mercoledì 24 luglio 2013

Legambiente: ' Il progetto di recupero dell'area Alfa Wasserman va ridiscusso'.

Ubaldo Radicchi di Legambiente.
Anche per Borgonuovo, dopo il capoluogo, si prospetta una 'inversione di marcia' sulle previsioni edificatorie ?
A Borgonuovo  nell'area ex Alfa Wasserman il recente PSC ha previsto un notevole intervento edificatorio di riqualificazione. Per il campo del prete, nel centro del capoluogo, il progetto di riqualificazione, approvato dal Consiglio Comunale, prospettava la costruzione di unità residenziali e commerciali. Quest'ultima ipotesi  è già stata rivista e cancellata dalla Amministrazione comunale a seguito di energiche proteste. Ora anche per la prima potrebbero esserci ripensamenti. Infatti una lettera aperta di Legambiente annuncia che il sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti si è impegnato a ridiscutere la 'tematica' con i cittadini e le associazioni ambientaliste . 

Riportiamo integralmente la 'lettera aperta' di Legambiente.   


  LETTERA APERTA
Stabilimento Alfa Wasserman
         In relazione alla vertenza che abbiamo aperto in Giugno 2013, con il Comune di Sasso Marconi, sul futuro assetto urbanistico e il probabile consumo di suolo, siamo a precisare:
         in seguito allo scambio di differenti opinioni tra LEGAMBIENTE e alcuni, precedenti e attuali, Amministratori del Comune di Sasso Marconi, con i quali abbiamo avuto due incontri dove si è avviato un franco e positivo confronto sui temi del PTCP e PSC, e sulle 3 "riqualificazioni" a Borgonuovo e nel capoluogo del Comune Sassese.

Area ex-stabilimento Alfa Wassermann

         Avevamo già avuto l'anno scorso un incontro con il Sindaco e la Giunta, dove ci vennero fornite informazioni sommarie al riguardo. Subito esprimemmo le nostre preoccupazioni per ciò che era previsto nei piani urbanistici.
         Nel Novembre 2012 LEGAMBIENTE Regionale Emilia-Romagna in un nota che riportiamo integralmente, affermava:

Localizzazione e Descrizione:
         Un accordo tra la Provincia di Bologna, i Comuni di Sasso Marconi e Casalecchio di Reno e la società Alfa Wassermann prevede la riqualificazione urbana di una zona industriale dismessa, dove aveva sede la fabbrica di Alfa Wassermann, chiusa negli anni '90, per la realizzazione di una "Art Science Center", spazio espositivo innovativo dedicato alla divulgazione scientifica e artistica.
         Un obbiettivo di merito che - se attuato coerentemente - consentirebbe il recupero di un area oggi dismessa, creando valore sociale e arricchimento culturale.
         Tuttavia lo stesso accordo prevede che la realizzazione dell' Art Science Center porti con sè l'urbanizzazione di un'area di circa 20 ettari di campagna nei pressi del fiume Reno.
         In queste aree sono previsti 7.000 mq di aree commerciali, 14.000 mq di residenziale e 11.000 mq di terziario.

Criticità:
         Si tratta di una vera svendita del territorio per ottenere in cambio un servizio utile (l'Art Science Center), ma che probabilmente i cittadini non vorrebbero ottenere a tale prezzo.
         Si ripropone inoltre il consueto meccanismo degli Accordi Territoriali che permettono varianti semplificate agli strumenti urbanistici, riducendo la possibilità di partecipazione pubblica e stravolgente gli assetti originali dei Piani. >>".

