domenica 23 novembre 2014

L'Euro è messo in discussione da un referendum.



Un lettore molto attento ha segnalato  il comunicato della  CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE che annuncia la ‘ proposta di legge di iniziativa popolare (14A08895) (GU Serie Generale n.266 del 15-11-2014) per la sostituzione dell’euro’  da sottoporre al vaglio di un referendum popolare.

La Corte di Cassazione sentenzia:

Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352,
si annuncia che la cancelleria della Corte Suprema di Cassazione,  in
data 14 novembre 2014, ha  raccolto  a  verbale  e  dato  atto  della
dichiarazione  resa  da  diciotto  cittadini  italiani,   muniti   di
certificati comprovanti la loro iscrizione nelle liste elettorali, di
voler promuovere ai sensi dell'art. 71 della Costituzione e  art.  48
in relazione all'art. 7 della legge 25.5.1970 n. 352 una proposta  di
legge di iniziativa popolare dal titolo:
      "Indizione di un referendum di indirizzo sull'adozione  di  una
nuova moneta nell'ordinamento nazionale in sostituzione dell'euro"
    Dichiarano, altresi', di eleggere domicilio presso:  Avv.  Andrea
CIANNAVEI - Via Nomentana n. 257 - 00161 ROMA

Inizierà ora la raccolta delle firme ?

3 commenti:

  1. Cambiando moneta ora non si risolve niente.Le colpe dell'euro ci sono ma l’Italia era già fallita con la Lira nel 1992 (strano, non c’era Berlusconi).Poi ad onor del vero sono i paesi nordici che ci vogliono cacciare dall'euro, con l'appoggio degli Inglesi e dei fondi internazionali (compresi quelli dell'amico del toscano)che non vedono l'ora di guadagnarci sopra speculando contro la nuova moneta ed i titoli di stato.

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  2. Anonimo delle 15:46

    STUDIA MALEDIZIONE STUDIA.
    L'EURO E' UN CANCRO.

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  3. Non è l' euro il cancro ma bensì l' europa ed i suoi rappresentanti vecchi burocrati, incalliti ed egoisti di prestigio che hanno capito che con l' euro potevano arricchirsi come ridere, speculare, rubare, ingannare, assieme alla finanza globale ed alle banche. Tutti ci hanno marciato e favorendo solo se stessi, a discapito di coloro che li mantengono e che pagano le tasse. Loro non mantengono nessuno e neppure pagano le tasse, anzi sono complici di aver favorito e creato a bruxelles un' oasi felice di evasione fiscale.

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