Da
oggi, martedì 31 marzo, a mercoledì 15 aprile nella Casa della
Conoscenza di Casalecchio di Reno è
visitabile la mostra ‘Mauro Fornasari ( nella foto), diacono della Chiesa di Bologna
(1922-1944)’.
In 6 pannelli di testi e immagini lo
storico Alberto Mandreoli ripropone una vicenda a lungo rimasta poco nota. Il diacono
fu assassinato dalle brigate fasciste il
5 ottobre 1944. Nato a Longara nel 1922 da una famiglia contadina, dopo gli
sudi in seminario, Fornasari si impegnò
nell'aiuto ai giovani che si nascondevano dalla chiamata alla leva
repubblichina. Il suo fu un impegno non politico (non sono attestati contatti
tra Fornasari e la Resistenza attiva) ma sociale. Proprio per questo impegno
sociale, la morte, con il drammatico prelevamento a Longara nella notte del 4
ottobre 1944 a opera di una banda di fascisti e il ritrovamento del cadavere il
mattino dopo a Gessi di Zola Predosa. Una persona comune, rimasta vittima della
barbarie della Seconda Guerra Mondiale in giovane età, e prima di poter diventare
sacerdote, solo per aver ‘amato il prossimo’, come ricorda suor Silvia
Minguzzi: "don Mauro era un uomo dimentico di se stesso, proteso verso gli
altri […] Forse la sua presenza disturbava a Longara. Le persone protese al
bene danno fastidio".
La mostra sarà liberamente visitabile da
martedì a venerdì dalle 8.30 alle 19.30. Al sabato dalle 8.30 alle 19. Mercoledì 15 aprile alle 18, il
curatore Alberto Mandreoli illustrerà la mostra a margine della presentazione
del suo ultimo libro Vangelo e coscienza.
Antifascismo e Resistenza dei cattolici bolognesi.
Se quel povero diacono potesse esprimersi sulla mostra da "non politico", e' lecito chiedersi cosa direbbe. E chissa' se alla autoproclamata casa delle culture ci sara' mai una mostra su qualche figura altrettanto interessante uccisa nelle foibe istriane!
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