         Prendiamo atto che sono diminuite, rispetto al PSC del 2008, le capacità edificatorie; nel 1995 erano di 64.000 mq, poi ridotte a 54.000 ed ora sono previste 32.000 mq.
         E' da apprezzare il progetto di divulgazione scientifica e artistica/culturale di un Art Science Center, che coinvolgerebbe la Fondazione Marconiana, la Fondazione Gollinelli e l'Immaginario Scientifico di Trieste, con un evidente rilievo nazionale, MA è pur vero che questo progetto urbanistico in cambio concede alla proprietà di   Alfa Wassermann la possibilità di edificare numerosi immobili di pregio su terreno vergine, questo cozza contro le prerogative e gli indirizzi sostenibili di recupero di aree dismesse dichiarate e scritte dagli Amministratori vecchi e nuovi del Comune di Sasso Marconi.
         Prendiamo atto con viva soddisfazione, delle dichiarazioni verbali a noi fatte dal  Sindaco Stefano Mazzetti, che verranno avviate in autunno nuove discussioni tra i cittadini per il futuro assetto di quell'area, alle quali anche le Associazioni Ambientaliste, LEGAMBIENTE tra queste, verranno coinvolte.
         Riteniamo importante l'intento propositivo del Sindaco e della Giunta Comunale di riprendere la discussione su questo progetto di recupero dell'area ex-produttiva, ferma dal 1994, tenendo conto del lungo tempo trascorso, quasi vent'anni, molte cose sono cambiante: sensibilità ambientali, concezioni urbanistiche/culturali, risorse economiche e mercato immobiliare.
         Proponiamo fin da subito che la futura "RIQUALIFICAZIONE" dell'Alfa Wassermann debba essere ripensata per diminuire ancora i volumi costruttivi, conseguentemente si propongono dei vincoli precisi e puntuali circa:
                    La classe energetica propria degli edifici riqualificati ed edificati ex novo;
                    L'utilizzo di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili;
                    L'adozione di strategie atte a ridurre a monte la produzione di rifiuti.
         Si auspica una decisa azione da parte delle Amministrazioni competenti in caso di attuazione di detta urbanizzazione, al fine di attuare una puntuale integrazione fra le infrastrutture di trasporto pubblico e viabilità con la nuova realtà espositiva, commerciale e residenziale.
         La mancanza di questi vincoli strutturali creerebbe le condizioni di un impatto ambientale negativo per una zona già pesantemente condizionata dalla corrente viabilità su gomma.
         Inoltre proponiamo che si debba prevedere un ampio progetto di MITIGAZIONE con la collocazione di alberi e arbusti in quanto quella prevista è generica e circoscritta nel Subambito 3, fascia vicina al fiume Reno denominata ex-Cava Montebugnoli, mentre ribadiamo che dev'essere MITIGATA al verde tutta l'area con intenti di recupero della salute e della bellezza prodotte dalla flora.

Area nuovo stabilimento Marconi Gomma

         Il progetto urbanistico per la realizzazione del nuovo stabilimento Marconi Gomma, se da una parte è necessario per il suo sviluppo produttivo e occupazionale, vista la prospettiva dell'aumento del numero degli addetti, ed è importante per il Comune di Sasso Marconi, pone però delle grosse e negative ipoteche paesaggistiche per l'ampiezza e sopratutto l'altezza di parte dell'impianto.
         Per dovere di obbiettività e alla luce del confronto avuto con l'On. Marilena Fabbri e il Sindaco Stefano Mazzetti, se si riconosco al progetto indubbie valenze dai punti di vista:
                    Logistico, vista la prossimità con il casello autostradale;
                    Consumo di suolo, essendo stata l'area in questione già impermeabilizzata dalla precedente attività;
                    Sostenibilità ambientale, vista la prospettiva di operare con stoccaggio della materia prima da Silos e non più con alimentazione della produzione da sacco;
va però sottolineato e ribadito il forte contrasto di prospettiva visiva, tra il profilo dello stabilimento nella parte più alta e lo sperone naturale di Badolo.
         Il prezzo pagato dal Bene Comune Paesaggio, di una zona di alta vocazione turistica, è assai alto. Quindi si ritiene che il vulnus di tipo storico-culturale, difficilmente possa essere sanato, ma che contemporaneamente debba portare tutte le parti coinvolte, a valutare possibili opere di mitigazione visiva delle opere più importanti.
         Come LEGAMBIENTE siamo a proporre e raccomandare all'Amministrazione Comunale che siano previsti, non solo impianti energetici da fonti rinnovabili per il nuovo ciclo produttivo della lavorazione della gomma, con annessi impianti di depurazione dell'aria, ed un razionale utilizzo della risorsa Acqua; inoltre in quest'area venga previsto un ampio progetto di MITIGAZIONE acustica, visiva e ambientale attraverso la collocazione e piantumazione di arbusti, fiori e in particolare alberi di alto fusto sempreverdi; inoltre prevedere internamente all'area strade bianche e ciottolate, evitando il più possibile la stesura di asfalto.

