A poco più di un mese dalla sua
prematura scomparsa, la Casa della Conoscenza – Biblioteca “C. Pavese”
dedica una serata alla memoria di Tommaso Merighi, giovane regista
casalecchiese, con la proiezione del suo ultimo lavoro: il docufilm “Allacciate
le cinture – Il viaggio di Io Capitano in Senegal”, prodotto da Cinemovel
Foundation in collaborazione con Rai Cinema e Fondazione Lam per le arti
contemporanee.
L’appuntamento è per domani, venerdì 12
dicembre, alle ore 20.30, nella Piazza delle Culture.
Il film racconta il viaggio di
Cinemovel in Senegal, dove sono stati allestiti schermi itineranti per
proiettare Io Capitano di Matteo Garrone nei luoghi da cui le storie
hanno avuto origine, insieme a Seydou Sarr, Moustapha Fall,
protagonisti del film, e Mamadou Kouassi, la cui esperienza ha ispirato
parte della sceneggiatura.
Il docufilm è stato il più visto su RaiPlay nel mese del suo lancio, nel marzo
2025. Grazie alla regia di Merighi, l’opera ha saputo emozionare il pubblico
italiano, restituendo l’intensità dell’esperienza vissuta dalla carovana nei
luoghi che hanno ispirato Io Capitano.
Biografia
Tommaso Merighi nasce a Bologna nel 1994 e cresce a
Casalecchio di Reno, dove compie l’intero percorso scolastico,
dall’asilo nido alla scuola media, proseguendo poi gli studi al Liceo Scientifico
“Leonardo da Vinci”.
Nel 2017 si laurea in Lettere Moderne all’Università di Bologna e nel 2021
si diploma in Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano.
Dirige spot per start-up e realtà
sociali, tra cui VAIA Cube e Sant’Ambroeus FC; collabora come
regista con il Teatro Elfo Puccini di Milano, il festival MilanOltre,
il giornale Il Post e Indiana Production.
Il legame con Cinemovel è
profondo e di lunga data. Da bambino, dopo aver visto il documentario Mozambico,
dov’è il cinema, scopre la passione per questo linguaggio. Nel 2014,
a soli vent’anni, documenta con la sua telecamera una tappa di Libero Cinema
in Libera Terra a Ferrara.
L’anno successivo entra stabilmente nella troupe e, per la Repubblica,
filma volti e testimonianze dei migranti ospitati nel liceo occupato di Jean
Quarré a Parigi, allora centro profughi autogestito. Da lì in poi, il suo
percorso con Cinemovel non si interrompe più: carovane, laboratori audiovisivi,
clip, incontri e progetti condivisi, fino alla carovana in Senegal,
nell’aprile 2024.
Nel 2024 vince, insieme a Niccolò Barca, il Premio RAI come miglior documentario di attualità al Trento Film Festival per Il ritorno del lupo, un racconto suggestivo sul ritorno del lupo nelle Alpi trentine.
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