martedì 10 gennaio 2012

Furto nel convento a Castel San Pietro Terme.




Va in chiesa durante la funzione e invece della ‘assoluzione’ ha trovato 10 mesi di reclusione.

A condannarlo alla penitenza non è stato il sacerdote, ma il giudice. In gattabuia è finito il trentaduenne Claudio Di Giorgio, originario di Giulianova, residente a Martinsicuro e con numerosi precedenti. L’uomo, nella serata di ieri, 9 gennaio, assieme a due complici, è entrato nella chiesa dei Capuccini durante la funzione religiosa vespertina e invece di raggiungere le panchine e dedicarsi alla preghiera, con i complici si è nascosto, con il chiaro intento di rimanere all’interno dell’edificio religioso e, una volta terminata la Messa e usciti officianti e fedeli, impossessarsi di qualcosa di prezioso.

I malintenzionati non sono stati però accorti e sono stati intravisti nel momento che stavano introducendosi da una porta posteriore del convento. I Frati Capuccini hanno subito chiamato il 112 e hanno informato del probabile tentativo di furto.

Il tempestivo intervento della pattuglia dell’Arma ha così permesso di bloccare il ladro mentre si aggirava ancora all’interno della struttura. Il sopralluogo ha inoltre consentito di accertare che il malvivente aveva già forzato (sfondandole) le pesanti ed antiche porte di cinque stanze adibite a dormitorio e aveva asportato 150 euro in contanti custoditi in una delle camere e che gli sono stati ritrovati nascosti addosso.

Dopo aver restituito la refurtiva ai legittimi proprietari, i Carabinieri hanno tratto in arresto il pregiudicato con l’accusa di furto aggravato in concorso per la quale è stato processato con rito direttissimo e condannato a 10 mesi di reclusione.

Sono in corso indagini per l’identificazione degli altri due complici i quali sono riusciti a darsi alla fuga prima dell’arrivo dei militari.

Foto e notizia del comando Provinciale di Bologna della Legione Carabinieri Emilia Romagna.

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