali la spedizione abbia fatto registrare anomalie nella consegna (indirizzi insufficienti, sconosciuti o errati), prima di procedere alla sospensione sarà effettuata presso le sedi territoriali una puntuale verifica della correttezza degli indirizzi comunicati dagli assistiti e registrati nelle banche dati dell’Istituto. Nel caso in cui l’assenza a visita sia stata determinata da cause di particolare gravità che ne abbiano reso impossibile la tempestiva comunicazione alla competente Commissione medico-legale, i soggetti destinatari del provvedimento di sospensione potranno prendere contatti con la Commissione stessa per verificare la possibilità di concordare una nuova visita.

L'instancabile Veggetti ancora 'sul pezzo' con la mostra degli 'alberi giganti'.


L'attivissimo Emilio Veggetti ancora una volta stupirà gli amanti dell'ambiente e delle bellezze dell'Appennino.
Il bravo quanto semplice e schivo ricercatore delle singolarità storico-ambientali dell'Appennino inaugura infatti, sabato prossimo 3 ottobre alle 18, nella Sala Ivo Teglia di Emilbanca a Monzuno, la mostra dal titolo ' I GIGANTI DELL’APPENNINO', organizzata da Emilbanca, Comune di Monzuno e Coop. Se.Va., con la preziosa collaborazione della Pro Loco di Monzuno, del CAI, dell’Associazione Mikiamomiki, di Radiovenere e della Fondazione Villa Ghigi.


I legni dell'Appennino
Nella mostra saranno esposte, fra le altre cose,  250 foto che ritraggono gli alberi più grandi, rari e importanti dell’Appennino, scattate dagli anni 70 fino all’anno in corso 2015.
Una piccola sezione sarà dedicata anche agli esemplari che purtroppo non sono più presenti sul nostro territorio, per cause naturali, accidentali o dolose. La mostra è quindi un’ottima occasione per rivederli in tutta la loro bellezza.



Dopo l’inaugurazione seguirà un piccolo buffet.


Per informazioni , tel. 051.6779168;   Fax 051.6779168 (SE.VA. Società Agricola Cooperativa) oppure coop.seva@libero.it





 Nelle foto Veggetti mostra alcune singolarità dei legni dell'Appennino prodotte da affetti naturali o da animali.

L'inizio d'ottobre del CSI.

Il CSI Sasso Marconi informa:

Il programma di ottobre del CSI si apre con due interessanti escursioni:

La prima, in programma per giovedì 2 e venerdì 3 ottobre, è a Qualto di San Benedetto Val di Sambro e porterà gli escursionisti a 'spiare'  il Bramito del Cervo.

 

La seconda, domenica 4 ottobre, porterà sul  Contrafforte pliocenico e alla Rocca di Badolo



I due eventi valorizzano la peculiarità e la bellezza dell'Appennino.


UN DAINO HA MESSO K.O. LA LINEA FERROVIARIA PORRETTANA.


Di Valerio Giusti
Il Comitato per la Ferrovia Porrettana
E' bastato un giovane daino a bloccare la linea ferroviaria Porrettana. Questa mattina, lunedì 28 settembre, tra le stazioni di Riola e Vergato, un daino è stato investito dal treno n. 6336 che era partito da Porretta Terme alle 5 ed il convoglio è rimasto bloccato sulla linea per i gravi danni subiti. E' stato necessario che il treno successivo andasse a trainarlo per riportarlo a Riola. La stazione più vicina di Vergato era impossibilitata ad accogliere i treni perché da tempo sono stati tolti gli scambi/deviatoi.
Si è dimostrata ancora una volta che il ripristino degli scambi a Vergato è una necessità.
Questa la 'triste' cronistoria della mattinata :
da Porretta Terme:
treno 6336 delle 5.00 soppresso causa incidente;
treno 6338 delle 5.50 soppresso ed utilizzato per andare a trainare il 6336;
treno 11430 delle 6.08 soppresso;
treno 6340 delle 6.40 giunto a Bologna con 46 minuti di ritardo;
treno tper 11470 delle 7.18 soppresso nella parte alta della linea (era partito alle
5.52 da Bologna ma è stato fermato a Pioppe e riportato a Bologna);
treno 11614 delle 7.50 viaggia con circa 10/15’ minuti di ritardo.
da Bologna:
treno tper delle 5.52 limitato a Pioppe di Salvaro;
treno 11551 delle 6.30 soppresso;
treno 6341 delle 7.04 viaggia con circa 33’ minuti di ritardo;
treno 6343 delle 08.04 viaggia con circa 15’ minuti di ritardo.


