Campo di tiro al volo |
Riceviamo e pubblichiamo:
Sabato prossimo 8 e domenica 9 giugno si svolgerà nel Poligono di Tiro di
Vergato una gara di tiro per armi a canna rigata, organizzata dal Poligono in
collaborazione con l'ATC (ambito territoriale di caccia) BO 3. L’ATC mette a
disposizione l'abbattimento di un capriolo da sorteggiarsi fra tutti i
partecipanti.
E' anche l’occasione per i selecontrollori per ottenere l'attestato di
tiro obbligatorio per la caccia al cervo.
Ma sono proprio dei bas.....mettere in palio l'abbattimento di un capriolo...ma che civiloni che sono!
RispondiEliminaFate SCHIFO!!! assassini.
Oltrtutto quando sparano dal poligono di vergato tutta la montagna deve sopportare il rumore degli spari per 2 giorni. se non credete venite a Grizzana e dintorni.
Siete degli arroganti siete da disprezzare, ma sparatevi tra di voi che è meglio.
Considerando che sulle nostre tavole abbonda ogni giorno qualsiasi tipologia di carne e pesce, consiglierei a tutti voi animalisti da quattro soldi una riflessione: il capriolo no ma il vitello si? Muovete il vostro culo verso roma, andando a SALVARE un paese che sta andando a rotoli piuttosto che fare della polemica sterile!
EliminaL’AA (associazione animali) mette a disposizione l'abbattimento di un cacciatore, da sorteggiarsi fra tutti i partecipanti.
RispondiEliminaSparatevi tra di voi. Siete vergognosi.
RispondiEliminaFacciamolo sapere in giro così in quei 2 giorni ci sarà talmente tanta gente attorno al tiroasegno che il loro divertimento salta. In tutta la valle non se ne può più dal fracasso dei colpi che sparano. Che vadano nella pianura padana..... Franco.
RispondiEliminaConsiderato che questi sono selecontrollori, contrariamente agli altri commentatori, visto che frequento i boschi e la montagna, ho piacere che siano allenati al tiro e non ci vedo nulla di scandaloso nel mettere in palio l'abbattimento proprio uno di quegli animali che devono abbattere per mantenere un giusto equilibrio ecologico. Questi ungulati sono decisamente in sopranumero e non sono una specie in pericolo di estinzione, oltre ai danni all'agricoltura ed alle tagliate contribuiscono alla proliferazione delle zecche sono inoltre un pericolo per la circolazione stradale. Se quei falsi ambientalisti avessero contratto la Borrelia a causa di un morso di una zecca come è capitato a me la penserebbero in modo diverso, continuate quindi con le vostre attività senza ascoltare questi piagnistei di ambientalisti da salotto.
RispondiEliminaBasta uccidere, basta sparare...
RispondiEliminaSiete schifosi.
Magari state a pane e acqua per un mese per poter comperare le cartucce.
La cosa più orribile è il premio in palio...un animale da abbattere, magari tra gli applausi dei partecipanti.
NON SIETE UOMINI SIETE DEI BASTARDI
Riferito all'anonimo delle 01:22
RispondiEliminaa parte la crudeltà, vieni nella vallata ad abitare e goderti i sabato/domenica all'insegna del riposo con sottofondo continuo di spari. Se tu pensi che siamo ambientalisti da salotto e che facciamo piagnistei mi sa che sei un pò svalvolato.
Non ho ancora capito chi sono i più incivili, chi spara o chi scrive ?
RispondiEliminaHanno forse ragione tutti e due o sono entrambi disattatati, mettetevi attorno ad un tavolo e sviscetate la questione, entrambi hanno delle reali e condivisibili ragioni che devono essere rispettate.
Auguri
un paese civile si misura anche da queste cose .
RispondiEliminai caprioli come i cervi non sono fauna originaria dei nostri boschi,qualcuno ha preso la decisione di introdurli senza calcolare le conseguenze ...ora dovrebbero pagarne loro gli eventuali danni .caro anonimo del 07 giugno ore 01.22
sento da sempre gli agricoltori della zona lamentarsi dei danni alle colture ma non raccontano mai della caccia abusiva e dei soldi che ricavano dalla vendita dalla carne dei caprioli , le zecche invece erano già presenti nei nostri territori ,quindi essere punti da una di loro era possibile anche prima .la caccia ora non ha alcun senso è solo crudeltà gratuita è imbecillità di chi la pratica è stupidità da parte delle autorità che ancora la permettono .
si voglio partecipare al tiro al cacciatore ho una pessima mira però potrei anche colpirlo.....quanto al sopranumero, sopranumerario sarai tu, caro cocommentatore ...ungulato :)
RispondiEliminaInsomma...io nel weekend NON VOGLIO SENTIRE RUMORI MOLESTI SE NON QUELLI DELLA NATURA. Perché mai mi sarei trasferito lontano dalla città? Che costruiscono i tiroasegno in pianura lontano dalle case.
