Sono 15 volontari, riuniti nell’associazione nata a
seguito del disastro dell’Istituto Salvemini e intenzionati a non lasciare
cadere nel vuoto e rendere inutile una
esperienza vissuta quali vittime di quella tragedia.
Si sono organizzati e hanno messo a disposizione
degli altri le loro capacità acquisite sul campo. Tra loro ci sono anche genitori delle vittime
e dei feriti di quel giorno di dicembre del 1990 e fra gli scopi
dell’associazione, anche quella di onorarle quelle vittime.
Coordinati da Gianni Divina, ex docente del
Salvemini di cui è stato anche vicepreside, accolgono per un colloquio quanti
sono vittime di un reato, di una calamità e di altre emergenze come la crisi
economica in atto per cercare di guidarli verso una soluzione e una ripresa .
Un incontro |
L’iniziativa ha preso il via nel 2005 e ora sono
ormai circa 400 casi che si presentano ogni anno. “Lavoriamo in convenzione con Asc Insieme e
quindi con i 9 comuni del distretto sanitario di Casalecchio di Reno,” precisa
Devani, cui abbiamo fatto alcune domande.
Chi sono coloro che vi avvicinano ?
“Si
tratta di singoli o di famiglie che
subiscono le conseguenze di ogni tipo di reato o calamità come violenze
domestiche, le più gravi e truffe di vario tipo. Sono vittime di ingiustizie di
carattere sociale o di vicinato.
La volontaria Roberta Giovagnoni mostra
alcune opere artistiche dedicate alle vittime.
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Dal punto di vista numerico la casistica più
importante, ma per fortuna la meno grave, è quella legata alle conseguenze
delle sottoscrizioni a gestori di forniture di servizi oggi moltiplicatisi a
causa delle nuove forme di mercato. Il più delle volte si rivelano trappole e difficili
da risolvere. Le liberazioni da questi contratti di utenze richiedono spesso l’aiuto
e l’intervento di un legale.”
Per esempio ?
“L’attribuzione
di servizi non richiesti in campo telefonico o informatico. La vittima si trova, senza volere, invischiata in un contratto,
sempre oneroso, in vari campi e di diverse utenze o gestioni. A volte si accetta un omaggio, si firma la
ricevuta credendola tale, invece si sottoscrive il cambio di contratto . Spesso
non c’è la truffa palese, anzi si possono avere in avvio anche benefici, ma si esce da un contratto protetto e se ne
accetta uno libero che in futuro può essere modificato unilateralmente. Senza parlare
degli acquisti incauti come l’acquisto inconsapevole di un kit per l’esame del Dna
del costo di 3500 euro o di una
collezione di monete della Zecca del costo di 4000 euro o di una Bibbia con
rilegatura dorata del costo di 5000 euro”.
Chi vi contatta ?
“La
nostra attività si è progressivamente adeguata alle richieste del territorio
questo ci ha enormemente coinvolti in
quella calamità che è diventata la crisi economica. Quando siamo nati, il
nostro scopo era quello di creare un centro di aiuto e sostegno delle ‘vittime’
in senso lato. Nel tempo è avvenuto che la crisi economica ha creato un serbatoio
di vittime nuovo, legato alla mancanze di introiti famigliari. A tal proposito,
su indicazione dei servizi sociali, siamo chiamati ad affiancare le famiglie in
difficoltà economica con una sorta di tutoraggio sulla gestione del bilancio
famigliare. Interveniamo nella
situazione debitoria, nel limite del possibile, proponendo, a seconda dei casi,
un elenco di priorità nell’affrontare i diversi debiti proponendo ai creditori
operazioni di saldo e stralcio su credito scaduti e gestendo prestiti
sull’onore attualmente arrivati a circa 160.000 euro per un totale di 104
prestiti per altrettante famiglie”.
L'aula che
conserva lo squarcio provocato dall'aereo
mostrata dal volontario Rober Gabellini |
C’ una nuova emergenza, si dice, legata alla
dipendenza dal gioco. Giusto?
“Sì.
Quella del gioco d’azzardo si sta rivelando sempre più diffusa e pericolosa
perché coinvolge strati sempre più grandi della collettività anche e
soprattutto nei settori meno abbienti . Purtroppo stanno arrivando vari casi di
famiglie rovinate dal gioco, dove è stato dilapidato il patrimonio (comprese le
liquidazioni di fine rapporto) per poi maturare debiti cui non si riesce più a
far fronte, fino a compromettere il pagamento dell’affitto e delle utenze. In
molti di questi casi, spesso all’aspetto materiale si aggiunge la distruzione
della famiglia”.
L'interno dell'aula. |
Cosa fate?
“Cerchiamo
di dare assistenza ai famigliari del giocatore che vengono allo sportello,
dando i consigli utili ad evitare il coinvolgimenti del patrimonio famigliare,
se ancora possibile. Inoltre diamo
consulenza legale e psicologica al famigliare ‘giocatore’ cercando di coinvolgerlo, ma raramente ci si
riesce, in un percorso di recupero” .
Per questa e altre emergenze sociali, come stalking
e le violenze domestiche, sono già stati
organizzati incontri pubblici di sensibilizzazione, fra cui uno recente a Sasso
Marconi.
Il Centro si trova a Casalecchio di Reno nell’ex
sede dell’Istituto Salvemini, quella colpita dall’aereo che uccise 12 studenti
e ne ferì tanti altri.
Dodici sagome in volo ricordano gli studenti morti. |
Tel. E fax 051 6132162
sito internet www.casalecchionet.it/centrovittime
Orario di apertura dello sportello: dal lunedì al
venerdì dalle 16 alle 19.
Orario dello sportello a tutela dei consumatori ogni
venerdì dalle 16 alle 19.
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