venerdì 26 settembre 2014

Il sindaco Mazzetti ha portato la Kemet in Consiglio comunale.



“Sono costantemente informato sulla ‘vicenda Kemet’ e sulla vertenza in corso che appesantisce la vita dell’azienda più importante di Sasso Marconi. Ne seguo l’evolversi e mi aggiorno ad ogni incontro fra le parti.”
E’ stata l’informazione data dal sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti  in consiglio comunale a coloro che lo accusano di essere lontano dai lavoratori e schivo dal partecipare al loro difficile percorso. Poi con tono al limite della collera ha invitato tutti a desistere da questa ingiusta accusa.
In merito alla richiesta del consigliere Pietro Fortuzzi di un Consiglio Comunale aperto per affrontare in sede pubblica l’importante tematica, ha precisato che se saranno rispettate le condizioni previste dal regolamento comunale, e cioè che la richiesta sia sottoscritta da almeno tre consiglieri, sarà per lui doveroso indire l’incontro pubblico.   

Ne è seguito un breve dibattito nel quale, il consigliere di Un’Altra Sasso Eugenio Salamone ha fatto notare come gli accordi fra enti pubblici e Kemet sottoscritti non molto tempo fa  e che prevedevano un numero di posti di lavoro vicino alle 700 unità con la contemporanea concessione edificatoria per l’area di San Lorenzo occupata dallo stabilimento storico, siano stati costantemente disattesi dall’azienda. Ciò comporta , a giudizio del consigliere, l’obbligo di rivedere gli accordi che riguardano la concessione.
Pietro Fortuzzi ha invece espresso la sua soddisfazione poichè il suo intento di arrivare alla discussione pubblica era stato in sostanza già soddisfatto da quel confronto e ha richiesto una maggiore attenzione da parte dell’ente verso una situazione che rischia di precipitare.
Il capogruppo di centro sinistra Davide Nuvoli ha riconfermato l’attenzione della maggioranza alla vertenza Kemet e alle ripercussioni che ne potrebbero seguire. Ha poi ricordato che l’impegno di Comune, Provincia e Regione per mantenere il polo produttivo a Sasso Marconi ha ottenuto l’effetto sperato  poiché la Kemet mantiene un presidio produttivo importante a Pontecchio Marconi. Si è poi detto sicuro che le organizzazioni sindacali sapranno condurre la vertenza verso una soluzione soddisfacente.
E’ parso di capire comunque che il Consiglio comunale aperto non si farà. Pietro Fortuzzi ha infatti informato che l’obiettivo di discutere l’argomento in sede consigliare è stato raggiunto  e nessuno si è proposto per sottoscrivere la richiesta del consiglio aperto alla cittadinanza, sottoscritta per ora dal solo Fortuzzi.

7 commenti:

  1. Un tempo la sinistra difendeva i lavoratori ..... Ora .....

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  2. Come sei vecchio, devi pensare al bene del capitale e i lavoratori devono ringraziare, se vengono licenziati se ne faranno una ragione. Pensiero Renziano o PD. Come siamo caduti in basso!

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  3. Quello che ho sempre sostenuto ne è conferma , l' unico consigliere comunale di Sasso Marconi che dimostra preoccupazioni per i lavoratori Kemet è Pietro Fortuzzi!
    Il sindaco Mazzetti e consiglieri PD , stanno molto attenti la Kemet è campo minato e lo sanno bene , il PD questa volta ha pestato quello che non si puo' dire!!!!!!
    Firmato un esubero Kemet da sacrificare a fin di bene per il partito, grazie Pd , Grazie Renzi per quello che stai smantellando "" ART. 18 "" cosi la Kemet ha meno ostacoli per licenziarmi!!!!!!!!!

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  4. IL SEME DELL'ALBERO CHE OGGI E' VISIBILE E' FIGLIO DELL' ACCORDO DI APRILE 2008.
    ORA, PER I LAVORATORI, NON RIMANE CHE CERCARE DI ALLUNGARE IL BRODO.
    E' LECITO PENSARE ALLA RICONVERSIONE DEI LAVORATORI, MA C'E' DA FARSI POCHE ILLUSIONI VISTI I TEMPI.
    AUGURI A TUTTI I DIPENDENTI DI PONTECCHIO.

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  5. mazzetti di sinistra???
    Ma non fatemi ridere!!!
    salamoni al confronto sembra un comunista! spero che UAS si preoccupi dei lavoratori perchè gli altri pensano solo a difendere l'azienda amerikana e i suoi dirigenti!
    Che brutta situazione......

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  6. fatela finita . dimettetevi tutti quanti e vergognatevi a partire da Fortuzzi.

    FORTUZZI DIMETTITI

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  7. Notizia dal CNEL del 30/09/2014 disoccupazione italiana al 30%, tutte le notizie diverse sono bugie.

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