Siamo ormai
alla specializzazione anche nel settore ‘furti’. I Carabinieri di Molinella
hanno infatti arrestato tre giovani ‘specializzati in furti nei parcheggi dei
cimiteri’. Si tratta di due diciottenni, nati a Bologna e Lugo e un ventisettenne,
nato a Cattolica, domiciliati in un campo nomadi della provincia di Bologna.
I militari
erano da tempo alla ricerca della banda dopo che i furti nei parcheggi dei
cimiteri si sono moltiplicati e hanno interessato molte zone cimiteriali della
provincia. A mettere sulle traccia dei tre è stato il ‘fare sospetto’ dei tre
giovani in sosta a bordo di una Lancia Y in prossimità di San Martino di
Molinella nel parcheggio del cimitero comunale, durante una cerimonia funebre.
I Carabinieri, dopo averli fermati, hanno perquisito il veicolo dove hanno trovato diversi arnesi da scasso e una macchina fotografica
digitale di probabile provenienza furtiva. Dalle indagini hanno poi
rivelato che i tre avevano ‘visitato’ un
altro parcheggio cimiteriale, quello di Santa Maria Codifiume, dove avevano
sfondato il vetro anteriore di una BMW X1 parcheggiata e si erano impossessati
degli oggetti contenuti al suo interno. Uno dei tre, quello nato a Bologna, nello
sfondamento del vetro si era ferito alla mano destra, con conseguenti tagli e
lesioni. I tre sono stati arrestati con l’accusa di concorso in furto aggravato
Una decina
di giorni fa il giovane ferito alla mano era stato denunciato dai Carabinieri
di Baricella perchè ritenuto responsabile di un altro furto aggravato in
concorso ai danni di una Toyota Yaris parcheggiata nel cimitero di San
Gabriele. Assieme a un complice
rimasto ignoto, era riuscito a impossessarsi della borsa di una vedova che era
andata a fare visita al marito defunto e, credendo di trovarsi in un luogo ‘tranquillo’,
aveva lasciato tutti gli effetti personali, compresi i soldi (un centinaio di
euro) all’interno del veicolo.
Questa
mattina, alle 9, i tre nomadi sono stati tradotti nelle aule del Tribunale, in
attesa di essere processati col rito direttissimo.
Dal Comando Provinciale Carabinieri di
Bologna
RispondiEliminaRoba da non credere!