La fidanzata
lo lascia e, spinto dalla disperazione, decide di farla finita gettandosi sotto il
treno della Direttissima. Va sulla scarpata che scende a precipizio sulla
linea ferrata per lasciarsi cadere sulle rotaie all’arrivo del convoglio. Ma
poi ci ripensa e chiama di Carabinieri con cui si sfoga per la lacerazione
affettiva di cui è vittima. Decide poi di desistere e accetta di essere
accompagnato dalla mamma e ritrova in quell’affetto sempre certo, una nuova ragione esistenziale.
Alle
21 e 45 circa di ieri, la centrale operativa dei Carabinieri di Vergato è stata
contattata da un uomo che annunciava l’intenzione di volersi suicidare al
passaggio di un treno sui binari della Stazione Ferroviaria di Vado di Monzuno.
I Carabinieri del luogo, allertati dall’operatore del 112, si sono diretti
velocemente sul posto. L’autore della telefonata, un quarantacinquenne di
Monzuno, si trovava in una scarpata, accanto alla linea ferroviaria
Bologna-Firenze. I militari si sono avvicinati con cautela al soggetto e hanno
cominciato a parlargli nel tentativo di farlo desistere dall’intento. La
vittima si abbandonava così in uno sfogo liberatorio, riferendo ai militari di
aver tentato di uccidersi perché la fidanzata lo aveva lasciato. Il dialogo è
proseguito per alcuni minuti, alla fine il quarantacinquenne è andato incontro
agli uomini dell’Arma che lo hanno ulteriormente tranquillizzato e accompagnato
da sua madre.
Dal Comando
Provinciale Carabinieri di Bologna
Meno male che in Italia resistono due cose: i Carabinieri e la mamma
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