La Martina (foto Ansa) |
E’ di questi giorni la notizia della inversione di
marcia della ‘Martina’, la mastodontica macchina perforatrice, utilizzata per scavare nella montagna e
realizzare la galleria della Variante di Valico a Sparvo. La Martina percorre
circa 400 metri al mese e in poco più di sei mesi di lavoro effettivo ha
realizzata la canna sud, di circa 2400
metri, e si prepara quindi a realizzare la seconda canna, quella verso nord.
La lettera inviata ad ANAS. |
Abbiamo chiesto al geometra Dino Ricci di Ripoli
come è la situazione dell’altra galleria della Variante, quella di San Benedetto , per la quale la procedura
dello scavo pare meno felice. Il
caseggiato di Ripoli si sente minacciato dal passaggio della perforazione che
farebbe mancare ‘la terra sotto i piedi’ ed abbassare l’intero abitato
muovendolo anche verso valle. A difesa dei residenti si è persino formato un
Comitato spontaneo che ha per portavoce i geometri Dino Rcci e Alessandro
Bonafede. Il Comitato reclama sicurezza
e il pagamento concreto dei danni causati dalla perforazione.
In particolare abbiamo voluto sapere se i gli stessi timori degli
abitanti di Ripoli li vivono anche i
residenti di Sparvo. Ricci ha risposto:
“No. E questo grazie al fatto che la Martina è una
fresa a pressione bilanciata e realizza contemporaneamente, in tempo reale, lo scavo e il rivestimento .
Non c’è quindi il rischio di decompressione dell’ammasso di terra sopra la
galleria e quindi di cedimenti. Questa perforatrice è un prototipo dalle
dimensioni uniche al modo, di circa 17
metri di diametro. Avevamo chiesto due
anni fa che la stessa tecnica fosse adottata anche per la galleria di San
Benedetto. Purtroppo, qui da noi da cinque anni si opera con la tecnica
tradizionale e cioè prima si scava poi si riveste la cavità e i danni sono
integrali su tutto il territorio attraversato”.
Quali danni ?
Dino Ricci mostra lo 'specchio topografico'. |
“Lo specchio topografico che le mostro è quello di
una casa di Ripoli. Da quando hanno cominciato a misurare si è registrata una linea
di scostamento di 14 centimetri, cioè la casa è scivolata verso il fondo valle
di 14 centimetri e (un centimetro al mese senza interruzione di continuità) e
si è abbassata di sette. Man mano lo scavo si avvicina all’abitato, lo
scostamento continua poiché è già avvenuta la riattivazione della frana latente
che interessa l’intero territorio di Ripoli. Gli abbassamenti registrati del terreno in alcuni punti sono anche di oltre 20 centimetri e gli
scostamenti anche di oltre 40 centimetri”.
Cosa farete?
“ Continueremo a far presente questa aberrazione
della società italiana che si considera la culla del diritto (scritto) e che
invece è degna di un paese da repubblica
delle banane”.
Quindi, questo vale a dire che non vi sentite
tutelati dalla legge?
“Relativamente. Dovranno pur indennizzarci. La mia casa non vale più nulla. Ne subisco un
danno materiale rilevantissimo, cui si aggiungono quello morale e fisico. Da
due anni uso sonniferi e tranquillanti per dormire. La frana va da Ripoli al
fiume sono in movimento 50-60 milioni di metri cubi di montagna . Non sappiamo
quando e come si fermerà e non sappiamo ancora quali saranno gli effetti veri.
La frana continuerà a muovesi e con essa tutte le nostre case ”.
Nessuno vi sostiene o vi aiuta?
“Siamo soli. Non
abbiamo avuto alcun supporto nemmeno da parte di ente locali . L’amministrazione comunale poteva bloccare i
lavori, ma non lo ha fatto. Solo il Prefetto ha formulato un protocollo di
intesa fra le parti, escludendo i proprietari. Abbiamo anche scritto al Ministro degli Interni
ma non abbiamo avuto risposta. Mi sento
un cittadino non di serie B, ma di infima classifica. Nessuno parla della
nostra presenza e del nostro dramma ”.
Quale legge ??? quale tutela ???
RispondiEliminaAccorreranno tutti quanti solo quando ci sarà l' emergenza e la catastrofe.
La gente DEVE rimanere senza casa, non deve avere più nulla è il prezzo da pagare per la costruzione della galleria a tutti i costi. Nonostante gli scandali, le truffe e le ruberie, in beffa alla gente.....niente cambia...tutto continua come se nulla fosse inesorabilmente. Quanto devono sopportare ancora gli italiani????
Non demorda signore, se mai ci fossero persone di infima classifica sono i nostri politici, nessuno escluso....nemmeno quelli locali. La vita insegna che quello che si fa agli altri nel bene e nel male,prima o poi, ci torna sempre indietro.
RispondiEliminaAbbia fede e pazienza.
A/b