L'assessora Priolo, 'dato ci riempie di
soddisfazione e ci sprona a fare sempre di più'
L'Emilia-Romagna è la prima regione italiana per
raccolta differenziata.
Nel 2024 ha raggiunto il 79%, superando il Veneto
che occupava da anni il primato.
L'incremento è dell'1,8% rispetto al 2023, in linea
con le previsioni del Piano rifiuti regionale. Lo certifica il Rapporto Rifiuti
Urbani 2025 dell'Ispra appena pubblicato.
"Nel 2020 partivamo dal 72,2%, una crescita di quasi
otto punti percentuali è straordinaria - osserva in una nota l'assessora
regionale all'Ambiente, Irene Priolo -: già sappiamo che il 2025 si chiuderà
con l'obiettivo dell'80%.. È la prima volta - prosegue riferendosi ai dati del
2024 - che raggiungiamo questo traguardo che ci riempie di soddisfazione, ma
soprattutto ci impegna a continuare a investire in innovazione, qualità del
servizio e partecipazione delle comunità".
Tra le province più virtuose Reggio Emilia con l'84,4%,
Modena all'84,2% e Forlì-Cesena con l'83,2%. Seguono Ravenna (80,7%), Parma
(79,8%), Ferrara (76,9%), Bologna (75,1%), Piacenza (74,2%) e Rimini (69,2%).
Tra i capoluoghi svetta Ferrara con l'88,3%, seguita da Reggio Emilia (84,5%),
Forlì (82%), Parma (81,1%) e Ravenna (79,5%). A Rimini non è ancora partita la
procedura di affidamento del servizio, condizione che ha limitato gli
investimenti.
Crescono i comuni che raggiungono o superano l'80%: sono
167, pari al 50,6% del totale, mentre 36 comuni hanno superato il 90%.
L'organico si conferma la frazione più raccolta (37,4%), seguita da carta
(18,9%), vetro (8,6%), legno (8,4%) e plastica (8%). (ANSA)
Bene! Ma il valore
RispondiEliminaassoluto dell'indifferenziato cosa fa?