lunedì 16 marzo 2015

Marzabotto. Antica Ferramenta Fratelli LAFFI, una garanzia datata 1945.


La ferramenta

di Gian Paolo Frabboni

Chiedo scusa ai cari lettori che spesso  hanno la bontà di leggere i miei racconti, le favole, (ho dato la voce all'Albero di Natale) e le notizie riportate da questo notiziario.
L'argomento mi tocca  nel vivo perchè dai 45 giorni ai dieci anni sono stato allevato e ho vissuto solo coi "nonni" nelle colline di Ozzano.
 Sapevo tutto sulla vita e i lavori agresti, ma quando il nonno mi portava in Ozzano-centro ero affascinato dalla ferramenta lì esistente. Rimanevo col naso appiccicato al vetro della vetrina; troppi erano gli oggetti esposti  che m'interessavano e che non aveva mai visto un monello di campagna. La ferramenta Laffi, per la sua tipicità,  mi riavvicina a quel bellissimo periodo  in cui mi affacciavo alla vita.

La ferramenta di Marzabotto, unica nel comune,  si sviluppa su cinque vetrine fra  le vie Aldo  Moro e Vittorio Veneto, di fronte al Comune.
Oggi è di proprietà dei fratelli Marco e Gianpietro Laffi, eredi di Francesco.
L'esercizio è in attività dall'anno 1945/46, già di proprietà Comastri, cui  sono subentrati Francesco e Medardo nel 1947/48. Ora gli attuali titolari, i fratelli Marco e Giampietro,  ne hanno raccolto l'eredità.
Si tratta quindi di un'antica attività del nostro territorio  per cui v'è l'interesse della Pro-Loco per il suo ininterrotto lavoro al servizio della collettività marzabottese.

L’esercizio è  molto frequentato perché i gestori in modo molto attento, con capace discrezione e con grande professionalità  svolgono  una attività assai utile e perché ha la caratteristica di  essere grandemente fornito di tutto ciò che può interessare la casa, le altre attività di servizio e il territorio.
La frequentazione è dovuta anche dal fatto che qui è possibile ‘trovare’ ciò che si cerca. Qui, senza tema di errare, si può affermare che ‘trovi tutto’.
Se entri sei accolto dal sorriso del giovane Marco che si offre  subito di accontentarti.  Accoglie da amico, serve, ascolta., informa,  prova e riprova gli oggetti scelti per assecondare i desideri del cliente.
E’ facile trovare negozianti che, alla prima difficoltà, dicono che l'oggetto  NON C'E' e in modo sbrigativo  liquidano il cliente con una richiesta impegnativa.  Qui NO ! 
Entrando nel negozio pare quasi di essere sommersi  da una moltitudine di oggetti che ti vengono incontro chiedendoti di essere portati via.
Pare vogliano dire: "Portami fuori da questo luogo. Prendimi. Portami con te. Comprami e ti seguirò per sempre" !
Anche la parte superiore dell'esercizio e zeppa di materiale. Ingombrante. Spesso il negoziante deve salire e scendere molte volte prima di soddisfare il cliente.
Sali e scendi, sali e scendi, questo è il continuo paziente movimento di Marco che si trasferisce dal piano terra al piano superiore, mentre il fratello continua impegnato a conteggiare sulla sua scrivania.
Entrare in ferramenta coinvolge e spesso capita di  uscire con ciò di cui  non  si era previsto  l'acquisto. Tanto è il materiale in esposizione, tante le occasioni avvincenti, tanti gli oggettini di cui non si può fare a meno.  Pare che qui nulla si esaurisca.
Difficile quantificare il numero del materiale esistente. 
Azzardo una cifra: diecimila oggetti ?
Marco annuisce, ma dalla sua postazione contabile Gianpietro dice: puoi anche dire"venti".
Termino il mio racconto con l'augurio finale per i fratelli Laffi  di ‘ buon proseguimento’ per l’interesse della intera comunità di Marzabotto   e di ottima vendita.





4 commenti:

  1. Siete fantastici ! è vero si trova veramente tutto !

    ciaooo

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  2. Ecco, Frabboni riese a rendere gradevole anche uno scritto di ferramenta.
    Continua così!

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  3. A Marzabotto anche gli oggetti parlano...e coloro che lavorano silenziosamente, perchè non vengono prese in considerazione?

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