giovedì 8 gennaio 2009

LICENZIAMENTI

Il 27 cassaintegrati della Burgo di Lama di Reno hanno ricevuto la lettera di licenziamento e dal primo di gennaio sono quindi in mobilità, sono cioè inseriti nell’elenco dei disoccupati che possono essere chiamati dalle aziende che avessero necessità di lavoratori.

Qualora venissero richiesti, essendo in mobilità, l’azienda che li accoglie godrebbe dei benefici fiscali che la legge prevede in questi casi.

E’ l’ultima ragione di preferenza che a loro rimane rispetto alla assunzioni comuni.

L’arrivo della lettera è stato ovviamente accolto con delusione poiché l’informazione che si ricavava da una lettera aperta dell’assessore all’ambiente di Sasso Marconi Pierpaolo Lanzarini ai colleghi assessori della Provincia e della Regione pareva far intendere che il proseguimento della cassa integrazione fosse stato concesso.

Degli estremi dell’accordo che ha aperto la fase di ‘mobilità’ ha dato informazione il segretario provinciale della Slc - Cgil Alessio Festi. “Abbiamo sottoscritto un accordo con enti locali territoriali e proprietà Burgo, approvato anche dai lavoratori, che affronta il tema della reindustrializzazione e ricollocazione dei lavoratori della ex Burgo” ha chiarito Festi. “L’accordo conferma l’impegno a una attenta, appropriata e precisa valutazione di impatto ambientale (fra l’altro già in corso) su ipotesi di riutilizza dell’area industriale di Lama di Reno, noi per primi pretendiamo che scelte imprenditoriali non siano in contrasto con parametri di salubrità ambientale. Ma qualora questo studio assicurasse che la centrale non è in contrasto con la salute pubblica, l’accordo impegna gli enti locali a promuovere un confronto con Dufenergy per riassumere gli ex cassaintegrati e per un esame del piano industriale. La reindustrializzazione dell’area lasciata libera dalla cartiera ha infatti un forte valore per l’economia locale privata recentemente di diversi poli produttivi”, ha concluso Festi.

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