NON TUTTA MARZABOTTO Può RINGRAZIARE
Caro Dante
In riferimento a quanto hai scritto sul blog di Fabbriani in data 14/06/09 sento di doverti rispondere per onorare la verità, quantomeno la mia verità.
Scrivo in privato e non come rappresentante della lista di Valter Cardi sostenuta in primis dal PD di cui faccio parte.
Non intendo in nessun modo delegittimare una vittoria così larga ottenuta da Romano Franchi, al quale vanno i miei più sinceri auguri di buon lavoro, intendo solo evidenziare con profondo rammarico il tardivo cambiamento del tuo clichè.
Nell'articolo scrivi cose bellissime, che purtroppo io non ho visto, come il coinvolgimento festoso sereno e senza preclusione della campagna elettorale(testuali parole),purtroppo caro Dante devo dirti che tu non sei miope ma strabico, vedi chiaramente solo una parte della realtà, la campagna elettorale ad onor del vero non è stata solo appassionata, fantasiosa, sana e utile,come scrivi, è stata anche volgare, scorretta, artificiosa, calunniosa, e strumentale e non è iniziata negli ultimi mesi del 2008 ma almeno un anno prima, sulla legittimità non voglio entrare, ma le cose bisogna imparare a raccontarle come sono.
La frase che citi e che riporto testualmente<
Parli di COSTITUZIONE, sale della democrazia, ti consiglio di leggere e meditare almeno sull'introduzione di UMBERTO TERRACINI presidente dell'Assemblea Costituente, che così enuncia:<<>>.
Trovi traccia di amicizia e fraternità nei partiti della sinistra a Marzabotto?
Trovi traccia di veri democratici inclini al senso costituzionale in chi ha organizzato queste cose, in un paese come Marzabotto, per le sue radici e ciò che rappresenta, come Resistenza, Scuola di Pace, Sacrario ecc…??
Lo spettacolo che abbiamo offerto prima e dopo le elezioni attorno e davanti al Sacrario dovrebbero farci riflettere!
Ma dove trovate i giustificati motivi per festeggiare?
Noi carissimo Dante la parola COSTITUZIONE in un ambito come questo non abbiamo il diritto di pronunciarla perché prima dobbiamo imparare a conoscerla e rispettarla e sopratutto chiedersi come hanno fatto per poterla scrivere e sottoscrivere, in modo così leale a garanzia per tutti, atteggiamenti come i nostri non l'avrebbero concesso!
Oggi più che mai sono consapevole di quanto siamo inadeguati a rappresentare Marzabotto.
Non è lo sfogo per la sconfitta elettorale, è che mi disturba e molto, il modo prima aggressivo sfrontato e codardo ora compiacente quasi paternale che usi, a secondo dell'uso che intendi fare, sul sito che scrivi e lo scopo che vuoi raggiungere, carissimo Dante in tanti e per tanti motivi si sono fatti da parte, ho seri dubbi che tu sia in buonafede( politicamente), ma se vuoi rendere un buon servizio a Marzabotto è giunto anche per te il momento di abbandonare, penso sinceramente che Romano te ne sarebbe grato,se, come mi aveva detto personalmente, avrebbe lavorato per riunire il paese, ma sopratutto a te stesso, smetti di rincorrere chimere possibile che anche da questa vicenda tu non riesca a ricavarne niente?
Fai politica da sempre, quindi conosci la materia, sai dove portano queste situazioni!
Ti lamenti anche del sito del PD perché secondo te hanno messo censura ai tuoi articoli, ti paragono a quei figli che offendono i genitori perché non hanno più soldi! Ai usato il sito del PD in campagna elettorale come fosse il tuo, scrivendo sempre in modo allusivo, senza rispetto e senza ritegno, perché ti ricordo che non eri in casa tua (perché non scrivevi in quello di Romano con la stessa veemenza?).
Gli strumenti che oggi la tecnologia ci mette a disposizione sono formidabili e altrettanto pericolosi, farne un uso come ne è stato fatto a livello locale negli ultimi due anni ne ha sovvertito gli scopi, non è emersa la partecipazione l'informazione e la trasparenza come si vuole far credere, ma è emersa l'insinuazione, la calunnia l'infamia e quello che è peggio è che i siti sono diventati uno strumento per poche persone prive di senso civico e democratico, tanto che a perdere è appunto la democrazia e l'informazione.
Se la sinistra ha perso, a Marzabotto come in Italia, il PD avrà delle responsabilità sicuramente, perché voglio ricordartelo che a Marzabotto la sinistra ha perso e anche il tuo contributo non è mancato.
Sono certo comprenderai che la mia indignazione non è rivolta a te personalmente, ma a ciò che rappresenti e contribuisci a informare e formare (tu fai parte di quelle cinque /sei persone che a Marzabotto “menano il can per l'aia”), essere di sinistra è facile, esserlo in modo coerente è difficile!
