L’Agenzia
per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna
(Arpae) ha approvato un’ordinanza che permette la raccolta manuale del legname
caduto nei fiumi, una misura volta a ridurre il rischio idraulico e garantire
la sicurezza pubblica e privata.
La decisione, adottata dal Distretto Reno, arriva dopo le polemiche emerse durante le ultime alluvioni, quando la presenza di rami e tronchi nei corsi d’acqua aveva sollevato preoccupazioni. Finora, infatti, la raccolta del legname da parte dei cittadini era vietata a causa di restrizioni normative.
L’ordinanza autorizza la raccolta esclusivamente per il 2025 e per scopi
personali e domestici, vietando qualsiasi uso commerciale. I cittadini
interessati devono inviare una comunicazione scritta all’Arpae (sede di
Bologna, via della Fiera 8) e al Comune competente. Nella richiesta vanno
specificati i dati personali, il corso d’acqua, il tratto interessato e il
periodo di intervento.
La raccolta è consentita solo in aree demaniali, riguarda legname già sradicato e senza valore commerciale, e deve avvenire con strumenti manuali, rispettando i limiti imposti: massimo 250 quintali annui per persona.
Il provvedimento si applica ai corsi d’acqua nei bacini idrografici della
provincia di Bologna di competenza del Distretto Reno. L’obiettivo è duplice:
agevolare la gestione dei detriti naturali accumulati nei fiumi e consentire
un’utile pratica per l’autoconsumo, senza scopi di lucro.
La
raccolta controllata del legname rappresenta una novità importante, coniugando
la tutela ambientale e la sicurezza del territorio con il coinvolgimento attivo
della cittadinanza.
Praticamente chiedono ai cittadini di fare un lavoro che dovrebbero fare loro.
RispondiElimina" I cittadini interessati devono inviare una comunicazione scritta all’Arpae (sede di Bologna, via della Fiera 8) e al Comune competente. Nella richiesta vanno specificati i dati personali, il corso d’acqua, il tratto interessato e il periodo di intervento." Strano che non sia compresa la geolocalizzazione, l'impronta della retina, l'accesso al sistema con SPID e la pec. E tutto questo per pochi chili di legna!
RispondiElimina👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻 esattamente
EliminaRingrazia che la comunicazione da inviare non è in carta bollata !
EliminaStrumenti manuali, cosa vuole dire che se mi porto la motosega nel fiume di fianco a casa mia mi faranno la multa, perciò devi SPUTARE SANGUE se no non sono contenti, poi diranno che i fiumi straripano perchè i cittadini non raccolgono la legna dai fiumi, siete uno scandalo, maledetti, portatela via voi a mano la legna dagli argini alti 50 metri, voi, voi, voi che a mano non fate un cazzo.
RispondiEliminaScaldapoltrone occupanti ignobili scrivanie
RispondiEliminaSe i fiumi non vengono puliti dite che è colpa dei comuni che non permettono nemmeno ai cittadini di tagliare e sfruttare la legna e tenere pulito; se dicono che i cittadini possono tagliare la legna non vi va bene lo stesso….soccmel ragaz!Du maron!
RispondiEliminaNella richiesta vanno specificati i dati personali, il corso d’acqua, il tratto interessato e il periodo di intervento........segarla a mano.......portarla a spalla.....per fortuna la domanda non in carta da bollo.........sapete cosa vi dico...!! ANDATE OLUCNAFFA !!!!
RispondiEliminaATTENZIONE: L'ANONIMO DELLE 22.54 E' COLLABORAZIONISTA PRO GREEN. SEGNALARE E BANNARE DA TUTTI I CANALI
RispondiEliminaMotivo: apologia della sorveglianza, propaganda della sostenibilità.