POC - prevista edificazione del Campo Parrocchiale del Capoluogo e
Parcheggio della Scuola nella Porrettana Vecchia

         Prendiamo atto anche delle dichiarazioni del Sindaco Mazzetti a mezzo stampa, e verbali espresse nel nostro incontro, della determinazione di non procedere alla attuazione della delibera n. 42 del 23/07/12, nella quale sono stati acquisiti i progetti di indirizzo programmatico, redatti con relazioni e disegni volumetrici dagli architetti Nadia Balestri ed Alessio Erioli e dallo Studio Caire.
         Da parte di LEGAMBIENTE ribadiamo che siamo contrari alla inutile occupazione del Prato del Prete con strutture, sia pur di interesse pubblico e di convivialità, ma sproporzionate e con nulla a che vedere con le caratteristiche Storiche, Culturale e Ambientali della città di Sasso Marconi e dei suoi cittadini.
         La condivisione di LEGAMBIENTE di positivi e condivisi progetti ambientali e sostenibili, facenti parte delle scelte della passata e attuale Giunta Comunale:
                    La pista ciclabile da San Biagio a Colle Ameno;
                    Il servizio dei rifiuti: Porta a Porta;
                    L'impianto dell'acqua del Sindaco di Via del Mercato;
                    La determinante presa di posizione contro le perforazioni dell'Hunt Oil;
                    L'annuale adesione alla Campagna Ambientalista "Puliamo il Mondo";
                    Il gemellaggio con il Comune di Pollica, ricordando Vassallo, convinto Sindaco Ambientalista ucciso dalla Mafia;
                    Le qualificate scelte culturali e teatrali;
                    L'adesione alla campagna "Spreco 0" e tutte le attività ad esso collegate tramite "Brutti ma Buoni" e di sostegno alle famiglie bisognose;
                    L'attivazione del fondo di solidarietà verso i lavoratori in difficoltà;
                    Le iniziative volte alla salvaguardia occupazionale degli addetti alle attività di Kemet (Arcotronics),
non comporta necessariamente per LEGAMBIENTE, l'accettazione di scelte urbanistiche che noi valutiamo in modo critico e preoccupato, per le implicazioni ambientali, culturali ed economiche che ricadono sul territorio e sugli abitanti.

         Pur ribadendo il reciproco spirito positivo di confronto partecipativo, fatto di dialogo, critica e proposta ed anche di possibile modifica dei progetti, ci impegniamo nel continuare ad osservare ed a intervenire su tutte le scelte ambientali che verranno intraprese per il futuro dal Comune Sassese.

7 commenti:

  1. Dopo la retromarcia sul progetto di cementificazione del campo del prete, sembra che la maggioranza voglia ridiscutere la bomba di cemento che ha sganciato su Borgonuovo!

    Tradotto: abbiamo vinto su tutta la linea e in 4 mesi di banchetti abbiamo annullato 4 anni di politica urbanistica e ambientale votata e portata avanti dall'attuale maggioranza!
    Un successo enorme che va tutto a vantaggio del nostro territorio e dei nostri cittadini!

