I
Comitati Acqua Bene Comune scrivono:
Hera ha istituito
un Fondo fughe acqua allo scopo di coprire una parte dei costi per la rottura nella parte di impianto a valle
del contatore di HERA, quella parte cioè
a carico dell’utente. Il fondo è costituito dal contributo di 15 euro che
ogni utente, ogni anno si troverà in bolletta e rimborserà fino a 10.000 euro per i volumi di acqua persa
che eccedono dell'80% i consumi normali.
Il fondo è volontario,
ma realizzato col meccanismo del silenzio/assenso: l’utente si trova la proposta allegata alla bolletta e per non
aderire al contratto in questione deve mettere per iscritto il proprio rifiuto.
In caso contrario l'addebito è automatico.
Varie sono
le eccezioni di Federconsumatori e dei Comitati, soprattutto riferite al
meccanismo ‘silenzio- assenso’, poiché pare contare più sulla distrazione e sull’impegno
che richiede ‘il dissenso’ che su una
reale partecipazione e volontà di adesione alla proposta.
Nel volantino
distribuito dai Comitati si legge:
Federconsumatori ha giustamente contestato questa
misura per una serie di motivi:
1. è stata predisposta senza un meccanismo
partecipativo e con un meccanismo di silenzio/assenso
2. è eccessivamente oneroso per l'utenza
3. contiene una franchigia per il rimborso troppo alta
(80%)
4. il limite di rimborso di 10.000€ è troppo basso
5. dovrebbero esserci norme più stringenti ed omogenee
sul territorio nazionale
6. gli utenti potranno servirsi di un Fondo fughe che
pagheranno molto salato ed Hera a quanto è dato sapere godrà di risorse a
interessi zero, pari a circa 15 ml €.
A queste
giuste obiezioni, come Comitati Acqua Bene Comune dell'Emilia Romagna,
aggiungiamo alcune considerazioni che ci portano a dire che il fondo e le sue
modalità di attuazione sono illegittime.
1. la carta
dei servizi (vedi il contenuto specifico sotto) approvata da ATO5 (oggi
ATERSIR) prevede che rispetto al problema delle fughe d'acqua occulte presso
l'utente HERA intervenga preventivamente con sistemi di lettura automatizzati al
fine di poter repentinamente individuare eventuali perdite segnalando
all'utente un possibile guasto. Questo impegno è stato onorato? ATERSIR ha
potuto valutare proposte di HERA di questo tipo?
Da almeno 10
anni esistono tecnologie realizzabili di questo tipo che HERA ha addirittura
sperimentato a Forlì 10 anni fa, ma che non ha mai applicato su larga scala,
per non fare gli investimenti necessari e perché il vantaggio sarebbe stato
solo per gli utenti e non per i profitti aziendali. Questa sarebbe la
soluzione del problema ed un investimento importante per avere più lavoro e una
rete intelligente a vantaggio degli utenti.
2. La Carta
dei servizi parla di strumento assicurativo, e se le parole hanno un
senso, il fondo fughe non lo è, essendo in realtà un fondo di solidarietà fra
gli utenti. Cosa dice ATERSIR ed il suo presidente Merola di questa evidente
violazione della Carta dei servizi?
3. La carta
dei servizi dice che “Il gestore informa l’utenza dell’istituzione e delle
modalità di funzionamento dello strumento assicurativo a copertura degli
importi fatturati a fronte di
perdite
occulte lungo la rete a valle del contatore.” è evidente che questa
formulazione significa che l'utente viene informato, poi decide lui se aderire
o no. Il silenzio/assenso è quindi illegittimo e non previsto dalla carta dei
servizi, una evidente forzatura del gestore MONOPOLISTA ancorchè quotato in
borsa.
Inoltre
questo “servizio” non riguarda il Servizio Idrico Integrato essendo relativo a ciò
che succede a valle del contatore di HERA, pertanto questo specifico contratto
può valere solo se sottoscritto consapevolmente dall'utente.
Tutti
questi profili di illegittimità ci spingono a richiamare ATERSIR e il suo
Presidente Virginio Merola ad attivarsi immediatamente per bloccare questa
iniziativa, facendo rimborsare le eventuali somme già percepite da HERA, e
quindi ristabilendo la legalità.
In
assenza di iniziative da parte di ATERSIR, i Comitati acqua bene comune dell'Emilia
Romagna valuteranno la possibilità di ricorrere all'autorità giudiziaria.
Bologna,
17/09/2014 Comitati Acqua Bene Comune Emilia
Romagna
Cosa dice la
carta dei servizi idrici:
Hera s.p.a.
CARTA DEL
SERVIZIO PUBBLICO
RELATIVA AL
SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
Approvata
dall'Assemblea dell'Agenzia di ambito per i servizi pubblici di Bologna
in data
23/05/2007
…..14.12
Rilevazione dei consumi e sistema di fatturazione ed
informazione
sui consumi anomali
…...Il
gestore si impegna a proporre ed a valutare con l’Agenzia di ambito, che si
avvarrà del Comitato consultivo degli utenti, l’applicazione su larga scala di
sistemi di lettura automatizzata che consenta un contestuale confronto con i
consumi passati, al fine di poter repentinamente individuare eventuali perdite
e perseguire quindi una politica di risparmio idrico.
….....Il
gestore informa l’utenza dell’istituzione
e delle modalità di funzionamento dello strumento
assicurativo a copertura degli importi fatturati a fronte di perdite
occulte lungo la rete a valle del contatore.
Il gestore,
sulla base dell’esperienza maturata, ha individuato, per le singole tipologie e
fasce di consumo, le percentuali di maggior consumo che indicano, con un buon
grado di sicurezza, la presenza di perdite occulte lungo la rete a valle del
contatore di cui l’utente potrebbe non essere a conoscenza.
Allo scopo
di favorire il tempestivo intervento di ripristino eventualmente necessario,
il gestore segnala all’utente la rilevazione del consumo anomalo e suggerisce
gli interventi utili alla individuazione dei guasti, fermo restando
l’obbligo per l’utente che non avesse aderito allo strumento assicurativo di
provvedere al pagamento di tutti gli importi fatturati.
Il periodo
di ricostruzione dei consumi, da comunicarsi all’utente, è pari all’intervallo
di tempo fra il momento del guasto (se è determinabile con certezza) e la
riparazione dello stesso.
In caso di
incertezza del guasto, il periodo di ricostruzione non può superare 1 anno.
La modalità
di ricalcolo dei consumi è determinata in funzione dei consumi storici dei tre
anni precedenti, tenendo conto, ove possibile, delle intervenute modifiche
nelle caratteristiche dell’utenza in oggetto.
La tariffa
di fognatura e depurazione non deve essere riscossa in caso di consumi anomali
dovuti a perdite. L’esclusione riguarderà ovviamente solo la parte del consumo
misurato dal contatore ritenuta anomala rispetto alla media dei consumi
precedenti.
Ancora una volta: Hera, VERGOGNA!
RispondiEliminaMeccanismo del silenzio-assenso.
RispondiEliminaFranchigia dell'80%!?
Sono proprio dei furbetti o, se vogliamo chiamare le cose con il loro nome, questa e' una frode.
Ma è possibile che la legge consenta ancora, nel 2014, queste rapine silenzio-assenso di massa?
Inoltre è bene che ciascuna utenza vigili attentamente sui propri consumi e sia responsbilizzata e tenuta a pagare salate le perdite per negligenza in tali controlli.
Anche questa deresponsabilizzazione spalmata su tutta l'utenza è molto grave.