mercoledì 5 febbraio 2014

Monzuno. Il Giudice di Pace boccia la multa per 'lo striscione di Vado'-


Lo striscione multato e graziato.

La multa per aver esposto un cartello di protesta contro la volontà dell’amministrazione di Monzuno di vendere la sede del centro sociale di Vado non è da pagare. Lo ha sentenziato il Giudice di Pace che ha accolto questa mattina il ricorso dell’ex segretario dell’Unione comunale del PD Francesco Manieri facendogli così risparmiare oltre 450 euro. La motivazione sarebbe stata ‘per vizi di forma’: la contravvenzione sarebbe infatti stata inviata a Francesco Manieri, allora segretario dell’Unione comunale del PD, persona fisica e non al PD, soggetto ispiratore dell’operazione.
Tutta la vicenda ha avuto inizio da una delibera dell’amministrazione comunale nella quale era dichiarata la volontà di cedere la sede del centro sociale, perché piccola, alla Pubblica Assistenza di Vado e nel contempo avviare la costruzione di un nuovo edificio più capiente per accogliere i soci del circolo in modo più adeguato. Subito partì la protesta. Non era gradita e condivisa la vendita e neppure la collocazione del nuovo stabile dedicato al circolo. Inoltre si denunciavano troppe incertezze sulla conclusione di tutta l’operazione. Non bastarono neppure le rassicurazioni che il Circolo avrebbe avuto a disposizione l’attuale sede fino a che non fosse stata ultimata e disponibile la nuova.  La protesta veniva manifestata con un grande striscione appeso alla facciata della sede che si trova sulla provinciale Val di Setta. Da qui l’invio della multa fatta poiché mancavano le autorizzazioni necessarie per l’esposizione del cartello su una via provinciale. La sanzione, ritenuta più indirizzata alla protesta che all’abuso, fu subito contestata e portata al vaglio del giudice che ora ha accolto il ricorso.

Francesco Manieri non commenta, ma si capisce la sua soddisfazione, sia  per il risparmio economico, sia per la ‘vittoria politica’.

Il sindaco di Monzuno, dopo aver sottolineato che i presupposti per intervenire sono ancora validi, si è limitato a precisare: “Il giudice ha rilevato vizi di forma, non di sostanza, la quale c’è ancora tutta”. 


1 commento:

  1. Ma come fà il Sindaco a sostenere che i presupposti della multa sono validi? Un cartello che esprime una posizione politica non è un cartellone pubblicitario! Allora se un abitante con "affaccio" della propria casa su una "pubblica via" esponesse dalla propria terrazza una delle tante bandiere arcobaleno della Pace sarebbe da multare? E' semplicemente assurdo... Evidente la volontà di colpire chi si fà portavoce del dissenso.

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