domenica 3 agosto 2014

CLAUDIO ABBADO : UNA PERDITA IMMENSA



L’angolo 
di MARCO LEONI




Come certamente saprete il 30 agosto 2013 il Presidente Giorgio Napolitano ha nominato quattro nuovi senatori a vita.
Tutti provenienti dalla società civile, quindi, fortunatamente al di fuori dei partiti.
Figure che hanno ottenuto nei loro ambiti professionali indiscussi meriti e un incontestabile prestigio internazionale.

                                          VANTO DELL'ITALIA NEL MONDO.

Con queste nomine, inoltre, credo che il Colle abbia anche voluto inviare un messaggio forte alla politica e cioè che è giunto il momento di portare grande qualità e dignità all'interno delle Istituzioni.
I cittadini le rispetteranno quando al loro interno andranno persone oneste, dotate di un altissimo profilo umano e un ricco bagaglio di competenze da mettere al servizio del Paese.
 Le motivazioni di queste nomine evidenziano le grandi qualità di persone che hanno dimostrato, nei fatti, di essere delle eccellenze  nel campo professionale, scientifico, artistico e sociale e che potrebbero, con le loro capacità, dare un notevole contributo alla rinascita del nostro paese.
Sì, perchè l'Italia ha un grande bisogno di un nuovo "RINASCIMENTO", per cui al potere devono andare persone di questo calibro capaci di essere veri punti di riferimento.
Compreso il pericolo, parte del mondo della politica è andato in fibrillazione e, per squallidi interessi di bottega, non ha esitato a contestare le nomine del Presidente Napolitano.
Maurizio Gasparri dubita delle loro qualità (che coraggio!!!), esponenti di spicco della Lega Nord (con la barbara delicatezza che spesso li contraddistingue) hanno seguito a ruota, i senatori Lucio Malan e Alberti Casellati F.I. hanno posto in giunta delle elezioni una serie di riserve sui requisiti per la nomina a senatori a vita. Per loro "MERITI INSUFFICIENTI". (Da che pulpito!!! Dovrebbero semplicemente vergognarsi!).
Il Movimento Cinque Stelle si è chiesto se c'era veramente bisogno di fare sborsare allo Stato altri soldi per questi senatori a vita.
A loro rispondo che il vero problema non sono i soldi dati a queste grandi personalità, mai soldi sono stati spesi così bene, il vero problema sono quelli dati a tutta quella marea di politici di basso profilo che, purtroppo, questa "democrazia malata" ha consentito di farsi eleggere e ricoprire cariche delle quali sono assolutamente indegni. (Per queste persone mai termine fu meno appropriato: ONOREVOLI???).

Fra l'altro Renzo Piano ha messo a disposizione il suo stipendio di senatore per dare lavoro a sei giovani architetti, selezionati fra seicento candidati che, a rotazione annuale, si dovranno occupare dell'ambizioso progetto sulle periferie da Lui ideato.
Claudio Abbado ha rinunciato al suo stipendio per devolverlo alla Scuola di Musica di Fiesole.
Pertanto mettere in discussione esponenti della parte migliore del Paese (e  in Italia ce ne sono fortunatamente molti altri) sia semplicemente disgustoso.
Queste persone nominate hanno meriti e talenti che molti fra gli eletti non si sognano nemmeno lontanamente.
Dopo queste doverose premesse, Il video che Vi propongo, che dovrebbero vedere almeno le persone che vogliono occuparsi della cosa pubblica, dimostra quale fosse lo spessore umano, politico e sociale di un grandissimo musicista come Claudio Abbado.
Io non so quanti di voi conoscano ed abbiano visto questo video, posso solo dire che a me ha provocato emozioni e in alcune sue parti addirittura commozione.
Ho sentito il desiderio di condividerlo e diffonderlo, perchè è veramente molto bello e i due ragazzi che lo hanno realizzato sono giovani di talento che meritano di essere conosciuti.
Parlo di: Helmut Failoni e Stefano Merini.

Video:                           L'altra voce della Musica


Claudio Abbado è morto a Bologna il 20 gennaio 2014 all'età di 80 anni.


2 commenti:

  1. Questo tipo di nomine di senatori a vita, oltre che inutili sono uno scandalo. Il fatto che questi personaggi (come tantissimi altri personaggi che stanno nell'ombra)abbiano dato lustro all'Italia non le giustifica. Non hanno senso e sono da abolire.

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  2. Fateli senatori ,ma senza stipendio e pensione .Dovrebbero essere orgogliosi e contenti ugualmente.Di soldi non ne hanno proprio bisogno ,quindi basta la nomina .

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