Carla Pedrazzi |
E’ nato ed ha sede a Sasso Marconi un nuovo ‘organismo
di mediazione civile commerciale’ e ha sede presso lo studio CST che si trova nella palazzina dell’ex Econcentro nei pressi
dell’ingresso di Sasso Marconi alla Nuova Porrettana. Ha trovato sede a Sasso
Marconi grazie all’accoglimento favorevole dell’Amministrazione comunale.
La
Giunta ha intuito l’importanza
dell’attività e ha di conseguenza
sottoscritto una convenzione con l’organismo di Mediazione.
La mediazione in Italia è ancora un ‘oggetto’ sconosciuto
anche se in molti paesi avanzati è uno strumento extragiudiziale in uso da
tempo per risolvere in modo concordato le controversie, con notevole vantaggio
economico sociale per le comunità.
Per capirci di più e per conoscere meglio questo
nuovo strumento ‘di soluzione delle liti’
abbiamo incontrato la monzunese Carla Pedrazzi, da due anni mediatrice
di conciliazione, per avere da lei alcuni chiarimenti.
Ci spiega cosa in concreto è questa nuova
possibilità di risoluzione delle controversie ?
“E’ una tecnica finalizzata a far incontrate due o
più contendenti in lite in modo non giudiziario al fine di consentire di
‘mettere sul piatto’ tutte le ragioni e le aspettative all’origine della causa
e trovare, se possibile, un accordo . Il giudice risolve la vertenza nel
rispetto dei codici e dei regolamenti e indica un perdente e un vincitore.
Spesso però il meglio lo si trova nel mezzo. Può succede quindi che anche il
vincitore non sia del tutto soddisfatto. Va sottolineato che in questa
procedura i protagonisti sono gli stessi contendenti”
E allora, a cosa serve il mediatore, se gli attori
sono i litiganti ?
“Serve a facilitare la comunicazione fra i contendenti,
a fare emergere prospettive nuove al di fuori dell’oggetto della controversia,
a guidare nella ricerca di una soluzione che soddisfi entrambi i contendenti,
Ciò consente di arrivare a una chiusura del confronto in tempi brevissimi, a
costi molto ridotti e con benefici fiscali non trascurabili come, in casi
favorevoli, la completa deduzione della
spesa”.
Chi ricorre a questa nuova tecnica di risoluzione
dei conflitti ?
“O entrambi ritengono opportuno ricorrere alla
mediazione per la soluzione di un problema
e formalizzano la richiesta alla segreteria dell’organismo da loro prescelto oppure
uno dei due chiama ‘a mediazione’ la controparte la quale è libera di accettare
o meno. Oppure è il giudice stesso, qualora lo ritenga opportuno a inviare ‘i
litiganti’ a un tentativo di mediazione perché intravvede una possibilità di
accordo. Questo anche in appello. In alcuni casi il tentativo è obbligatorio come
in materia condominiale, diretti reali
sulle cose come proprietà e usufrutto, successioni, patti di famiglia, locazioni, affitto di aziende, responsabilità
medica e sanitaria, diffamazione a mezzo pubblicità o stampa, contratti
assicurativi, bancari e finanziari ”.
E se il tentativo fallisce ?
“ Va premesso che il primo incontro fra i
‘litiganti’ e il mediatore è gratuito,
ha il solo scopo di valutare se vi è la possibilità di continuare con una
possibilità di successo. E’ una premessa per permettere un primo importante
approccio. Sottolineato che in tutta la procedura i contendenti
obbligatoriamente sono seguiti dai loro legali, se il tentativo si arena fin
dal primo incontro o non arriva a una soluzione condivisa, ai litiganti rimane
aperta la possibilità di ricorrere al giudice ordinario. Ci tengo a precisare che il tentativo impegna per un massimo di tre
mesi. Per cui, considerando i tempi della giustizia’, significa la perdita di
un solo attimo. E’ una proposta che promette tanti risparmi di denaro e di
tempo. Non considerarla, per chiunque si trova a dover affrontare una
lite, mi pare un grande errore”.
La presentazione |
Si creano business sulle disgrazie della gente.....il geometra ed il ragioniere commercialisti di sasso li conosco bene e con la crisi che c' è e la chiusura di tante piccole medie imprese per il quale fornivano assistenza come commercialisti di elite naturalmente, devono impegnarsi su altro, sta di fatto che stanno dalla parte dei bottoni, non sono certo per la gente che ha bisogno di risolvere i propri problemi perchè si fanno pagare profumatamente. Non è mai tutto oro quello che luccica.
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