RispondiEliminaHo letto tutti i post e forse è meglio fornire qualche informazione per poter ragionare. Ragionando ci si raffredda e si capisce come sono cambiate le cose rispetto ai luoghi comuni che tutti abbiamo in testa. Animali che non erano più presenti sul territorio 20 anni fa sono in sovrannumero e devastano le poche colture rimaste. Studiosi delle discipline naturalistiche hanno notato che oramai non esiste più il sottobosco in quanto gli erbivori mangiano in continuazione germogli e cortecce. Gli aghiformi che servono loro per digerire stanno soccombendo(anche per il calore) e restano solo querce polidecennali che una volta abbattute per riscaldamento e/o pulizia lasciano il terreno deserto e franoso. La selezione è necessità ma ancora inefficace in quanto non viene mai raggiunto il 100% di quanto assegnato su nessuna delle specie. Il lupi sono passati da 40 del 2007 a 100 del 2012, ma si nutrono di piccoli di cinghiale e non di caprioli come chi li ha immessi sperava (perché prendersi una zoccolata..). Due mesi fa è stato abbattuto un cinghiale al Meloncello sotto i portici di San Luca, probabilmente superstite incazzato (ha ferito una persona) di dei 123 prelevati nelle due settimane precedenti proprio sulla collina di San Luca(!) praticamente in città vista la densità abitativa della zona. Gli animali da abbattere vengono attribuiti ai cacciatori con criteri severi e controllati dalla GF. Il premio è tra essi e non ancora assegnato. Fare il test di abilitazione ai cacciatori serve per selezionarli a loro volta affinché non facciano danni in capo aperto. La gara è anche una scusa per questa verifica oltre che una occasione sportiva in bianco (cioè senza caccia vera e propria) su bersagli che hanno la silouette delle specie selezionabili con precisi punti da attingere pena il diniego della qualifica di selettore. Il Comune di Vergato, interpellato da tanti, conosce tutte queste cose e poteva spiegarle subito ai suoi interlocutori con chiarezza, ma ha preferito fare ancora una volta la parte di Ponzio Pilato, venendo meno al suo dovere di compensatore sociale e d'informazione ai cittadini. Non è la prima volta, non è il primo Ente che fa così e non sarà l'ultimo. L'importante è che almeno alla fine abbiamo tutti l'informazione più esaustiva per farci delle opinioni libere e razionali. Grazie per la lettura.
RispondiEliminaTecnicamente é un ragionamento che fila. Dio ha messo in natura gli erbivori e i carnivori per il loro equilibrio. L'uomo che si considera verde animalista e ambientalista ha voluto sostituirsi a Dio inserendo in natura solo erbivori. Non c'è il predatore per cui essi si riproducono. Il sovrannumero distrugge le coltivazioni. Ok. Ok. Tutto fila. Ma che diritto hanno 4 benestanti in un momento di crisi economica di disturbare LA NATURA E CHI LA ABITA E LA CHI LA VIVE con i loro spari del sabato e domenica...giorni preposti al riposo...anche delle orecchie?
RispondiEliminaVisto che chi va a sparacchiare è sicuramente gente che economicamente sta bene (con quel che costano le cartucce ecc.) perché non se ne stanno a casa dal lavoro (se mai lavorano) il lunedì o il martedì e sparacchiano senza rompere gli zebedei a chi abita nei dintorni e che giustamente si vorrebbe godere i giorni di riposo.Potete dire ciò che volete difensori dei cacciatori, ma se mi rompete con tutto quello sparare siete solo una massa di arroganti presuntosi
RispondiEliminaMa muovete il culo voi e andatevene a sparare lontano da qui
RispondiEliminanon su tutte le tavole per fortuna!!!primo o poi (meglio se prima )dovremo fare i conti con tutti questi allevamenti intensi dove gli animali vengono trattati da schifo,e paghiamo un alto prezzo in fatto di inquinamento ...quanto a muovere il culo ...lo dovremo fare tutti .
RispondiEliminase poi si mette in palio un premio (notate bene la parola premio )del genere chiaramente equivale ad attirarsi tutte le possibili critiche.
Permettimi un' osservazione: perché sulle tavole dove regna frutta e verdura non è stata comunque sottratta vita ad una pianta in grado di crescere e produrre frutti? Perché un alimentazione che esclude la carne non produce comunque inquinamento e non ha impatti ambientali di alcun tipo? Come vedi è solo questione di punti di vista non necessariamente condivisibili ma nemmeno criticabili, perché non esiste mai un giusto o uno sbagliato ma un modo diverso di pensare e di agire che va comunque rispettato.
EliminaMa il problema è il premio rappresentato dal capriolo o il rumore? Va bene la libertà di opinione ma quando si muovono certe accuse e si utilizzano parole forti come assassini, bastardi, etc, allora il confronto cede il passo all' ignoranza e chi scrive farebbe meglio a stare zitto.
RispondiEliminaIl tiro a segno è uno sport come altri. Il motociclismo così come la formula uno non fanno rumore? Vogliamo parlare del rumore che provocano le partite di calcio con tutto il traffico che mettono per strada? Sarei curioso di sapere se chi è infastidito lo è del rumore in generale o solo da quello prodotto dal tiro a segno per partito preso.
RispondiEliminaNessun dubbio sull'atrocità del messaggio che passa...la vita di un
RispondiEliminaessere vivente in palio in una gara se pur di sele controllori e probailmente con qualcuno che incassa anche una quota di isc
rizione . Questa casta( solo cosi' si puo' definire)gode di appoggi e coperture politiche tali per cui a loro tutto è concesso, mentre i diritti ad una convivenza civile e tranquilla delle popolazioni locali nulla valgono. Bisogna andare a manifestare pubblicamente in Piazza a Vergato per spiegare alla locale Amministrazione, che se loro scrollano le spalle perché fa comodo cosi' a qualcuno, i cittadini invece si sono e vogliono fare sentire la loro
voce. Ubaldo