mercoledì 16 luglio 2025

Sanità, Bologna investe nel futuro: presentato il nuovo Polo Materno-Pediatrico dell’Ospedale Maggiore

 


Un edificio all’avanguardia, sostenibile, sicuro e pensato attorno ai bisogni delle famiglie: è il nuovo Polo Materno-Pediatrico dell’Ospedale Maggiore di Bologna, presentato oggi nell’Aula Magna del nosocomio cittadino. Il progetto, dal valore complessivo di 64,5 milioni di euro, rappresenta una svolta nell’assistenza materno-infantile per il territorio bolognese e l’intera regione Emilia-Romagna.

A illustrare i dettagli dell’intervento, la Direttrice Generale dell’Azienda USL di Bologna Anna Maria Petrini, insieme al Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, all’Assessore regionale alla Salute Massimo Fabi e al Sindaco di Bologna Matteo Lepore.



Il nuovo polo sorgerà in una palazzina di oltre 16.000 metri quadrati, distribuiti su sette livelli, e ospiterà:

  • 35 posti letto di Ostetricia
  • 14 di Pediatria
  • 13 di Neonatologia
  • 4 posti di Terapia Intensiva Neonatale (estendibili a 10)
  • 7 sale parto e 2 sale operatorie

Un progetto integrato, sostenibile e a misura di persona

Cuore dell’intervento sarà l’integrazione funzionale tra i reparti di Ostetricia, Pediatria, Neonatologia e i Pronto Soccorso Ginecologico e Pediatrico, ottimizzando i percorsi assistenziali e riducendo i tempi di trasferimento tra le aree. Tutto ciò in una struttura che si distingue per innovazione e sostenibilità: sarà infatti il primo edificio ZEB (Zero Energy Building) dell’AUSL di Bologna, ovvero a zero consumo di energia da fonti non rinnovabili.

Grande attenzione è stata posta anche al comfort, all’inclusività e alla sicurezza: spazi con luce naturale, aree verdi accessibili sul tetto, vasche per il parto in acqua, ambienti dedicati all’accoglienza delle donne vittime di violenza, e isolatori sismici per garantire la massima protezione in caso di terremoti.

“Non si tratta solo di costruire un edificio – ha sottolineato il presidente de Pascale – ma di mettere al centro uno dei momenti più delicati della vita: la nascita e la cura dei bambini, in un contesto accogliente e rispettoso.”

“Questo Polo è una priorità della nostra amministrazione – ha aggiunto il sindaco Lepore – un passo decisivo per rafforzare la sanità pubblica bolognese e garantire un servizio di eccellenza alle famiglie.”

Tempi e finanziamenti

Il progetto è finanziato con:

  • 50 milioni dal Ministero della Salute (art. 20 L.67/88)
  • 2,5 milioni dalla Regione Emilia-Romagna
  • 12 milioni di fondi propri dell’Azienda USL di Bologna

Approvato il mutuo nei giorni scorsi, l’AUSL punta a bandire la gara entro il 2026. L’ultimazione dell’opera è prevista entro il 2031.

Percorso Nascita: un modello regionale

A rafforzare la valenza del progetto è il continuo successo del Percorso Nascita dell’AUSL di Bologna, che nel 2024 ha preso in carico oltre 5.000 famiglie, garantendo assistenza qualificata dalla gravidanza al post-parto. Oggi più dell’80% delle donne che partoriscono nei tre punti nascita dell’area metropolitana (Maggiore, Bentivoglio, Sant’Orsola) è seguita dai consultori familiari, con una copertura del 93% tra le donne straniere, il dato più alto in regione.

Tra i tratti distintivi del modello bolognese: attenzione al parto fisiologico, promozione dell’allattamento, supporto emotivo e scelte sostenibili, come l’uso di pannolini lavabili.

“È una nuova visione di cura, che mette al centro persone e relazioni, integrando competenze ospedaliere e territoriali” – ha concluso la direttrice Petrini – “Un impegno per la salute delle donne, dei bambini e dei professionisti che li accompagnano ogni giorno.”

Per ulteriori approfondimenti e aggiornamenti sul progetto e sul Percorso Nascita:
🔗 www.ausl.bologna.it

 

1 commento:

  1. Ampliamenti e irrisolti problemi di parcheggio per tutti: lavoratori, utenti, day hospital, visite.... Avanti politici, esprimetevi con il vostro bla bla di circostanza...intanto gli anni passano

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