martedì 1 maggio 2012

La scuola non è un film.


Lettera firmata. 

Mi rivolgo a Lei, come genitore di un bambino che frequenta la scuola media di Monzuno, perché metta in evidenza e renda nota una situazione inaccettabile che, mi risulta, non riguarda solo la scuola di mio figlio, ma purtroppo la maggior parte delle scuole medie italiane, sicuramente di quelle del circondario su cui ho fatto una sommaria indagine.
I nostri ragazzi, quando manca un insegnante (e nel periodo della neve è stato un vero disastro), vengono per lo più ‘spediti’  in biblioteca a vedere dei film che di solito non hanno nulla di didattico ma sono film d’evasione, gialli, addirittura horror, per la gioia di chi si trova a passare un’oretta o due di assoluto relax anziché di impegno e attenzione.
Ciò però va sicuramente a scapito dell’apprendimento, soprattutto se questi momenti di stacco dallo studio si ripetono con cadenza preoccupante. Sembra quasi un chiaro invito al disimpegno.
Forse nella suola italiana è istituita una nuova materia, la filmologia, accanto alla matematica e all’inglese?
Un ragazzino di quell’età rischia in questo modo di confondere quello che dovrebbe essere il lavoro scolastico con il gioco e il passatempo, mentre la scuola, al di là dei risultati finali, dovrebbe dare un messaggio molto chiaro su quello che è l’impegno scolastico e di lavoro e il tempo dello svago e del gioco.
In questo modo la finalità prima della scuola, che è educativa e formativa, viene totalmente a mancare.
E’ vero, i tagli alla scuola sono stati impietosi da alcuni anni e da quello che si sente si sta macchinando per operarne ancora. Dovremo vedere gli scolari arrangiarsi a studiare da soli per mancanza di docenti, così studierà solo chi è molto intelligente (meritocrazia raggiunta) e chi è seriamente motivato?
 Se la scuola italiana è tra le ultime in quanto a livelli di preparazione degli studenti, non sarà il caso di invertire la rotta e prevedere una seria preparazione per i futuri cittadini che diventeranno le classi dirigenti e i manager del futuro?

3 commenti:

  1. mi permetto, seppur condividendo le preoccupazioni di questo genitore, di domandare e domandargli se queste giustissime osservazioni, magari firmate e comprovate, sono state rivolte anche e soprattutto alla dirigenza scolastica, oltre che alle pagine di un blog.
    Credo che la funzione di internet a volte sia un pò male interpretata, soprattutto perchè in questo modo non vi è un contradditorio costruttivo con l'istituzione.
    Grazie

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  2. Mi associo in maniera incondizonata alle preoccupazione del genitore. Anch'io sono molto critico nei confronti di parecchi plessi scolastici e per i più svariati motivi. Dagli insegnanti che mancano a quelli con i paraocchi...non voglio discriminare la classe insegnante, ho conosciuto professionisti motivati da una vera e propria missione, ma altri veramente depressi da una vita nel limbo dell'insegnamento.
    I primi motivano gli studenti e i secondi li deprimono. Non ho mai visto un buon insegnante con pessimi studenti... Non so bene a chi rivolgere questo sfogo, se non a chi ha voglia di leggere...e...pensare.
    Buona serata.

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  3. Mi associo in maniera incondizonata alle preoccupazione del genitore. Anch'io sono molto critico nei confronti di parecchi plessi scolastici e per i più svariati motivi. Dagli insegnanti che mancano a quelli con i paraocchi...non voglio discriminare la classe insegnante, ho conosciuto professionisti motivati da una vera e propria missione, ma altri veramente depressi da una vita nel limbo dell'insegnamento.
    I primi motivano gli studenti e i secondi li deprimono. Non ho mai visto un buon insegnante con pessimi studenti... Non so bene a chi rivolgere questo sfogo, se non a chi ha voglia di leggere...e...pensare.
    Buona serata.

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