    Un ringraziamento particolare a Claudio Corticelli e Ubaldo Radicchi di Legambiente per essersi interessati alle questioni aperte nel nostro comune e a tutti i cittadini che sono venuti a firmare!

    Continueremo a impegnarci affinché nel nostro comune si giunga a un consumo di territorio sempre più ridotto e all'attuazione di politiche ambientali e urbanistiche rispettose dell'ambiente, per uno sviluppo sostenibile della nostra comunità.

    Un saluto

    Eugenio Salamone

    RispondiElimina
  2. Bella Gege & C !
    Complimenti!
    Finalmente a Sasso si rialza la testa!
    Roberta

    RispondiElimina
  3. ma quale retromarcia? Secondo me questi qui hanno visto dei film per radio: non era previsto di costruire nulla nel campo nel prete, quindi non è cambiato nulla!

    Il comunicato di Legambiente è veramente difficile da capire. Questi, secondo me, hanno visto un bel mondo! E per non fare figuracce cercan di tenere i piedi in 2 staffe anche se è evidente che sono in cerca di visibilità e giocano sulla difensiva poiché a Sasso Marconi le cose, per stessa ammissione di Legambiente funzionano!

    RispondiElimina
  4. Speriamo che Le elezioni amministrative si facciano una volta al mese , mai visto tanto fervore per problemi vecchi e stravecchi e mai affrontati, Vi segnalo anche la Cava della Sapaba , come mai non l'avete citata?
    un cittadino della frazione Badolo Battedizzo

    RispondiElimina
  5. Ma il tizio qui sopra delle 8 e 10 ha letto il comunicato oppure no???
    "Prendiamo atto anche delle dichiarazioni del Sindaco Mazzetti a mezzo stampa, e verbali espresse nel nostro incontro, della determinazione di non procedere alla attuazione della delibera n. 42 del 23/07/12, nella quale sono stati acquisiti i progetti di indirizzo programmatico, redatti con relazioni e disegni volumetrici dagli architetti Nadia Balestri ed Alessio Erioli e dallo Studio Caire.
    Da parte di LEGAMBIENTE ribadiamo che siamo contrari alla inutile occupazione del Prato del Prete con strutture, sia pur di interesse pubblico e di convivialità, ma sproporzionate e con nulla a che vedere con le caratteristiche Storiche, Culturale e Ambientali della città di Sasso Marconi e dei suoi cittadini."
    C'è scritto: "Prendiamo atto anche delle dichiarazioni del Sindaco Mazzetti a mezzo stampa, e verbali espresse nel nostro incontro, della determinazione di non procedere alla attuazione della delibera n. 42 del 23/07/12" o mi sbaglio???
    E allora vuol dire che era tutto vero!!!!!
    Brava Legambiente e bravi quei ragazzi che sono intervenuti per fermare questa ennesima pazzia! Un tempo la piazza era tutta verde con aiule e alberi ovunque. Dove ora c'è il poliambulatorio o "casa della salute" e tutte quelle altre case a perdita d'occhio un tempo c'era un campo! Basta con tutto questo cemento! Ci state asfissiando!
    Paolo

    RispondiElimina
  6. Attenzione !
    Attenzione a fidarsi delle rassicurazioni VERBALI del sindaco e degli assessori !
    Vedi casello di Borgonuovo, vedi rotonda ex casello di Sasso con soluzione del fantomatico "scalino" all'entrata nella nuova Porrettana per chi viene da Vado,vedi la nuova piscina comunale che doveva essere pronta entro la fine del mandato, vedi realizzazione del parco con panchine nell'ex campo del prete (è ancora tutto com'era e pieno di erbacce), ecc. ecc.
    Una volta si diceva promesse da marinaio, adesso bisogna cambiare il detto.

    RispondiElimina
  7. http://notiziefabbriani.blogspot.it/2013/07/la-palazzina-marconi-di-budrio-sotto-la.html

    il dna non smentisce

    RispondiElimina