Risultano soppressi alcuni treni di Marzabotto, probabilmente per alleggerire la linea e non creare ulteriori ritardi agli incroci.
Non è colpa dei gestori ferroviari che hanno fatto di tutto per ripristinare la linea nel minor tempo possibile anche se ancora carenti nell’informazione ai viaggiatori.
Occorre però sottolineare che, se fosse stato ripristinato il deviatoio/scambio di Vergato, avrebbero potuto utilizzare il secondo binario ancora presente per trainarvi il treno incidentato e ripristinare la linea in tempi ancora più rapidi.
All’epoca della firma dell’accordo scellerato, il Comitato riuscì “solamente” a non far
piallare quel binario che oggi potrebbe essere efficacemente riutilizzato se venissero
ripristinati gli scambi.
Auspichiamo che gli attuali vertici regionali riescano dove fallirono i precedenti politici locali e regionali.


domenica 27 settembre 2015

Le riflessioni di Marco.


Un lettore che si firma 'Marco' ha inviato queste considerazioni:

Ricordandomi delle notizie che puntualmente Vergatonews24 ci offre quale periodico di informazione locale 



e che riferivano di una corsia o area pedonale sulla via Fini, successivamente integrata da occhi di gatto mi sono soffermato, in ordine di apparizione, sulle seguenti dichiarazioni

.......
E’ stata inoltre realizzata una corsia pedonale che, come ci aveva preavvisato l’assessore alla viabilità Giovanni Zavorri, l’amministrazione, pensa di sostituirla con un marciapiedi rialzato (appena troverà i finanziamenti necessari).
........
.......
Dateci tempo… e vedrete il paese cambiare!Questo l’invito del geom. Gozzoli
........
Parliamo di piu' di un anno fa. I soldi per i marciapiedi saranno saltati fuori?

Inoltre, analogo intervento senza occhi di gatto, è stato posto anche sulla parte di via G.di Vittorio nel segmento che va dalla Pasticceria ArteCafè e  l'intersezione con il terminal degli autobus.

Ad oggi però, in questo tratto di strada, l'accorgersi che esiste un percorso pedonale lo si deve al solo cartello posto all'intersezione del terminal delle corriere, sopra al cartello di divieto di sosta.

Ebbene, anche il forestiero che si trovasse a giungere su quel posto non capirebbe quale sia il percorso pedonale, che l'intera carreggiata sia area pedonale e senza rilevare dove questa termini.

Ma il problema non è questo, ma quanto semplice sarebbe la soluzione in attesa dei marciapiedi rialzati (appena troverà i finanziamenti necessari), anche per farla finita con gli automobilisti (non solo della domenica) che, faticosamente raggiungono l'oasi per ristorarsi dalle grandi loro fatiche.


Invitandovi a leggere pagina 162 di questo documento 


dove, in calce alla medesima, si parla di dissuasore ecologico realizzato in conglomerato gommoso resinoso di gomma riciclata.

Posizionando questi "paletti" i pedoni sarebbero al riparo dai corridori e dai comodosi automobilisti che adesso parcheggiano al posto dei cassonetti della spazzatura rimossi e posizionati vicino al palazzo dell'ex inps (spostati forse per rendere piu' comodo buttarci  i rifiuti? o....)
Qui sotto il puntuale resoconto di Vergatonews24


Ora, se notate le foto eloquenti dell'inviato, noterete che i bidoni disturbano la sosta del taxi ovvero la sosta di chi viene a prelevare i pendolari in uscita dall'ex stazione ovvero.... seppur sul posto vi sia posizionato il cartello di divieto di sosta.

