La tomba del campionissimo Tarquinio Provini a Lagune a Sasso Marconi è stata depredata della motocicletta stilizzata in bronzo che la caratterizzava e che, assieme alla fotografia del campione in sella a una moto da corsa, ricordava immediatamente l’indimenticato fuoriclasse delle due ruote. Provini si aggiudicò infatti due titoli mondiali, nel 1957 su Mondial in classe 125 e nel 1958 su MV Agusta nella classe 250, e undici titoli italiani seniores tra il 1955 e il 1966. L’ipotesi benevola è che a rendere monco il marmo privandolo della piccola opera d’arte siano stati alcuni suoi tifosi che, memori delle grandi vittorie e volendo portare con se’ un ricordo anche della sua ultima dimora, hanno deciso di prelevare la motocicletta in metallo. L’ipotesi più probabile è però quella che a compiere lo scempio vicino al sacrilegio religioso e sportivo, siano stati i soliti razziatori dei cimiteri che operano, grazie al fatto che il luogo non è frequentato di notte, in modo indisturbato e che producono danni elevati ai sentimenti e agli affetti di coloro che vedono le tombe dei propri cari spogliate. E’ stata infatti depredata anche la tomba di un vicino di Provini, quella di Gianni Sapori ,un coltivatore diretto deceduto l’estate scorsa. Essendo stato agricoltore amante degli animali, sulla sua tomba, assieme ai fiori, erano state collocate statuette di animali da cortile. Le caprette, la specie più cara a Sapori, sono state rubate. Non molto tempo fa il cimitero del vicino Mongardino è stato spogliato, notte tempo, di tutte le grondaie in rame. Il parroco di Lagune don Paolo Zamparini, fra i primi ad essere informato dell’accaduto, ha detto: “Più che una profanazione desacralizzante sono convinto si tratti dell’atto di un fan di Provini che, come oggi si fa, ha voluto impossessarsi di un pezzo unico legato all’importanza del defunto”. Anche i lagunesi Stefano Sapori e Davide Mosele non nascondono la loro preoccupazione per l’accaduto e hanno sostenuto: “Per pochi spiccioli non si lasciano neppure in pace i morti. E’ un mondo , il nostro, ormai difficile da capire”. Raccontano poi che il giorno dell’Epifania è stato notato un camioncino che ha sostato a lungo vicino al cimitero. “Potrebbe trattarsi anche di un furto su commissione. E’ il caso ormai di prendere il numero di targa di tutti i mezzi sospetti”, hanno concluso.
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