MONGARDINO
(Sasso Marconi) – Nel cuore delle colline bolognesi i pomodori possono davvero
trasformarsi in tesori di natura. A dimostrarlo è Stefano Calzolari,
appassionato orticoltore di Mongardino, che nei giorni scorsi ha raccolto due
esemplari straordinari dal suo orto: ciascuno di essi supera il chilo e
trecento grammi di peso.
Calzolari li
mostra con discrezione, senza ostentazioni, quasi a voler sottolineare che per
lui le dimensioni eccezionali non sono un evento isolato, ma il risultato
naturale di anni di dedizione. «Non è tanto la grandezza che conta – spiega –
quanto la qualità del raccolto e la soddisfazione di veder crescere bene ciò
che si è curato con passione».
Figlio di
una famiglia con solide radici agricole, Stefano ha ereditato dal padre tecniche
e saperi tradizionali, ma non si è fermato alla memoria: li ha arricchiti con
osservazioni personali, sperimentazioni e continue ricerche sul campo. Il suo
orto è così diventato un piccolo laboratorio di agricoltura sostenibile, dove
il rispetto dei cicli naturali e l’attenzione al terreno si traducono in
produzioni sane e generose.
I due “pomi d’oro” di Mongardino non sono dunque solo una curiosità da record, ma il simbolo di un legame forte con la terra e della capacità di coniugare tradizione e innovazione. Una lezione silenziosa, che invita a riscoprire il valore del lavoro agricolo come patrimonio vivo delle nostre comunità rurali.

Complimenti per tutto.
RispondiEliminaBravo Stefano! Dei un vero campione con quei super pomodori da concorso!
RispondiEliminaQuanti frutti per ogni pianta?
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