Franco Panteri, lo storico gestore della omonima macelleria di Lama di Reno a Marzabotto, è andato in pensione ed è stato festeggiato dall’intera comunità con una ‘porchetta’ gigante che lo stesso neo pensionato, ovviamente più che esperto, ha tagliato per ridurre la grande quantità di carne in porzioni per i tanti convenuti. La festa di addio, che ha voluto innanzitutto riconoscere la presenza continua più che apprezzata e attenta alle esigenze della comunità del neo pensionato, si è tenuta nelle strutture del centro sportivo della frazione e vi hanno partecipato anche le sorelle di Franco, Chiaretta e Franca. Presenti anche la moglie Anna Maria, anch’ella molto popolare per essere stata per 33 anni la maestra della vicina frazione di Panico, la figlia Sara e il cognato Fabrizio Scrignoli. La macelleria Panteri è nata nel 1930, fondata dal padre di Franco, Mario, che l’ha gestita, assieme alla moglie Clelia, fino alla sua morte . A fianco dell’attività di macellaio e droghiere il fondatore aveva aggiunto anche quella di ristoratore. Il complesso Panteri è quindi stato a lungo punto di riferimento dei viandanti, oltre che dei residenti, per questa parte della vallata del Reno. Con il boom residenziale degli anni sessanta, la frazione si è notevolmente allargata e sono sorte numerose altre iniziative commerciali. Panteri ha quindi scelto di specializzare la sua azienda in macelleria-salumeria. Il fondatore è deceduto nel 1971 e gli è succeduto naturalmente il figlio Franco che è stato aiutato dalle sorelle. Le nuove prescrizioni per poter continuare l’attività del norcino, hanno messo Franco nella condizione di dover scegliere se attuare significativi interventi strutturali o scegliere la strada più semplice della pensione e quindi dell’abbandono dell’attività. L’età lo ha portato ad orientarsi sulla seconda ipotesi. Franco è comunque idealmente vicino ai nuovi gestori per aver loro insegnato nell’ultimo anno il mestiere. Gli abitanti di Lama di Reno non sono quindi rimasti orfani della macelleria.
E' importante che queste piccole attività che sono pregevoli e importanti per l'economia locale e la comunità dei paesani possano rinnovarsi e trovare nuove persone che apprendano le competenze e l'arte.
RispondiEliminaAnche da questo punto di vista è assolutamente necessario dare uno stop draconiano alla grande distribuzione organizzata, al consumo esasperato di territorio dovuto alla costruzione di cappannoni e aree commerciali, alla distruzione di migliaia di ettari all'anno di terrreno agricolo prezioso e di migliaia di posti di lavoro nella piccola impresa commerciale ed artigianale.
Un macellaio che lavora nel locale ha maggior interesse a trovare dei bravi contadini locali che gli forniscano un buon prodotto, allevato come dio comanda e a stabilire con essi un rapporto di fiducia (che significa anche essere a conoscenza di quale agricoltura e zootecnia produce i prodotti venduti alla propria clientela).
Ecco che il ciclo virtuoso di economia e lavoro locale si compie.
Congratulazioni al signor Panteri per la lunga, serena e valida attività professionale.
Credo che chi, come Franco Panteri, ha svolto con serietà e professionalità un servizo cosi importante per la Comunità per tanti anni, meriti il plauso e la riconoscenza di tutti.
RispondiEliminaI più sinceri auguri per una serena e salutare pensione.
La macelleria È ancora attiva?
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