Marco Veronesi |
E’ stata presentata e approvata in Consiglio
comunale di Sasso Marconi la proposta di ‘Ambito territoriale omogeneo ottimale’
in cui collocare il paese . Questo ambito corrisponde ai 9 comuni del distretto
sanitario di Casalecchio di Reno e comprende quindi , oltre Sasso e Casalecchio,
Monte San Pietro e Zola, comuni della Bazzanese e della Val Samoggia .
L’ambito territoriale sarà la base su cui
organizzare servizi in forma associata (unioni di servizi). Quelli che si
prevede possano essere gestiti in modo associato sono la Polizia Municipale,
l’Urbanistica, i Servizi sociali e la Protezione Civile.
Secondo molti, ciò prelude la eventuale futura
fusione dei comuni in un comune unico. I comuni della Valsamoggia lo hanno già
fatto. Gli altri, quindi Sasso Marconi, Monte San Pietro, Zola e Casalecchio,
potrebbero essere i protagonisti di una seconda fusione.
La proposta ha avuto il dissenso di tutte le
minoranze consiliari. In particolare il capogruppo di Sasso Libera, Marco
Veronesi, ha bocciato questa ipotesi di ambito territoriale poiché ha giudicato
come più logica e coerente quella che unirebbe Casalecchio di Reno, Sasso
Marconi, Marzabotto e Monzuno.
L’ipotesi di conformità dell’ambito territoriale con
quello del distretto sanitario è stata
invece difesa con decisione dal sindaco Stefano Mazzetti e dall’assessore
Silverio Ventura. Quest’ultimo ha messo in risalto come Sasso Marconi,
caratterizzato da una presenza prevalente di attività artigianali e industriali
come Casalecchio e Zola , ha le stesse problematiche da affrontare di questi
ultimi e trova quindi nell’ambito proposto la sua naturale collocazione. Ha
inoltre ricordato che Monzuno e Marzabotto fanno parte della Comunità Montana e
trovano in questo ambito territoriale la loro normale collocazione
La proposta è stata poi approvata con il solo voto
favorevole della maggioranza.
Abbiamo chiesto a incontrato Marco Veronesi di spiegare meglio il suo punto di vista.
Perché ha bocciato la proposta della maggioranza ?
“Perché storicamente Sasso Marconi è sempre stato la porta di ingresso verso l’Appennino e il collegamento tra la pianura, la città e i comuni montani delle valli del Reno e del Setta quindi è più logico che sia unito a Casalecchio e ai comuni della prima collina”.
La maggioranza ha sostenuto invece la logica del rapporto consolidato con i comuni della bazzanese e Casalecchio di Reno.
“Il rapporto è forzato perché si sono dimenticati di tutti i residenti di Marzabotto e Monzuno e degli altri comuni delle valli del Setta e del Reno che invece vivono Sasso Marconi come loro sede di lavoro e di servizi. Si pensi per esempio a tutte quelle famiglie che gravitano su Sasso Marconi per utilizzare servizi sanitari, commerciali e sportivi come la piscina e gli impianti di atletica di Ca’ de Testi. Si pensi inoltre a tutti i cittadini che passano giornalmente da Sasso Marconi provenendo dalle due vallate, per recarsi al lavoro e al problema tanto sentito della viabilità sulla Porrettana.”
L’approvazione di questo ambito territoriale è propedeutico per una gestione unificata per questi comuni della Polizia municipale, dei piani regolatori dell’urbanistica, dei servizi sociali e della protezione civile. E’ contrario anche a queste collaborazioni ?
“ Non è questo il problema, ma la possibile collaborazione. Come già detto la logica di omogeneità storica e territoriale ambientale socio economica di Sasso Marconi è più vicino ai comuni delle valli che gravitano su di esso che non con a comuni come quelli della Val Samoggia e del Lavino, come Zola Predosa”.
Che differenza c’è fra unione di comuni e fusione di comuni?
“Nell’unione ogni comune mantiene la propria personalità giuridica e amministrativa. In sostanza il comune rimane. Nella fusione, come dice la parola stessa e come avvenuto nella Val Samoggia, i comuni si fondono in una unica nuova realtà amministrativa, la sola ad avere titolarità giuridica. Si ha un nuovo comune che sopprime gli altri che vi hanno aderito.”
Quale sarà a suo avviso il futuro del comune di Sasso Marconi ?
“Per una razionalizzazione, ottimizzazione dei servizi bisognerà andare verso una gestione associata delle funzioni come quelle citate poc’anzi, ma è l’ambito territoriale di riferimento di Sasso Marconi che a nostro avviso deve trovare una nuova territorialità con una eventuale unione dei comuni storicamente complementari tra loro che sono quelli delle basse vallate del Reno e del Setta”.
Ora cosa farete?
“Organizzeremo un incontro pubblico in cui inviteremo i sindaci Gamberini di Casalecchio di Reno, Franchi di Marzabotto, Mastacchi di Monzuno e Mazzetti di Sasso Marconi per un confronto che speriamo porti risultati che possano dare alla Regione Emilia Romagna la possibilità di definire l’ambito territoriale omogeneo fra questi quattro comuni e chissà che da questo incontro non possa uscire un documento congiunto tra i quattro sindaci che mantenga viva la pressione necessaria per vedere finalmente partire i lavori per la realizzazione dell’ultimo tratto della Porrettana ”.
Sasso e' un comune di confine per molti aspetti, ma e' sicuramente molto piu' una porta alle valli di Reno e Setta che non un comune omogeneo a Zola e vicini.
RispondiEliminaPurtroppo anche per l'ambito "omogeneo" il PD decide su logiche di potere che c'entrano poco col mondo reale.