Capodanno intelligente quello del 2012. Sarà la crisi o la riscoperta del piacere di stare insieme, sta di fatto che si è atteso l’arrivo del 2012 in famiglia, ma ancor più in feste di combriccola, di quartiere, di caseggiato o di condominio. Intelligente poiché anche il numero dei botti è stato contenuto. Più numerosi invece gli spettacoli pirotecnici di cui si è fatto un vero carosello.
A volte persino il rogo del vecchione 2011 è stato preparato in famiglia. In un campo a Fontana troneggiava un bel fantoccio (nella foto) con la scritta 2011 certamente ideato da un gruppo di amici.
Ci si è scatenati poco prima della mezzanotte per ‘esplodere’ allo scadere dell’ora ‘zero’. Poi si è proseguito quasi fino all’arrivo del mattino. Protagonisti ovviamente i giovani e i giovanissimi spesso attratti da uno spettacolo che per loro è ancora una novità.
A Sasso Marconi il rito del capodanno è stato organizzato in piazza dove, dopo lo spettacolo teatrale “Nuova Barberia Carloni" del Teatro Necessario (nella foto) si è attesa la mezzanotte con il buffet preparato dall’assessore Adriano Dallea e dai suoi collaboratori. Quindi si è assistito al rogo del vecchione alzando i calici per il benvenuto all’anno che stava arrivando. Il freddo pungente ma ‘secco’ ha reso possibile sostare a lungo nella piazza ai tanti convenuti, affascinati dai fuochi che facevano da corona al rogo e dalle esplosioni di luce dei fuochi pirotecnici i che dalla collina e dalla pianura si confrontavano.
C’è stato comunque chi non ha abbandonato la propria postazione per essere d’aiuto a chi si fosse trovato in difficoltà anche in questa notte , come, per esempio, i volontari della Pubblica Assistenza di Sasso Marconi. Hanno mantenuto fede al loro impegno non dimenticando comunque anche di festeggiare il capodanno. La sede di San Lorenzo ha infatti ospitato una bella festa collettiva. Quindi, con l’orecchio al centralino e gli occhi ai calici, si è brindato in tanti al 2012. Solo un equipaggio è stato sfortunato. Proprio poco prima della mezzanotte è arrivata una richiesta di soccorrere per una persona che ‘aveva alzato sregolatamente il gomito’. Si è assolto all’impegno con grande spirito di servizio e i compagni volontari hanno aspettato il rientro con i calici non del tutto vuoti per un secondo e affettuoso brindisi con loro. Dopo poco la mezzanotte le chiamate si sono susseguite numerose, tutte dovute a malori per gli eccessi a tavola e per quelli causati dalla convinzione che maggiore fosse il numero di brindisi all’anno nuovo, più generoso sarebbe stato il futuro immediato. A Mongardino c’è stato, oltre allo scambio di auguri, anche uno scambio di cazzotti generato da pesanti apprezzamenti, dettati dall’alcol, verso una signora. Il confronto ha visto soccombere chi aveva bevuto di più. Il tutto si è risolto con una bella medicazione e alcune bende affidate ai sanitari dell’Ospedale Maggiore. Non sono state registrate chiamate per traumi da incidente o altra causa e ciò comprova che si è festeggiato in casa con i ricchi e abbondanti piatti della cucina bolognese.
Foto di Fruttuoso Zucchini e Francesco Fabbriani.
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