Il sindaco di Sasso Marconi, Stefano Mazzetti e il responsabile Stazioni di Rete Ferroviaria Italiana, Vincenzo Cefaliello hanno inaugurato oggi, domenica 23 ottobre, il murale realizzato dall’artista sassese Ettore Tomas nel locali della stazione Ferroviaria di Sasso Marconi.
Tomas, presente al taglio del nastro, ha colorato le pareti della sala d’attesa e del sottopasso ispirandosi ai fatti storici che hanno caratterizzato la vita della vallata e le presenze attuali. Così la sala d’attesa è caratterizzata dalla raffigurazione di Marconi che taglia i fili del telegrafo sostituendo a questo la comunicazione via etere.
In altri bozzetti si legge ‘Al Sas’, termine dialettale di 'Sasso Marconi' o è ritratto un lettore intento ad indagare il mensile ‘Resto di Sasso’.
Lo stesso autore ha illustrato i murales spiegando i motivi che lo hanno ispirato.
Gentilissimo vi sono alcune imprecisioni nel suo articolo.
RispondiEliminaPrima cosa non si tratta di affresco.
Secondo al sas non é la rivista ma il nome in dialetto di sasso.Non la rivista....
Marconi infine taglia i fili del telegrafo.
Sperando di poter vedere corrette queste imprecisioni
Saluto
Cittadino di Sasso
Gentilissimo
RispondiEliminaSono Ettore Tomas vorrei fare alcuni appunti sul suo articolo.
Marconi taglia i fili del telegrafo... In favore di una comunicazione via etere... Non il contrario.
Al sâs si riferisce al nome di sasso Marconi in dialetto locale. Non alla testata mensile....
In realtà tecnicamente non si tratta di affresco é stata usata tempera muraria al quarzo..
Chiederei cortesemente di rettificare i contenuti del suo post.
Attendo notizie
Saluto
E.Tomas
Un sincero complimenti e bravo a Ettore per il bel gesto artistico con cui hai rallegrato gli ambienti della stazione ferroviaria.
RispondiEliminaSabato sera ho fatto un salto in stazione e devo dire che hai fatto veramente un bel lavoro...anche nei contenuti e valori espressi dai tuoi disegni.
Penso che sia tu che tuo padre ne siate orgogliosi.
Un saluto
Marco Veronesi
Adesso sì che la stazione di Sasso è proprio completa! Mancavano solo ‘sti affreschi…no… è giusto, murales. Gli affreschi sono quelli della Cappella Sistina. Niente a che fare con questi. Sono una pendolare del treno e mi sono messa nei panni di chi, di sera, al buio scende dal treno a Sasso e si trova davanti gli inquietanti occhi fuori dalla testa di uno che legge un giornale (sta leggendo un articolo spaventoso?) o quel tizio che sembra ti tiri un pugno, o ancora il povero Marconi, spaccato a metà che taglia i fili come un black block. Povero il nostro Sasso! Non sarà che queste opere sono state commissionate a questo ‘artista emergente’ perché è il figlio di un ex consigliere di maggioranza e tuttora appartenente alla locale ‘cupola’ del PD? Mah. Sassese doc.
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