A Vergato torna a far discutere la gestione dei rifiuti
urbani. A sollevare il caso è Massimo
Labanti, che attraverso una segnalazione a Dubbio ha denunciato l’inadeguatezza della recente
riorganizzazione del servizio.
La scena descritta è emblematica: un cassonetto già
colmo, con i cittadini costretti a depositare i sacchi all’esterno nonostante
avessero cercato di rispettare le regole. «Sono poco istruito, ma l’8 non può
stare nel 4», ironizza Labanti, riferendosi al dimezzamento della capienza dei
contenitori nella sua zona.
Secondo il giornale, il disservizio potrebbe essere
risolto con un intervento semplice, ovvero l’aggiunta di un cassonetto
dedicato. A preoccupare di più, però, è il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti
lungo le strade o addirittura gettati nei cortili privati.
Non si tratta solo di chi, privo
della documentazione necessaria, non può iscriversi al servizio. Accanto agli
“incivili per necessità” emerge infatti la figura del “maleducato per scelta”:
chi non vuole pagare la Tari e si libera dei sacchi nei luoghi più disparati,
purché lontani da occhi indiscreti. Paradossalmente, spesso si tratta di
persone ordinate: i sacchi sono confezionati con cura, ma lasciati ai margini
delle strade, con un danno evidente al decoro urbano e un’ingiustizia verso chi
la tassa la paga regolarmente.
Secondo Dubbio, basterebbe un controllo incrociato tra i residenti e le iscrizioni alla Tari, un’operazione non particolarmente onerosa che però, a quanto pare, non viene effettuata.
Un episodio emblematico lo racconta
un cittadino: due sacchi di rifiuti sono stati abbandonati davanti al suo
ingresso. Nella caduta si sono aperti e tra i rifiuti sono spuntate lettere con
tanto di nominativo. La denuncia al Comune ha confermato che l’autore
dell’abbandono non risultava iscritto alla Tari. La vittima della “discarica
abusiva” ha chiesto che il responsabile venisse obbligato a ripulire l’area, ma
si è sentito rispondere che si trattava di “una questione tra privati” e che
l’amministrazione quindi non aveva titolo a intervenire.
Il cittadino, esasperato, ha raccolto
i sacchi e li ha riconsegnati al legittimo proprietario, diffidandolo dal
continuare. Risultato: i rifiuti hanno continuato a essere abbandonati, ma da
quel giorno un po’ più lontano, sempre ai bordi della strada comunale.
Per “amor di patria” non viene indicato il Comune interessato. Una sola rassicurazione, però, viene data al signor Labanti: non si tratta di Vergato.

prendiamo per buono le denunce fatte, il comune non può intervenire tra privati? per abbandono di rifiuti non nei luoghi appositi, portatori di malattie e meta di animali selvatici, il comune stipula accordi con hera, l'amministrazione decide le isole dei cassonetti e le quote da pagare, si deve fare un esposto in prefettura? per sensibilizzare le amministrazioni?
RispondiEliminaNei comuni gli uffici atti a favorire i cittadini, sostenerli, insomma a farli star bene sono sempre chiusi. Quello per le tasse, le complicazioni, per il malcontento sempre aperto.
RispondiEliminaIlaria Salis esulta: “Occupare case vuote per i migranti può essere legittimo.
RispondiEliminaIlaria Salis esulta: “Occupare case vuote per i migranti può essere legittimo”
La deputata europea celebra una sentenza che riconosce lo stato di necessità: “Mai più case senza gente, mai più gente senza casa”. Dibattito ?
Cosa c'entrano i migranti con l'articolo?
EliminaHai i paraocchi?
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