giovedì 12 marzo 2009

Fuga dalla Comunità


“Voglio il mio bambino. Non posso dormire sapendo che è fuori casa, senza mangiare, senza soldi e probamente al freddo, chissà dove e con chi e chissà quali incontri può fare. Ho paura. Molta paura” . E’ l’appello di Grazia Indelicato dopo un giorno dalla fuga del figlio Paolo dalla comunità di Bazzano che lo ospitava dall’ottobre scorso.

Il ragazzo non ha lasciato tracce e non ha dato notizie di sé neppure alla mamma. Paolo, che fra pochi giorni compirà dodici anni, invece di recarsi al pranzo ha saltato la finestra dello stabile che lo ospitava e si è dato alla fuga. Quando la sua mancanza è stata scoperta era ormai troppo tardi, non è stato possibile rintracciarlo.

La signora racconta di aver intuito che qualcosa non andava quando il figlio le ha raccontato che aveva assistito, involontariamente, a un confronto fra l’assistente sociale e i responsabili della comunità. Da questo confronto ha appreso che per lui si prospettava il trasferimento in una terza comunità (è già stato ospite di una prima a Santa Maria Codifiume) quando invece contava di poter tornare a casa. Un progetto in tal senso era stato predisposto per lui dalla comunità stessa e questo lo rendeva molto fiducioso che per lui si stesse per aprire una nuova vita. Grazia ha chiesto un permesso dal lavoro (cura le pulizie all’Ospedale di Vergato) e ha subito raggiunto la sede della comunità dove ha avuto la conferma che Paolo mancava all’appello.

Ha informato lei stessa i Carabinieri ed è subito iniziata la ricerca che però non ha dato alcun esito. Poi è iniziato un lungo pomeriggio nella speranza di veder apparire il suo Paolo. Speranza che è diventata una dolorosa constatazione della latitanza di Paolo con il calare della notte.

La signora con il cuore in gola è rientrata a Marzabotto dove l’aspettavano altri due figli. Ma non si dà pace e soprattutto chiede che il figlio possa tornare a casa. “E’ già stato sfortunato: non ha il padre. Lasciatelo tornare a casa. E’ stato giudicato un ragazzo pericoloso, predisposto a fare il delinquente, ma non è vero. Farò di tutto se potrà tornare a casa. Tutto quello che solo una mamma sa fare”. Poi chiede un aiuto alla giustizia: “Vorrei che il giudice accogliesse il progetto predisposto per Paolo il cui percorso porta al rientro a casa di mio figlio”. La signora Grazia si è poi recata anche dai Carabinieri della stazione di Marzabotto nell’attesa di poter ricevere qui la notizia che Paolo è stato ritrovato.

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