Al via spettacoli e laboratori per adulti e bambini
Domenica
scorsa, 30 novembre, è stato inaugurato il nuovo Teatro Venere nella frazione di Vado. In un periodo in
cui molti teatri chiudono, nell’Appennino bolognese nasce uno spazio artistico
e culturale che rappresenta una piccola ma significativa inversione di tendenza
per l’intera comunità.
All’evento inaugurale, che ha proposto uno spettacolo
comico di Stefania Terré sul tema
della cecità, erano presenti il sindaco Bruno
Pasquini, i fondatori della Compagnia
della Venere Antonio Lovascio
e Hermann Sferlazza, oltre a un
pubblico numeroso composto da adulti e bambini.
«Siamo molto contenti di aver
sostenuto questa giovane compagnia arrivata qualche anno fa sul nostro
territorio – ha dichiarato il sindaco Pasquini –. Vado è un paese dinamico,
anche grazie alle associazioni Arcibaldo e Valsetta–Lagaro in ambito sportivo.
Con la Compagnia della Venere si arricchisce ulteriormente il patrimonio
culturale di Monzuno, già noto per le mostre pittoriche, la Banda Bignardi e la
Corale Aurelio Marchi».
Durante la serata i fondatori della
compagnia hanno annunciato la programmazione dei prossimi mesi: a marzo, in
occasione della Festa della Donna, debutterà D.O.N.N.E., spettacolo realizzato dalle allieve del
corso di teatro per adulti; a maggio, invece, si svolgerà il primo Festival di teatro della scuola,
che ospiterà scolaresche provenienti da tutta Italia. Grande attenzione sarà
inoltre dedicata al laboratorio condotto da Tea Bertocchi, incentrato su un percorso di educazione
emozionale per bambini.
Un ringraziamento particolare è stato
rivolto al vicesindaco e assessore alla cultura Ermanno Pavesi, tra i primi a credere nel progetto e a
favorirne la realizzazione, e all’Unione
dei Comuni dell’Appennino Bolognese per il supporto offerto.
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