Ti parlo in modo schietto e sincero, scrivo a te perché dopo tutto hai quasi sempre avuto il buongusto di esporti in prima persona (a differenza di altri),questo per me è sufficiente a non pregiudicare la nostra amicizia, ma dato che ho fatto parte attiva in questa competizione in modo leale anche se insufficiente, non intendo sopportare senza rispondere, alla faziosità, elemento disgregante che ha contribuito in modo concreto alla divisione del paese.
Caro Dante abbindolare un avversario vinto, sapendo d'aver bagnato il campo ad arte prima della partita, non ti fa onore.
So che troverai cento “ragioni”per rispondermi e per evidenziarle e qualcuna l'avrai anche, ma ti invito a riflettere sull'opportunità di continuare su questa strada, la società ha bisogno di esempi qualificanti e seri, senza compromessi, non di persone voraci e insaziabili che non hanno mai messo niente del suo sul tavolo senza ricevere qualcosa in cambio, vivendo della buonafede altrui.
Converrai che se l'esempio della rinascita sociale a Marzabotto è stata la “partecipazione” degli ultimi due anni sfociati in questa campagna elettorale e il cambiamento di rotta è stato il dopo, essere ottimisti significherebbe aver contratto la sindrome di Pollyanna.
Per ricostruire è necessaria umiltà e determinazione politica tesa a chiarire in modo inequivocabile i ruoli e le posizioni assunte da ognuno di noi per scavare questo solco, passare sopra tutto senza distinzione può solo peggiorare le cose, non sempre la ragione e il buonsenso sta con i grandi numeri e avallarli senza riflettere sul come sono stati ottenuti ha provocato catastrofi, ce l'ha insegnato il ventennio, la democrazia e la libertà ritrovarono applicazione con il riconoscimento delle responsabilità, so che può sembrare esagerato, ma l'agire in questo modo ha portato la nostra credibilità (di tutta la sinistra) prossima allo zero, la causa non sono i dirigenti (più o meno capaci) è che la società nel suo insieme ha perso gli ideali classici della sinistra e Marzabotto ne è un esempio.
Disponibile ad adoperarmi per un confronto aperto e concreto, (se ancora è possibile), che miri al superamento della logica attuale, con chiarezza di intenti e senza rancore ti saluto.
Scritto da Palmieri Ugo
Compaesano di Dante
20/06/2009
Non ho mai ceduto, e non intendo farlo neppure ora, metodo dell'attacco personale che ha caratterizzato il gruppo dirigente del tuo Partito in questi anni, e che mi pare tu, al di la delle ununciazioni, intenda continuare di fatto a perseguire.
RispondiEliminaMi limito perciò a prendere a prestito immeritatamente alcune considerazioni contenute in una intervista concessa a Repubblica il 27.7.81 dal - per me mai abbastanza compianto - E. Berlinguer, sperando che aiuti anche te in una riflessione VERA su ciò che è successo a Marzabotto e sulle origini/cause che hanno originato questa BEN ARRIVATA RIVOLUZIONE.
............... D. Lei mi ha detto poco fa che la degenerazione dei partiti è il punto essenziale della crisi italiana.
R.È quello che io penso.
D.Per quale motivo?
R.I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV, alcuni grandi giornali. Per esempio, oggi c'è il pericolo che il maggior quotidiano italiano, il Corriere della Sera, cada in mano di questo o quel partito o di una sua corrente, ma noi impediremo che un grande organo di stampa come il Corriere faccia una così brutta fine. Insomma, tutto è già lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. E il risultato è drammatico. Tutte le "operazioni" che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell'interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se è utile a questo fine, se procura vantaggi e rapporti di clientela; un'autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un'attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti.
D.Lei fa un quadro della realtà italiana da far accapponare la pelle.
R.E secondo lei non corrisponde alla situazione?
D.Debbo riconoscere, signor Segretario, che in gran parte è un quadro realistico. Ma vorrei chiederle: se gli italiani sopportano questo stato di cose è segno che lo accettano o che non se ne accorgono. Altrimenti voi avreste conquistato la guida del paese da un pezzo.
R.La domanda è complessa. Mi consentirà di risponderle ordinatamente. Anzitutto: molti italiani, secondo me, si accorgono benissimo del mercimonio che si fa dello Stato, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni. Ma gran parte di loro è sotto ricatto. Hanno ricevuto vantaggi (magari dovuti, ma ottenuti solo attraverso i canali dei partiti e delle loro correnti) o sperano di riceverne, o temono di non riceverne più............
Caro Ugo forse leggiamo in modi diversi queste parole pur avendole probabilmente entrambi apprezzate all'epoca? Oppure sono altre le motivazioni del Tuo seppur convinto attardarsi in una lettura tanto politichese della nostra realtà?
Mi auguro che l'applicare un po di memoria a ciò che ti invio possa risultarti utile.
Grazie comunque per la franchezza che tento di corrispondere.
