lunedì 30 marzo 2009

Cani sequestrati a Pian del Voglio


Buone, anzi ottime, notizie per i cuccioli provenienti da un paese dell’est europeo sequestrati il 26 febbraio in A1 a Pian del Voglio dalla Polizia Stradale. Da oggi sono adottabili e potranno avere una famiglia.

I cani, di diverse razze, ma tutte di pregio, erano destinati a un importatore leccese regolarmente iscritto Uvac. Ma i veterinari accertarono che l'età della maggior parte dei cuccioli era inferiore al limite di legge per poter essere trasportati e introdotti in Italia. In sostanza, avevano il 'passaporto' ma non erano 'maggiorenni'. Per gli altri, addirittura mancava la documentazione e quindi erano ‘clandestini’.

Il servizio Veterinario dell’Azienda USL di Bologna ha deciso di affidare i 35 cuccioli ad altrettante famiglie di Bologna e provincia: ci sono pincher, carlini, maltesi e anche un bel San Bernardo.

Il sequestro è avvenuto grazie alla competenza acquisita dalla Polizia stradale che in questi anni ha ricevuto una formazione specifica da parte del servizio Veterinario della Azienda Usl di Bologna.

In queste settimane i cuccioli, che al momento del sequestro avevano dalle 3 alle 6 settimane di vita, sono stati ospitati gratuitamente dall’allevamento di Alberto Veronesi a Vignola dei Conti di Vergato e sono stati accuditi con il massimo delle attenzioni: praticamente ogni giorno i veterinari di Porretta hanno provveduto a visitarli e, se necessario, curarli. “Il buon allevatore deve innanzitutto preoccuparsi del benessere del proprio allevato”, ha precisato Veronesi commentando il trattamento subito dai 35 cuccioli che ha avuto in custodia. “Benessere che si ottiene in un modo opportuno per ogni razza. Per una può essere ottimale il ricovero in spazi ristretti, per altre è indispensabile poter scorazzare in spazi larghi. Purtroppo quello degli allevamenti è un settore mal regolato”. Come spiega l’importazione illegale di animali? “E’ il frutto del tentativo di poter vendere animali a un prezzo più basso di quello dell’allevatore diligente. In pochi sanno che in Italia ci sono 45 milioni di animali d’affezione”.

Alberto alleva cani di razza ‘Corso’: il molosso italiano e il bolognese, che è un batuffolo di lana bianca, un concentrato di scodinzolio e festosità.

L’amico dell’imprenditore, Francesco Indello, aggiunge: “Serve il censimento degli allevatori e la segnalazione, da parte dei sindaci, dei luoghi dove esiste una concentrazioni di cani per le necessarie verifiche e controlli. ”

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