venerdì 19 settembre 2008

Ancora TURBOGAS


ASSEMBLEA ACCESA PER LA PRESENTAZIONE DELLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE.


E’ sembrato di assistere a una puntata di ‘Ballarò’ ai numerosi cittadini che hanno colto l’invito di partecipare alla presentazione del progetto di centrale Turbogas a Lama di Reno, all’interno dell’area ex Burgo, e del relativo studio di impatto ambientale. Alle affermazioni seguivano gli applausi della parte consenziente dell’una e dell’altra cordata. L’incontro è iniziato con l’intervento dell’assessore regionale Duccio Campagnoli il quale ha precisato che la proposta di impianto sarà sottoposta al vaglio di una apposita ‘conferenza dei servizi’ di cui faranno parte tutti gli enti pubblici amministrativi e tecnici coinvolti, e , in osservanza di una nuova procedura, sarà sottoposta al giudizio di una ‘inchiesta pubblica’ cui potranno rivolgersi tutti i cittadini portando le loro osservazioni. Ha inoltre ricordato che l’acquisto dell’area dismessa della Burgo, circa 9 ettari, ha comportato una spesa di 6 milioni di euro sostenuta da Defunergy, titolare del progetto, che poi cederà al Comune i circa 7 ettari di cui non ha la necessità per 3 milioni di euro. Lo studio di impatto ambientale, presentato dai tecnici, riporta dati rassicuranti, anche in merito ai temuti valori degli ossidi di azoto e di carbonio che verrebbero immessi in atmosfera. Ne è seguita una raffica di opposizioni e di precisazioni ai dati forniti dallo studio con l’aggiunta, in particolare, della considerazione che la centrale produrrebbe 30 tonnellate di micro particolato. Dato smentito dagli estensori dello studio di impatto ambientale. Fra i favorevoli alla centrale, Devis Coriambi: “Abito a 30 metri dallo stabilimento della Burgo. Difendo ogni iniziativa che porta lavoro. Avrei solo preteso che rispettasse l’ambiente e la salute pubblica, come dai dati forniti, risulta che questa faccia.” Orlando Gruppi: “Sono favorevole alla centrale perché vengono rispettati i limiti di impatto ambientale previsti dalla legge. E’ l’avvio di una ripresa produttiva del polo industriale di Lama. Dante Venturi ha aggiunto” Per 22 anni ho fatto il fuochista. Prima con il carbone, poi con il gasolio e infine il metano. Il metano dà un inquinamento minimo”. Gabriele Bignami di Sasso Marconi ha detto: “Sono favorevole alla nuova centrale perché porta verso la direzione di produrre in Italia l’energia di cui abbiamo bisogno permettendo di non comprarla cara all’estero”. Ma, come si suol dire, ‘il ferro è caldo’: oggi ( 20 settembre), alle 21, nella polivalente di Marzabotto è previsto un seminario organizzato dal comitato ‘Noturbogas’ tenuto da Marco Cervino, fisico dell’atmosfera e ricercatore CNR, Claudio Po, professore alla Scuola di Specializzazione di Igiene presso la Facoltà di Medicina di Bologna e Marco Bittelli, fisico ambientale e ricercatore presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna.

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