| Foto d'archivio |
Momenti di paura nella notte tra martedì e mercoledì a
Casalecchio di Reno, dove un colpo di arma da fuoco è stato esploso davanti a
un bar di via Calzavecchio. L’intervento tempestivo dei carabinieri ha evitato
conseguenze più gravi e portato all’arresto di due uomini per detenzione
abusiva di armi.
A finire in manette sono un 39enne bolognese e un
40enne originario di Pescara, entrambi pregiudicati e già noti alle forze
dell’ordine. L’operazione è stata condotta dai militari della stazione di Borgo
Panigale, guidati dalla comandante Giorgia De Acutis.
Secondo una prima ricostruzione,
ancora al vaglio degli inquirenti, alla base dell’episodio ci sarebbe stato un
litigio tra i due arrestati e una terza persona, al momento non identificata. I
due si sarebbero presentati armati per un presunto regolamento di conti,
culminato con l’esplosione di un colpo.
L’allarme è scattato grazie alla
segnalazione di un residente, che ha contattato la centrale operativa riferendo
di aver udito uno sparo e di aver visto un uomo armato di fucile a pompa. I
carabinieri sono riusciti a intercettare e bloccare i sospetti prima che
potessero allontanarsi.
Durante i controlli sono state
trovate addosso ai due alcune cartucce inesplose calibro 7,65 e calibro 12,
mentre a terra è stato rinvenuto il bossolo del colpo esploso. In una siepe
nelle vicinanze, i militari hanno recuperato una pistola Beretta semiautomatica
con colpo in canna e cane armato, pronta a sparare, e un fucile a pompa con
matricola abrasa, detenuto clandestinamente.
Dagli accertamenti sono emersi
precedenti penali a carico dei due uomini per reati contro la persona e per
spaccio di sostanze stupefacenti. Su richiesta della Procura di Bologna, il
giudice per le indagini preliminari ha disposto per entrambi la custodia
cautelare in carcere alla Dozza.
Le
indagini, coordinate dal sostituto procuratore Michela Guidi, proseguono per
chiarire i contorni dell’episodio e individuare eventuali ulteriori
responsabilità.
Dopo l’arresto di due uomini armati davanti a un bar
nel centro di Casalecchio di Reno, si riaccende il dibattito sulla sicurezza in
città. L’episodio, avvenuto in piena notte e culminato con l’esplosione di un
colpo di fucile in un’area frequentata, ha riportato l’attenzione sulla
necessità di un rafforzamento delle misure di contrasto alla criminalità.
Secondo quanto sottolineato da Erika Seta,
coordinatrice regionale di Azzurro Donna ed ex capogruppo del centrodestra a
Casalecchio, l’accaduto confermerebbe come la lotta a ogni forma di criminalità
– dalle baby gang alle organizzazioni strutturate – rappresenti oggi una
priorità assoluta per il territorio.
La presenza di armi pronte all’uso,
tra cui un fucile con matricola abrasa, farebbe ipotizzare un contesto di
particolare pericolosità, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.
Da qui l’invito all’amministrazione comunale, impegnata in queste settimane
nell’approvazione del bilancio, a destinare maggiori risorse a uomini e
strumentazioni per il controllo del territorio.
L’obiettivo,
secondo l’appello, è rafforzare la sicurezza nelle strade e prevenire episodi
di violenza prima che la situazione possa degenerare ulteriormente.
Questi politici di destra locali sono dei bei fenomeni... quando governa il centrosinistra, se capita un episodio come quello oggetto di questo articolo, sono subito pronti a buttare guano addosso al governo. Ora che governano loro, chiedono che questi episodi vengano messi sotto la responsabilità del comune, che da sempre ed ovunque non si occupa di criminalità. La Seta. Chieda a Piantedosi di aumentare i controlli! Hanno vinto le elezioni promettendo la sicurezza per tutti i cittadini, ma da quel che si legge in questi ultimi 2 o 3 anni, la sicurezza è sempre meno garantita.
RispondiEliminaScusa ma cosa ti sei fumato?
EliminaErika Seta rivolgiti a Piantedosi su sveglia!
RispondiElimina"Cosa ti sei fumato" è il commento di chi non vuole vedere la triste realtà dopo tante promesse in campagna elettorale. Quando la destra era all'opposizione e succedevano queste cose, ogni volta si gridava alla richiesta di dimissioni della Ministra Lamorgese, oggi tutti zitti e si vuole dare la colpa al Sindaco!
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