lunedì 7 novembre 2011

Tre nuovi 'beati': i sacerdoti di Monte Sole.



Domenica 20 novembre l’arcivescovo di Bologna Carlo Caffarra, nella Cattedrale di Bologna, dichiarerà ufficialmente chiusa la fase diocesana del processo di beatificazione dei tre sacerdoti che si immolarono a Monte Sole per rimanere fedeli al loro compito e vicini ai parrocchiani minacciati e poi trucidati dalle SS tedesche.

Don Ubaldo Marchioni, don Ferdinando Casagrande e don Giovanni Fornasini furono uccisi tra il 29 settembre e il 13 ottobre del 1944 nei giorni in cui a Monte Sole si consumava una delle più violente e tragiche stragi di civili che l’Italia ha conosciuto durante l’occupazione tedesca.

Erano tutti e tre giovanissimi, inviati a esercitare il loro ministero nelle parrocchie di quella zona.

Don Marchioni (nella foto) fu ucciso il 29 settembre sull’altare di Casaglia mentre pregava assieme ai suoi parrocchiani che, terrazzati per il prossimo arrivo di una colonna di militari tedeschi, avevano creduto di trovare nella propria chiesa un porto sicuro.

Don Casagrande (nella foto) fu ucciso alla ‘pozza rossa’ di San Martino il 9 ottobre e

don Fornasini (nella foto) fu trucidato dietro il cimitero di San Martino il 13 di ottobre.

Tutti e tre trovarono il plotone di esecuzione poiché non si risparmiarono nel tentativo di confortare e testimoniare la fedeltà alla comunità che era stato loro affidata.

Don Marchioni, dopo essere stato sepolto in una fossa comune nel cimitero di Casaglia con le altre vittime fu poi trasferito nel sacrario di Marzabotto. Don Casagrande e don Fornesini rimasero insepolti sul luogo del decesso per vari mesi. Alla fine delle guerra finalmente i loro resti furono tumulati, uno nel cimitero di San Martino e poi a Castelfranco Emilia e l’altro nel cimitero di Sperticano e poi nella attigua chiesa che era stata la sua.

La chiusura del processo diocesano, praticamente la conclusione dell’istruttoria del processo di beatificazione, segna il termine della ricerca di prove utili a determinare il riconoscimento da parte della Santa Sede.

Il tribunale ecclesiastico ha ascoltato testimoni per ciascuno dei tre, ha raccolto, registrato e catalogato le notizie. Ora gli atti saranno inviati a Roma.

Il processo di beatificazione è stato avviato a Marzabotto il 18 ottobre 1998 dietro richiesta presentata da don Dario Zanini (nella foto), parroco di Sasso Marconi , e dagli altri sacerdoti del vicariato nell’ottobre del 1976.

Don Dario, che ha anche avuto l’incarico di vice postulatore (quello che sarebbe il Gip per il tribunale civile), ha raccontato: “L’indagine compiuta in questi anni ha offerto tante testimonianze di affetto e di stima anche da parte di uomini della Resistenza. Il capo partigiano Ottorino Ruggeri ‘Bill’ di Lagaro, mi diede questa risposta quando gli chiesi se aveva conosciuto don Marchioni: “L’ho sempre visto attorniato da bambini o da vecchi”. Gianni Rossi, vicecomandante della Brigata Stella Rossa, scomparso recentemente, quando manifestai l’intenzione della Chiesa bolognese di aprire una causa di beatificazione per i preti di Monte Sole e chiesi il suo parere, mi rispose: “Per me erano santi anche allora perché sono rimasti lì e si sono fatti ammazzare ”.

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