mercoledì 8 gennaio 2025

"La Befana dimentica il Nodo Ferro-stradale di Casalecchio: ritardi e costi in aumento




Nemmeno la Befana ha portato ai bambini della Valle del Reno la tanto attesa conclusione dello stralcio Nord del nodo ferro-stradale di Casalecchio di Reno. Forse, come ironizzano alcuni, non erano stati abbastanza "buoni".

Il Commissario straordinario incaricato della gestione delle opere, tra cui il Ponte Leonardo Da Vinci di Sasso Marconi, aveva annunciato la conclusione del passaggio sotterraneo della nuova Porrettana entro il 2024. Successivamente, si sarebbe dovuto procedere con lo stralcio Sud, affidandolo alla stessa impresa già impegnata nei lavori. Questo tratto collega l’area ex Giordani alla rotonda della Nuova Porrettana di Sasso Marconi a Borgonuovo. Tuttavia, il cronoprogramma sembra ora naufragare sotto il peso di imprevisti e difficoltà.

Rallentamenti e imprevisti: dagli ordigni bellici agli errori progettuali

Tra gli ostacoli emersi, si segnalano interruzioni dovute al rinvenimento di ordigni inesplosi risalenti alla Seconda Guerra Mondiale e problemi progettuali, come quello del ponte cavalcavia ferroviario nel centro abitato di Casalecchio. Quest’ultimo presenta una differenza di circa 70 centimetri tra il nuovo tracciato e quello storico, rendendo necessaria la demolizione della struttura esistente e la costruzione di una nuova. L’intervento ha comportato un aggravio di spesa stimato in circa 800 mila euro, che, secondo indiscrezioni, graverebbe sul bilancio comunale.

Il termine dei lavori è stato quindi posticipato di tre o quattro mesi, alimentando dubbi e preoccupazioni tra i cittadini e gli amministratori locali.

Il punto di vista della politica locale

Bruno Cevenini, capogruppo della Lista Civica per Casalecchio, non nasconde le sue perplessità:
"Alle nostre richieste di chiarimenti ci viene assicurato che si lavora giorno e notte per completare l’opera, ma mancano tempi certi e dettagli precisi. Inoltre, ci è stato comunicato un aumento di spesa a carico del Comune, nonostante si tratti di un progetto di competenza Anas. Non sappiamo se vi siano responsabilità dell’amministrazione locale, ma attendiamo risposte," commenta Cevenini.

Sul lato positivo, Cevenini conferma che il finanziamento per lo stralcio Sud è già stato stanziato, il che lascia sperare in una rapida prosecuzione dei lavori una volta completato il tratto Nord.

Ferrovia interrata: un'incognita ancora aperta

Resta invece incerta la realizzazione del tratto ferroviario interrato tra le gallerie della nuova Porrettana. Mancano ancora conferme sul finanziamento dell’opera, e al momento non si ipotizzano né una data d’inizio né un piano concreto.

L’attesa continua, con la speranza che il 2025 possa portare maggiore chiarezza e, finalmente, la tanto attesa modernizzazione delle infrastrutture della Valle del Reno.

7 commenti:

  1. Va tutto come previsto ! E' confermato l'assioma che i tempi nelle opere pubbliche non vengono mai rispettati.

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  2. In queste circostanze la mia memoria rivanga i flop progettuali dei famosi autobus a guida ottica. Ricordate? Il CIVIS poi il CREALIS, tutto passato nel dimenticatoio. Milionate di euro gettate e carrettate di anni in fumo! Ecco siamo alle solite e i responsabili faranno pure carriera. Auguri

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  3. Il Crealis è in esercizio da anni, ribattezzato "Emilio", ed è la toppa che ha sostituito il fallito Civis.

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  4. Si ma non viene utilizzato con la guida ottica, ritenuta a posteriori inaffidabile

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  5. E meglio astenersi da ogni commento mi sembra tutto innuaidito pensa che ai miei tempi tutto questo si sarebbe risolto in sei sette mesi di lavori alla faccia delle nuove aziende ???

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  6. Come avevo previsto faremo la fine del ponte lungo a Borgo Panigale dove stanno lavorando da anni. Sono stati rapidissimi a "tirare giù tutto" lasciando i cittadini in grande difficoltà, dopodiché tutto fermo! Sono molto pessimista al riguardo

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  7. Proprio così, Anonimo delle 11:14! Cantieri aperti a tutto spiano e poche maestranze che ci lavorano. Per lo meno in molti cantieri è così, sembrano abbandonati e tutto intorno uno sfacelo. Un esempio sono i cantieri del Servizio Ferroviario Metropolitano, ex Veneta. Maestranze col lumicino e chissà quando tutto terminerà!

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