Non solo, da due giorni i bidoni sono inspiegabilmente???? stati spostati vicino al muro dove, per legge, dovrebbe esserci almeno un metro di spazio utile per il passaggio dei pedoni.

Anche lì, in attesa dei finanziamenti dei marciapiedi o semplicemente spendendo qualche soldino in economia si potrebbero posizionare i coroli di pagina 162 (fondo pagina)


o, spendendo ancora di meno, un cordolo batti ruota come quello qui rappresentato


da posizionare dall'intersezione con via Marconi fino all'ultima vetrina dell'ex Inps.

Marco.

Monsignor Alberto di Chio a Marzabotto.



Il Sacrario Militare di Marzabotto ha ospitato ieri la funzione religiosa in memoria e in suffragio di tutte le vittime della strage nazi-fascista di Monte Sole.  E’ stata officiata, insieme al parroco di Marzabotto, don Gianluca Busi, da monsignor Alberto di Chio, postulatore della causa di beatificazione dei sacerdoti don Giovanni Fornasini, don Ubaldo Marchioni, don Ferdinando Casagrande, anch’essi martiri a Monte Sole.



Alla Messa erano presenti, oltre a molti famigliari delle vittime, il sindaco di Marzabotto Romano Franchi in rappresentanza dell’intera comunità cittadina,  Walter Cardi, presidente Comitato Onoranze Caduti di Marzabotto e per la Pro-loco di Marzabotto organizzatrice dell’iniziativa,  Gian Paolo Frabboni, il quale ha letto il messaggio di partecipazione dell’onorevole Andrea De Maria, ex sindaco di Marzabotto. “Questa è una occasione di grande rilievo, un momento di grande importanza, non solo di Fede, per rendere omaggio ai martiri di Monte Sole”, ha scritto De Maria.
Monsignor Di Chio, nella sua omelia, dopo aver ricordato l’imminenza dell’anniversario della strage,  ha sottolineato il valore della fratellanza per ricercare e perseguire in modo sempre più convinto la pace: non più divisioni ma tolleranza e confronto nel rispetto dei valori.
La funzione, essendo in un luogo militare, è stata accompagnata, nei momenti salienti, dalle note della tromba e si è conclusa con ‘il silenzio’.






La scuola di Marzabotto rappresenta la Regione nella cerimonia nazionale di inaugurazione dell’anno scolastico.

La Scuola Media ‘Giuseppe Dossetti’ di Marzabotto rappresenterà l’Emilia Romagna nella tradizionale cerimonia di inaugurazione dell’Anno scolastico, che verrà svolta quest'anno, per volere del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all'interno dell’Istituto di Istruzione Superiore ‘Sannino Petriccione’ di Napoli, nella mattinata di domani, lunedì 28 settembre.

Il programma prevede il coinvolgimento di alcune scuole di diverse parti d’Italia, in collegamento via Skype.

Per l’Emilia-Romagna è  stata selezionata la Scuola Secondaria di I grado ‘Giuseppe Dossetti’ dell'Istituto Comprensivo di Marzabotto (Bologna).
Gli alunni saluteranno tutti i ragazzi e le ragazze delle Scuole d’Italia attraverso un pensiero di Mahala, premio Nobel per la Pace, tradotto in simboli in linguaggio Symwriter.

La cerimonia sarà trasmessa in diretta TV su RAI 1 a partire dalle  10.30 di domani.

I Biasanot, testimoni delle tradizioni contadine, organizzano un corso di balli poplari.



I Biasanot salgono in cattedra e saranno i professori  del corso di ballo organizzato  con la collaborazione di Placida Staro,  cui possono  partecipare, non solo  i soci, ma tutti coloro che vogliono approcciarsi alle semplici e caratterizzanti tradizioni del ballo paesano  e riscoprire i balli  delle vallate del Reno e del Setta.
Il primo incontro, aperto a tutti, è fissato per lunedì 5 ottobre  alle 20,30, presso la sala musica stazione di Marzabotto. In quell’occasione si verificheranno le adesioni extra soci e si organizzerà il programma .

Si inizierà  con i balli tipici che animavano le aie e le borgate di Marzabotto, Sasso Marconi, Vergato,  Monzuno e poi degli altri comuni.