Il comune di Sasso Marconi
informa:
Un gruppo di bambini saharawi provenienti dai campi profughi
in Algeria è arrivato a Sasso Marconi e sarà ospite del Comune, nell'ambito di
un programma di scambio e assistenza umanitaria alla popolazione saharawi.
I bambini si
tratterranno nel nostro paese per una settimana, durante la quale soggiorneranno
all’agriturismo ‘Le Conchiglie’, avranno l’opportunità di visitare alcune delle
bellezze naturalistiche del territorio e di praticare attività sportive presso
le strutture locali.
Nell’arco di questi sette giorni, è inoltre previsto
un momento di incontro con cittadini
e istituzioni. Lunedì 28 luglio, dalle 16, i piccoli ospiti saranno nella
sala consiliare del Municipio: a far gli onori di casa ci sarà il vice sindaco Marilena Lenzi (nella foto), mentre Federico Comellini, presidente
dell’Associazione ‘El Ouali per la Libertà del Sahara Occidentale’*, introdurrà
la proiezione di un breve video sulla
vita quotidiana del popolo Saharawi, confinato da 35 anni in campi profughi nel
deserto algerino, in attesa di un referendum istituzionale attraverso cui
scegliere tra l’indipendenza e l’annessione al Marocco. Non a caso, il titolo
del documentario fa riferimento alla Risoluzione Onu n. 1514 del 1960, che riconosce
il diritto all'autodeterminazione ai popoli e ai Paesi sottoposti a dominio
coloniale. Il pomeriggio si chiuderà
con una foto ricordo.
* Attraverso l’Associazione “El Ouali”, il Comune di
Sasso Marconi ha contribuito, assieme ad altri Enti e Comuni della provincia di
Bologna, alla costruzione di un dispensario a Mehris, nei campi profughi Saharawi
in Algeria. Ricordiamo che il Comune di Sasso Marconi contribuisce da anni
all’accoglienza dei bambini Saharawi durante il periodo estivo. I bimbi hanno
così la possibilità di trascorrere un tranquillo periodo di soggiorno lontano
dalle torride temperature del deserto e dai campi profughi in cui sono
costretti a vivere in condizioni di povertà e isolamento socio-culturale, e
possono inoltre sottoporsi ad esami medici e, se necessario, a cure e
trattamenti sanitari.
Gli italiani esistono? In Italia disoccupazione giovanile al 42,7%,per i giovani disoccupati italiani nessun aiuto umanitario?
RispondiEliminaChe commenti insulsi: senza senso, così giusto per fare un pò d'inutile e becero qualunquismo. E' proprio vero che da noi, ed in particolare a Sasso Marconi, c'è ancora troppo benessere.
RispondiEliminaIl tuo benessere
RispondiEliminaIo sono senza lavoro
Senza una casa causa sfratto
Vivo sotto il ponte de diavolo
E tu mi dici c'è troppo benessere,forse tu non so'
Vivi sotto al ponte del diavolo senza casa e lavoro... eppure i soldi per la connessione internet ce li hai...
RispondiEliminagli si danno 40 euro ai profughi del nord ameria, vuoi vedere che questo povero "diavolo" non possa avere la connessione internet.
RispondiEliminaMagari il diavolo lì ha installato il wi fi
Io vivo sotto il ponte ,ma voi dove vivete? All'allocco??Avete mai sentito parlare di biblioteche pubbliche con postazioni internet gratuite?
RispondiEliminaAlè, siamo al ridicolo. Commenti che hanno dell'incredibile. Perchè, caro amico sotto sfatto ma che va in biblioteca a scrivere commenti su questo sito, non ci vediamo di persona? Così, per chiarirci e comprendere meglio la tua situazione. Magari ti posso aiutare. E, forse, spiegare che i profughi non prendono nè 4 nè 40 euro, giacchè i soldi vanno ai soggetti che li aiutano e non direttamente ai profughi. Cmq, già che sei in biblioteca, prima di incontrarci di persona, fai anche un passaggio in municipio che è lì di fianco.
RispondiEliminache statista. l'ho sempre detto che sarei dovuto andare a scuola di dirigenza pd.
RispondiEliminai 40 euro non sono 40 euro se a spenderli non è il bisognoso ma chi per suo conto.
quindi uomo del ponte, non sei tu che ti trovi sotto il medesimo bensì è il ponte che ti copre.
Attento che qualcuno potrebbe chiederti il canone di occupazione (la così detta tassa sull'ombra).
Ma almeno scrivere in italiano corretto. E rileggere prima di postare un commento.
RispondiEliminaa che serve 23 luglio 2014 15:36 se c'è gente sempliciotta come te.
RispondiEliminaqui è come stare tra persone in un locale. le cose si dicono senza impostazioni.
basta la sostanza.