sabato 1 agosto 2009
Termovalorizzatore
L’idea progettuale della Reno de Medici di riprendere l’attività nello stabilimento di Marzabotto per la realizzazione di una base cartacea semilavorata con cui fornire gli altri stabilimenti del gruppo comprende anche la costruzione a Marzabotto di un termovalorizzatore con cui produrre energia elettrica e vapori con l’incenerimento degli scarti di lavorazione di tutti gli stabilimenti del gruppo.
La proposta è stata illustrata dal sindaco Romano Franchi in un consiglio comunale aperto al pubblico. “Al momento è solo un’idea progettuale poiché l’azienda stessa ha detto di non avere le risorse economiche necessarie” ha precisato il sindaco che poi ha aggiunto alcuni dati: “Il riavvio richiede investimenti per circa 80 – 90 milioni di euro con la formazione di 65 - 75 posti di lavoro, contro i 130 esistenti prima della chiusura. La nuova realtà comporterà, se attuata, un movimento di 80 – 85 camion al giorno, contro i 35 – 40 generati dall’attività precedente”. Il sindaco ha poi chiarito che la proposta manca di elementi concreti e ha ribadito che per l’amministrazione comunale la ‘salute’ è il primo elemento che intende salvaguardare.
Il capogruppo Pd Valter Cardi, dopo aver sottolineato che quella è una informazione parziale, ha detto: “Per un giudizio è indispensabile una valutazione di impatto ambientale. Sarebbe comunque opportuno individuare soluzioni alternative”.
Decisissima la bocciatura della proposta da parte del capogruppo Liliana Morotti che ha rimarcato come la proposta di termovalorizzatore sia fra quelle inaccettabili anche per la petizione ‘noturbogas’ sottoscritta da ben 11.000 cittadini. Dal pubblico la conferma al no, anche con la sottolineatura che in effetti la Reno de Medici punti a un contenimento dei costi di smaltimento più che a una ripresa produttiva.
Si è discusso anche della ipotesi di realizzare due invasi a fianco del fiume Reno a Latteria e a Sibano, per una riserva idrica nei momenti di siccità, già approvati dalla Provincia e ora in fase di osservazioni. Il progetto è stato respinto e si è invece riproposta la realizzazione dell’invaso di Castrola.
Sulle questioni inerenti un possibile inceneritore da realizzare alla Cartiera Reno de Medici, è opportuno ricordare alcune cose.
RispondiEliminaIl problema è complesso e questo implica che sia necessario più che mai tenere bene a mente alcune caratteristiche delle "soluzioni" proposte.
Per scegliere è bene essere informati e consapevoli di pro e contro, di benefici e costi.
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RispondiEliminaMarcoS non i sembri molto convinto neppure tu delle tue teorie.
RispondiEliminaSi vede anche da ciò che scrivi su altri Forum che hai un pò di confusione e questo è normale di questi tempi.
Ciò che invece è meno comprensibile è il fatto che tu non ti faccia scrupolo di proporre e sostenere questioni importanti come quella relativa ad un termovalorizzatore a Marzabotto, spacciando la cosa per vituosa.
Non sarebbe meglio e anche più onesto che prima ti chiarissi un pò le idee tu?
Egr. Anonimo, ho provato a risponderti più volte su questo blog ma non sono riuscito a pubblicare niente. Boh misteri del web. Risposte quindi: non ho fatto altro che cancellare una copie che era venuta pubblicata spezzettata per motivi di lunghezza, dello stesso articolo RDM che dici di aver visto su un altro forum. Articolo che forse non avrai letto attentamente, altrimenti non diresti che le mie opinioni non sono chiare. Ripeto, opinioni, ed in quanto tali, opinabili. Opinioni e confronto, non sono queste il sale della democrazia? Democrazia che pustroppo vedo molto lontana in alcuni interlocutori, visto che un'opinione fuori dal coro viene scambiata per poca onestà.
RispondiEliminaConsiglio in tutta umiltà un'attenta riflessione, da parte tua, e rileggi la discussione RDM sul forum... conme dicevo è solo un'opinione.
Saluti
Marco Sabattini
Mi inserisco se posso per dire che in effetti - per quanto disdicevolmente anonime o postate con pseudonimi - di opinioni ve ne sono tante e naturalmente per mia formazione tutte legittime come ho scritto chiaramente commentando la serata del 31 luglio.
RispondiEliminaSi potrebbe invece lamentare come ad oggi vi siano infatti solo opinioni e manchino del tutto le posizioni dei Partiti Politici, anche di quelli che in tempi recenti apparivano molto più rapidi a dire la loro su questa Cartiera quando negli anni passati si sono paventate ipotesi simili da parte della Provincia.
Neppure chi ha voluto osservare il procedere del dibattito sull'ipotesi di INCENERITORE alla Reno De Medici, riesce infatti a comprendere le posizioi dei Partiti locali, siano essi di destra come di sinistra o di centro, a cominciare naturalmente dai più rilevanti come il PD di Marzabotto.
Sappiamo della posizione generalmente favorevole all'incenerimento espressa a suo tempo sulla precedente analoga ipotesi formulata dalla provincia di Bologna poi fortunatamente naufragata.
Sappiamo della generale benevolenza con cui viene vista la possibilità di incenerire i rifiuti da parte di Parlamentari di questo Partito che già si erano adoperati anche per un inceneritore a Cà de Ladri.
Restano però indecifrabile la posizione del PD, del PRC e delle altre forze di Marzabotto anche dopo due Assemblee fatte dal Comune (31 luglio e 19 agosto).
Per quanto concerne il PD durante queste Assemblee abbiamo ascoltato posizioni anche diametralmente opposte da parte di rappresentanti locali ed Istituzionali del PD di Marzabotto.
Vasta infatti la gamma delle posizioni espresse in queste due pubbliche occasioni.
Si va dal silenzio mantenuto sul tema dal Capogruppo Consigliare, al sostanziale accoglimento della realizzazione di un inceneritore da parte di altri rappresentanti Istituzionali e dei Circoli politici locali, fino all'osservazione con cui altro noto esponente locale valutando un inceneritore più pericoloso (ove vi fosse un meglio e un peggio in ciò) della Turbogas di Lama di Reno, ha evidenziato come che chi ha detto di no alla Turbogas non possa ovviamente dire di si ad un inceneritore.
Parimenti è tutt'ora sconosciuto il parere delle altre forze politiche locali se si fa eccezione per un Gruppo Consigliare di minoranza.
A completare il confuso quadro legato all'ipotesi di realizzazione di questo INCENERITORE a Marzabotto, paiono invece da registrare limitati e trasversali esempi di revisione delle personali posizioni espresse, sulla analoga ipotesi affrontata nel recente passato.
Eventuali ripensamenti da considerarsi naturalmente tutti legittimi ma spesso non corredati da motivazioni sufficientemente chiare o comprensibili ai più.
Anche questa come la Sua e le altre,è una opinione tanto serena ed onesta quanto confutabile.
Un cordiale saluto.