Colorita sfilata di mezzi meccanici agricoli ieri a Monzuno per onorare
la ‘festa di San Luigi’.
Gli operatori agricoli del Comune hanno portato i loro mezzi al cospetto di Padre Bruno per ricevere una benedizione affinchè il loro lavoro dei campi sia
accompagnato dalla protezione divina e dall’occhio vigile di San Luigi che a Monzuno
è festeggiato in questi giorni con un ricchissimo programma di iniziative di
carattere religioso e ludico-ricreative.
L’insolita presenza in centro è stata accettata in modo festoso dai
monzunesi anche perché la simpatica presenza degli agricoltori è sempre molto
gradita per la loro nota capacità di fare ‘balotta’ e di animare le ore di ‘stacco
dai lavori nei campi ’. Poi , come tanti soldati disciplinati, i coltivatori
hanno portato i mezzi all’incontro con
Cristo, appuntamento onorato con sincera devozione.
Al loro passaggio in piazza, una giuria
composta da 7 bambini, valutava i singoli mezzi agricoli
con il compito di decretare quali fosse il ‘ più bello’.
Il primo premio
è andato al trattore di Marco Benni. A ruota quelli di Antonio Mastacchi
e di Michael Santoli.
Fra gli organizzatori anche l’assessore alla ‘promozione del territorio e volontariato’, Stefano Battistini che non ha nascosto il suo compiacimento per la bella partecipazione. Si sono presentati al sacerdote ben 20 trattori.
Fra gli organizzatori anche l’assessore alla ‘promozione del territorio e volontariato’, Stefano Battistini che non ha nascosto il suo compiacimento per la bella partecipazione. Si sono presentati al sacerdote ben 20 trattori.
“E’ la prima volta che questa cerimonia religiosa viene fatta a Monzuno,”
ha detto l’assessore. “L’idea è stata di alcuni agricoltori e l’amministrazione
comunale l’ha subito ritenuta degna di essere inserita nel programma della
Festa di san Luigi. La bella risposta dimostra come Monzuno abbia ancora una bella
presenza di agricoltori e questo ci fa molto piacere poiché è la componente che
assicura una buona cura del territorio e un’ottima ‘materia prima’ per la
cucina collinare che sempre più trova apprezzamenti per la sua semplicità e per
la innegabile genuinità”.
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