Ciao
Dante Franchi
Sostengo le argomentazioni di Ugo senza alcuna riserva ed è pur vero che questa campagna elettorale è stata densa di scorrettezze e non certo da tutti i fronti! Io abito a Marzabotto da 20 anni e reputo di conoscere ormai bene la realtà di questo paese. E posso dire con sicurezza che ci sono troppe persone che credono di saper fare politica e invece dovrebbero attentamente fermarsi a riflettere ben più di un momento e smettere alla fine di appoggiarsi sempre a chi può dare vantaggi personali e schierarsi davvero a favore del proprio ideale! Basta opportunismo! Vedrete che a quel punto avremo davvero cambiamenti positivi! Saluto tutti con il massimo rispetto e senza alcuna avversione.
RispondiEliminaPenso che gli errori di ortografia e di grammatica (ad esempio scrivere "Ai" senza la "h") e l'utilizzo non coerente dei tempi verbali all'interno di uno stesso periodo rendano la comprensione ardua se non impossibile.
RispondiEliminaveramente qui di incomprensibile non vi è solo la grammatica ma bensi la sostanza.
RispondiEliminaD'altra parte se la sostanza non è stata capita da chi scrive come può questi farla capire a chi lo legge?
Chiunqua conosca minimamente le vicende Marzabottesi non faticherà comunque neppure un minuto a rendersi conto che si tratta di uno sfogo. Comprensibile certamente per come sono andate le cose, ma pur sempre un semplice sfogo riconducibile unicamente ad una reazione di sola pancia per quanto maldestramente ammantata di pelosa cortesia.
Ugo Ugo, rileggi meglio lo scritto che hai preso a pretesto per questo tuo sfogo.
Forse ci potresti trovare qualcosa che che ti aiuti ad uscire dal brutto momento che pare tu stia vivendo e, se il tuo interesse per il Paese e per la Sinistra è autentico, vi potresti trovare anche indicazioni utili come è già avvenuto per tanti.
Sig. Ugo Palmieri vedo che Lei continua ad affermare che questa campagna elettorale avrebbe visto tante scorrettezze da parte dei sostenitori della Lista vincente, ed arriva ad affermare di nuovo che ."Lo spettacolo che abbiamo offerto prima e dopo le elezioni attorno e davanti al Sacrario dovrebbero farci riflettere!"......
RispondiEliminaSole Lei credo si attrarda in questa diffamazione e la cosa non Le fa onore perchè è una affermazione falsa oltre che smentita dalle tante persone che erano presenti a quel minuto di silenzio davanti al Sacrario, incluso il capogruppo uscente della Lista Civica di centrodestra che non credo possa essere accusato di indulgere in simpatie per la lista Romano Franchi.
Se le scorrettezze a cui Lei si riferisce sono perciò di questo tenore temo che si sarebbe tutti assolti perche è IL FATTO NON ESISTE!
Purtroppo forse cosi non è per tutti, almeno fino a quando la Presidenza della Associazione che gestisce il Canile Comunale di Marzabotto -soggetto incaricato di pubblico servizio perciò- non documenterà pubblicamente la provenienza dei fondi con cui ha finanziato la bella comunicazione a colori ed in carta patinata su carta intestata della Associazione stessa ed a firma della Presidente, inviata a tutte le famiglie di Marzabotto per invitarle a votare per un preciso candidato/a Consigliere/a, incluso nella Lista PD di cui Lei stesso sig. Palmieri faceva parte.
Forse che di questo non si è accorto? O forse per Lei questo è normale e da Paese Civile?
Se pensa questo La invito ad approfondire le norme che regolano la materia oltre che a riflettere sull'aspetto etico di tali comportamenti anche quando questi vengono praticati da amici o presumiamo a nostro vantaggio.
Comunque vi è ancora il tempo per chiarire il tutto.
Il nostro sistema prevede la presunzione di innocenza fino a prova contraria ed a questo tutti ci si deve attenere, ma questo non esime chi ricopre ruoli pubblici dall'associare all'innocenza presunta, comportamenti etici e trasparenti.
Sono certo perciò che chi ha utilizzato la popolarità del proprio ruolo per fare campagna elettorale di parte, sarà tanto trasparente da spiegarne pubblicamente le ragioni e documentare costi e addebiti delle iniziative intraprese.
Mi limito a sottolineare un particolare che considero importante, nel mio scritto uso sempre il plurale, mai il singolare, la mia non è un'ccusa rivolta solo a una parte, in particolare la parte che ha vinto, mi riferisco con rammarico a tutto ciò che è avvenuto "attorno e davanti al Sacrario" inteso come simbolo di Marzabotto.
RispondiEliminaLo considero uno spettacolo idegno di cui anch'io ho fatto parte.
Oggi a "bocce ferme",comunque sarebbe utile almeno presentarsi per essere credibili, non portare critiche a all'uno o all'altro sempre in modo anonimo indiretto e all'usivo.
Purtroppo il vizio rimane.
Pazienza!
Proviamo se si riesce a vedere cosa c'è di scorretto anche in noi stessi e nel "gruppo di cui facciamo parte, cerchiamo di essere possibilisti e forse un passo avanti lo facciamo!
UGO